Europei di calcio Sei tifosi francesi vanno a Bucarest, ma la partita si gioca a Budapest
La partita si giocava a Budapest ma loro sono atterrati a Bucarest. I veri eroi degli Europei di calcio sono sei tifosi francesi partiti da Parigi per sostenere la loro nazionale in trasferta in Ungheria, ma hanno sbagliato Stato. Si sono accorti dell’impercettibile malinteso solo dopo una passeggiata nel centro della capitale rumena. A scoprirlo è stato un giornalista del Jurnalul National: “Ha notato i sei in disparte rispetto ai supporters ucraini, presenti a loro volta per sostenere la Nazionale di Shevchenko durante l’ultimo incontro perso contro l’Austria, e ha cominciato incuriosito a rivolgere loro alcune domande”, riporta Today.it. La risposta è notevole: “Dobbiamo studiare di più l’Europa”. Atterrati a Bucarest, infatti, “avevano seguito un gruppo di tifosi che, a parer loro, erano ungheresi ed erano diretti verso lo stadio. Peccato che circa due ore dopo si sono ritrovati in una piazza diversa da quella immaginata e hanno capito l’errore”. Non gli resta che una scampagnata nella ridente Bucarest.
Focus La scienza ci illumina: ogni uomo sano dovrebbe emettere 20 peti al giorno. Se sono di più, è un problema
Un’ennesima mirabolante ricerca scientifica si è presa risponde a un quesito esistenziale: qual è il numero corretto di peti che un uomo deve emettere ogni giorno? La notizia è brillantemente riportata da Focus: “Secondo la rivista Healthy and Natural World, la media, per così dire, perfetta di ‘puzzette’ si aggirerebbe intorno alle 20 al giorno, ma la loro frequenza può variare in base alle abitudini alimentari che abbiamo”. E dunque “una frequenza di molto superiore alle 20 al giorno, così come un odore eccessivamente sgradevole, potrebbero essere sintomi di intolleranze al lattosio o (in casi più rari) di intestino irritabile, con relativa difficoltà a digerire”. Una fiorente attività “petistica”, al contrario di quanti si potrebbe pensare, è una buona notizia: “Emettere flatulenze sarà sicuramente imbarazzante e spiacevole ma è anche segno di una sana attività intestinale e può persino aiutare a prevenire molte malattie”.
Sobrietà “Smutandate d’alta quota”: impazza il video della passeggera che asciuga gli slip durante il volo
La notizia, diciamo, è di alcuni anni fa, ma per qualche ragione è tornata purtroppo virale in questi giorni. Il merito è del Sun, il tabloid inglese, che ha twittato un fondamentale video del 2018 dal titolo: “La passeggera che non vorresti mai accanto su un aereo”. Questione di gusti: la signorina in questione infatti è stata ripresa durante il volo mentre “stendeva” un paio di mutandine sotto i bocchettoni dell’aria per farle asciugare. La circostanze che l’intimo fosse stato preso dal bagaglio a mano e non sfilato da sotto la gonna non pare aver tranquillizzato i passeggeri, comprensibilmente perplessi. Sempre sobria anche la titolazione dei siti italiani, che non potevano mancare una notiza (per quanto datata) di questo spessore. Il Corriere dello Sport: “Follia in volo: si toglie le mutande e le asciuga sotto la ventola”. Dagospia, con la sobrietà che la contraddistingue: “Smutandate d’alta quota”.
Amazon Il fondatore Jeff Bezos il 20 luglio va nello spazio. Una petizione da 150mila firme lo implora: “Restaci pure”
I soldi comprano un sacco di cose (magari pure la felicità) ma non la simpatia. L’iper mega miliardario Jeff Bezos, padrone di Amazon e di una parte significativa dei destini globali, il 20 luglio andrà nello spazio sulla sua navetta Blue Origin, che ha creato per competere con Elon Musk nella guerra fredda del turismo iperuranico. L’opinione pubblica osserva l’impresa con sguardo non proprio benevolo. Su Change.org ha grande successo una petizione ironica, ma anche no, che galoppa verso le 150mila firme e invita Jeff Bezos a rimanere nello spazio. Titolo: “Non permettiamo a Jeff Bezos di tornare sulla terra”. Sottotitolo: “I miliardari non dovrebbero esistere… sulla terra, né nello spazio, ma se scelgono il secondo è meglio che restino lì”. Tra i commenti si legge: “Bezos ha ottenuto la corona di uomo più ricco del mondo e la indossa con orgoglio. Sembra disconnesso fisicamente ed emotivamente non solo da gran parte dell’umanità, ma da gran parte di ciò che ci rende umani”.
