Si chiama Daniel Hale, ha trentatré anni, ed è un ex analista dell’intelligence americana. È in prigione e quindi non può parlare, ma se potesse farlo, l’opinione pubblica potrebbe capire in che misura i droni sono davvero la risposta all’inferno in cui è precipitato l’Afghanistan. Quarantotto ore dopo l’attentato suicida all’aeroporto di Kabul, gli Stati […]

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