Indecisi, impauriti o sfiduciati dopo le tante giravolte su AstraZeneca, dal quale tanti fuggono. Oppure semplicemente no vax della prima ora. O, ancora, persone indisponibili a rientrare dalle ferie per fare prima dose o richiamo. Fatto sta che mediamente in Italia circa una persona su quattro non ha ancora aderito alla campagna vaccinale. E a questo punto, è anche possibile che non lo faccia più. Eclatante il dato della Campania, dove non si è prenotato quasi il 29% della popolazione vaccinabile. Ma da Nord a Sud le percentuali non si discostano granché.
In Piemonte un milione di persone, oltre il 20%, non ha ancora prenotato la prima dose. La percentuale sale al 25% in Lombardia. Mentre in Lazio è l’assessore alla Salute Alessio D’Amato a fare un po’ di conti: “Stimiamo – dice – che un 25% di persone non abbia intenzione di vaccinarsi oppure non può per questioni di salute. Non è una percentuale enorme ma da considerare fisiologica nelle campagne vaccinali facoltative come quella contro il Covid”. In Lazio la copertura degli over 80 ha raggiunto il 95%, quella degli over 70 l’89%. Poi c’è quella fascia d’età tra i 50 e i 69 anni dove si oscilla tra il 70% e l’83%.
I numeri sono in crescita anche per quanto riguarda i quarantenni, tanto che il Lazio verso metà agosto dovrebbe raggiungere l’obiettivo del 75% della popolazione immunizzata. Restano però fuori oltre 1,2 milioni di persone, che potrebbero aver già deciso di non vaccinarsi. Anche in Lombardia la percentuale di chi non ha aderito è molto diversa a seconda della fascia di età: 10% tra i 70 e i 79 anni, 14% tra i 60 e i 69 anni, 34% nella fascia 20 e i 29 anni. Numeri che trovano conferma nell’ultimo report del governo sull’andamento della campagna vaccinale. Complessivamente ci sono ancora 2,7 milioni di over 60 che non hanno fatto nemmeno la prima somministrazione e che quindi non hanno alcuna copertura contro il Covid. Negli ultimi sette giorni la prima dose, in questa fascia d’età, ha riguardato solo 140 mila persone.
Nel calcolo delle persone ancora senza copertura entrano gli over 80 (il 7,79% del totale), i cittadini tra i 70 e i 79 anni (13,51%), la fascia 60-69 (20,20%). In Campania, dove mancano all’appello quasi 1,5 milioni di persone, un caso emblematico è quello del capoluogo regionale. “Da domenica (oggi, ndr) abbiamo terminato le prenotazioni”, ha detto il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva. In pratica sono ancora tanti a non essersi prenotati, “una fetta di napoletani che non ne vuole sapere di vaccinarsi. Rileviamo la conferma di una presa di distanza ma continueremo ad offrire la possibilità di aderire”. Tra questi, quasi 65 mila residenti con più di 60 anni che di fronte a una possibile quarta ondata si ritroverebbero completamente scoperti. Prospettiva che preoccupa. Così come si teme che in queste condizioni non sia possibile raggiungere l’immunità di gregge. Da qui l’appello dello stesso Verdoliva, dai microfoni di Radio Crc. “Penso – ha detto il dirigente sanitario campano – che i successi segnati fino ad ora nelle attività di contrasto alla pandemia abbiano coinvolto tutti. Ora dobbiamo sentire il dovere di vaccinarci, comprendendone l’importanza”.