Ambiente, buona idea un servizio civile ad hoc
Ho apprezzato l’ottima idea di istituire il servizio civile ambientale, come segnale di attenzione verso il Next Generation Eu. Proposta dal nuovo gruppo di parlamentari Facciamo Eco – Federazione dei Verdi, per i giovani fino a 35 anni, retribuito, su due ambiti: lotta al dissesto idrogeologico e contrasto ai cambiamenti climatici. L’Italia è un Paese a forte rischio idrogeologico, dove avvengono i due terzi delle frane censite a livello europeo e dove una superficie grande quanto Lazio e Abruzzo insieme è a medio o alto rischio inondazione. Che affronta il rischio, ulteriormente aggravato dalla crisi climatica in atto, come fosse un’emergenza imprevedibile. Anziché continuare a spendere 3,5 miliardi l’anno in media per i danni, bisogna cambiare radicalmente approccio, iniziando a spendere meno e meglio grazie alla prevenzione. Abbiamo bisogno delle nuove generazioni per cambiare il futuro, per preparare un futuro migliore, affinché venga il Regno di giustizia, di pace, di amore e di bellezza del Laudato Si’ di Papa Francesco.
Celso Vassalini
Lettera di una docente sul vincolo quinquennale
Sono una docente immessa in ruolo da concorso straordinario 2018 nella Regione Lombardia e sono stata assegnata a una scuola che dista 200 km dal mio comune di residenza e per questo sono stata costretta a prendere una casa in affitto e ad abbandonare i miei cari e in particolare i miei figli provocando in loro un profondo smarrimento e sconforto. Il vincolo quinquennale lede in primis il mio diritto alla famiglia e mi danneggia, non poco, anche dal punto di vista economico. Sono profondamente delusa da questo Stato che, in questo momento di crisi, invece di agire concretamente, ci riempie di false speranze e promesse che non verranno mai mantenute.
Rosaria Luongo
È possibile il contagio in corsia dopo il vaccino?
Caro Direttore, hai ascoltato quello che ha detto la prof.ssa Gismondo sull’immunità di gregge ad Accordi & Disaccordi del 7.4.2021? Sei ancora convinto che un sanitario vaccinato non possa infettare un degente in ospedale?
Monica Picchi
Cara Monica, sono casi rari. Guarda il crollo di contagi e di morti in Gran Bretagna dopo i vaccini di massa e ti risponderai da sola.
M. Trav.
La fantasiosa censura di un edicolante di destra
Mia figlia, in un paese a nota conduzione “maoista”, Ponte S. Pietro (Bergamo), è andata ad acquistare il Fatto. Ecco la risposta dell’edicolante, dopo aver fatto finta di andare nel retrobottega a cercarlo: “Non c’è. E perché compri un giornale comunista? Lo sai che se voti a ‘sinistra’ è in corso l’approvazione di una legge che ti costringerà a tenere un extracomunitario in casa?” (N.B. mia figlia è da 21 anni sposata con un giovane e onesto operaio albanese!).
Antonino
DIRITTO DI REPLICA
Contrariamente a quanto scritto da Antonio Nicaso sul Fatto del 9 aprile, nel mio articolo pubblicato dal Foglio del 6 aprile non ho affermato che il libro di Bacco e Giorgianni Strage di Stato contiene frasi antisemite. Ho però notato l’associazione (temo non involontaria) tra il virulento attacco no vax (appunto una “strage” compiuta dai “poteri forti” nelle politiche di contrasto al Covid-19) e le frasi pronunciate da uno degli autori, Pasquale Bacco, durante la trasmissione La zanzara del 30 marzo (“chi comanda nel mondo? Gli ebrei.. hanno tutto in mano loro”). La nebulosa cospirazionista poggia su schemi di pensiero che vedono il popolo innocente ingannato e dominato da un piccolo gruppo di potenti, lobby che complottano per i loro interessi. Non da oggi questa “cupola” è identificata negli ebrei. Come si sa, oggi è difficile difendere apertamente l’antisemitismo, bandito legalmente e socialmente. Tuttavia, l’ostilità riemerge in queste forme occulte, e fa da modello a tutti gli altri complottismi. Se non capiamo queste associazioni, consce e inconsce, ci sentiremo immuni da tutte le forme di “neo-antisemitismo” che riaffiorano nei momenti di crisi. Nessun fango quindi rivolto da parte mia sul lavoro del Procuratore Gratteri contro la criminalità organizzata, ma una preoccupazione per i pregiudizi più o meno mascherati che si cerca di avallare e normalizzare cavalcando il disagio della gente.
Milena Santerini
Coordinatrice per la lotta contro l’antisemitismo