Usa Lo speech del lobbista delle armi alla cerimonia dei diplomi deserta: il liceo che l’ha invitato non esiste
I discorsi ai laureandi sono un classico della cultura americana. A volte restano nell’immaginario collettivo (“Stay hungry, stay foolish” di Steve Jobs) o nella storia della letteratura (“This is water” di David Foster Wallace). Ma possono rivelarsi una gigantesca presa per i fondelli, come nel caso in questione: David Keene, ex presidente della National Rifle Association, la potentissima lobby americana delle armi, è stato invitato a tenere lo speech per i diplomati della James Madison Accademy. Ha pronunciato il discorso di fronte a migliaia di sedie vuote. Immaginava fosse per le norme sanitarie. “Alcuni di voi – ha detto alla platea deserta – combatteranno per sventrare il Secondo Emendamento, ma molti altri saranno quelli che eviteranno che succeda”. La scuola che l’aveva invitato non esiste: la cerimonia era lo “scherzo” dei genitori di un liceale ucciso nel 2018. Le 3.044 sedie vuote davanti a mr.Nra rappresentavano i ragazzi morti in sparatorie nelle scuole americane. Keene ne è rimasto ignaro: il messaggio era potentissimo, ma non il suo.
Regno Unito Si dimette dopo uno scandaletto il ministro della Salute. E Il Tempo titola: “Viva lo Speranza inglese”
Il titolo della settimana ce lo regala Il Tempo. È un’ode a Matt Hancock, ministro dimissionario della Salute del Regno Unito. Braccio destro di Boris Johnson e figura chiave nella lotta britannica alla pandemia, ha deciso di lasciare l’incarico dopo le immagini pubblicate dal Sun mentre bacia (e palpeggia) la sua collaboratrice e amante Gina Colangelo. Ecco il titolo del quotidiano diretto da Franco Bechis: “Viva lo Speranza inglese”. Geni! “Il caso che scuote il Regno Unito. “Hancock fotografato dal Sun mentre bacia una collaboratrice. Attaccato dall’opposizione: ‘Ha violato il distanziamento’”. Catenaccio: “Bufera sul ministro della Salute beccato con l’amante. Ma almeno ha saputo combattere il Covid”. Come no: il Paese è nel mezzo dell’ennesima ondata di contagi, dopo mesi e mesi di chiusure molto più rigide di quelle italiane. Lo stesso governo che all’inizio voleva puntare sull’immunità di gregge. Ma vuoi mettere il ministro libertino quanto è più fico di Speranza?
Filippine Un web designer chiama il figlio Html e il neonato diventa subito una star di Internet
Cose belle ma non bellissime: un web designer filippino ha chiamato suo figlio Html. Non sappiamo come vorrà vendicarsi il fanciullo una volta compiuta la maggiore età, ma qualcosa succederà sicuramente. Nel frattempo il neonato gode di una fama rinunciabile. Lo racconta, tra gli altri, Tpi: “Nelle Filippine un web designer ha chiamato il figlio appena nato HTML, acronimo di Hypertext Markup Language, il linguaggio utilizzato per la costruzione di pagine internet. Il piccolo, nato lo scorso 10 giugno al Medical Mission Group Cooperative Hospital di Bulacan, è diventato una star del web con la foto di benvenuto al bambino, postata dalla zia di HTML, che in poche ore ha ottenuto 12mila reazioni, 2.500 commenti e oltre 9mila condivisioni. Nella famiglia di HTML, però, i nomi particolari non sono inusuali. Il padre del bambino, infatti, si chiama Macaroni ‘85, mentre le sue sorelle sono state registrate all’anagrafe come Spaghetti ‘88 e Sincerely Yours ‘98”. Poteva pure andare peggio.