La difesa di Tiziano Renzi sta valutando di chiedere l’abbreviato nell’ambito dell’inchiesta Consip. È quanto è emerso durante la prima udienza preliminare che si è tenuta ieri a Roma davanti al Gup Annalisa Marzano. E come Federico Bagattini, avvocato del padre dell’ex premier, anche altre difese (tra cui quella degli ex parlamentari Denis Verdini e Ignazio Abrignani) hanno parlato della possibilità di chiedere l’abbreviato, rito alternativo che permette l’omissione del dibattimento e di arrivare in tempi brevi a una sentenza, che in caso di condanna, prevede una pena ridotta a un terzo.
Per Tiziano Renzi, inizialmente indagato solo per traffico di influenze, la Procura aveva chiesto l’archiviazione. Respinta dal Gip Gaspare Sturzo che ha disposto nuove indagini. E così ora il padre del leader di Italia Viva si ritrova accusato di traffico di influenze e turbativa d’asta in merito a due gare: l’appalto Fm4 indetto da Consip (del valore 2,7 miliardi di euro) e la gara per i servizi di pulizia bandita da Grandi Stazioni. Sulla gara Fm4, secondo le accuse, era Carlo Russo a farsi promettere denaro in nero da Alfredo Romeo per sé e per Renzi sr., in cambio della propria mediazione sull’ex ad di Consip, Luigi Marroni (estraneo alle indagini), affinché favorisse le società dell’imprenditore campano nella gara Fm4. Russo (accusato di turbativa d’asta), secondo le accuse, “agiva in accordo con Tiziano Renzi” (che però ha sempre smentito). In cambio di questa “mediazione illecita”, Russo “si faceva promettere da Romeo”, tra le altre cose anche “denaro in nero per sé e per Tiziano Renzi”. Per la Fm4, la turbativa d’asta e il traffico di influenze sono contestati anche a Romeo, all’ex Ad di Consip Domenico Casalino e all’ex parlamentare Italo Bocchino. C’è poi la gara per i servizi di pulizia indetta da Grandi Stazioni. Anche in questo caso, per i pm, è il solito Russo a voler favorire la Romeo Gestioni Spa, agendo sempre “in accordo con Tiziano Renzi”. Russo per l’accusa sfruttava le proprie relazioni, stavolta però con Gizzi (ex Ad di Grandi Stazioni accusato di turbativa d’asta). Indagato in questo filone di Consip anche l’ex fondatore di Ala, Denis Verdini, ora ai domiciliari per altre vicende di bancarotta. Per i pm, Verdini, con Abrignani, avrebbe concorso nella turbativa della gara Fm4 parteggiando per Cofely. Verdini e Abrignani sono accusati anche di concussione.