I furbetti dell’antivirus si travestono anche
Sto seguendo con particolare interesse gli articoli quotidianamente riportati sul Fatto che descrivono le eroiche gesta di coloro che si accaparrano i vaccini senza averne ancora il diritto. Non posso fare a meno di raccontare ciò che è accaduto a Napoli. Alcuni ambulanzieri, portantini e socio sanitari si sono portati nei centri vaccinali amici e parenti travestiti con le loro divise. Della furbata hanno così beneficiato proprio coloro che non hanno assolutamente voglia di rispettare le leggi.
Leonida Ambrosio
Regioni, il Far West non dipende dal governo
A Torino non ci sono controlli sugli assembramenti per strada, ma intanto sento le cose più strane sui vaccini. Io ho 68 anni, boh, un giorno toccherà anche a me. Forse dipende se sei fortunato e ti trovi nella Regione giusta. Mi sento allo sbando, sarò solo io che non riesco a capire? Però ho l’impressione che da quando è arrivato Draghi sia tutto più confuso.
Giulia Motta
Cara Giulia, qui Draghi non c’entra: è il solito Far West delle Regioni.
M. Trav.
Se lo critica Zingaretti, il Pd ha problemi seri
Dimettendosi da segretario del Pd, Zingaretti ha scritto “Mi vergogno che da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata di Covid…”. In altre parole ha sostenuto che il suo partito è una macchina dedita alla ricerca del potere fine a se stesso. Se lo ha scritto lui c’è da crederci e se è vero che questo succede durante la pandemia, c’è da pensare che in tempi normali sia anche peggio.
Pietro Volpi
Serve un congresso per chiarire la linea dem
Ho letto un intervento di Franco Monaco che suggerisce di convocare un congresso per espellere dal partito i renziani. Ma sicuramente ci sono molte altre teste calde che stanno occupando la scena. Si convochi il congresso per ottenere una maggioranza sull’obiettivo dell’accordo con i 5 Stelle guidati da Conte.
Paolo Scavo
Cinque Stelle, la rottura sarebbe un grave errore
Se il M5S si divide in governisti-collaborazionisti e movimentisti-irriducibili, fa un regalo alle altre forze. I 5 Stelle a trazione Conte potrebbero attirare nuove simpatie e voti, ma un’implosione adesso sarebbe grottesca.
Fabio Morandin
Non è poi così presto per giudicare Draghi
“È presto per giudicare un governo appena insediato”. Non sono d’accordo. Molti componenti sono già noti e c’è un problema di democrazia: non si può chiedere a un tecnico di governare il Paese come fosse un’azienda, senza rispettare gli elettori e garantire vere alternative in Parlamento.
Vito Coviello
C’è ancora poco rispetto delle norme anticontagio
Essendo una persona avanti con l’età, sono preoccupato. Mi sembra che la gente stia sottovalutando il distanziamento sociale e il corretto utilizzo della mascherina, le uniche norme per difenderci dal virus. Vorrei sensibilizzare tutti: stiamo pagando un prezzo di vite umane molto alto, ricordate che una disattenzione può costare la vita a un vostro caro.
Silvio Onorati
La squadra è mediocre? “Farà tutto il Migliore”
Tra i vari ragionamenti usati con Draghi, ne ho udito uno spiritoso: anche se i sottosegretari sono poco validi, il Migliore non dimostra mediocrità nel giudizio, perché le sue scelte sono figure inutili. In realtà le prerogative saranno tutte detenute dal Migliore stesso. Non era Conte il dittatore?
Francesca Della Pietra
È indecente la risonanza di cui gode Matteo Renzi
In Renzi ho visto sempre e soltanto uno spregiudicato politico di mestiere, altamente inaffidabile, anzi molto pericoloso. È preoccupante che abbia seguaci come marionette e francamente indecente la risonanza che amplifica ogni sua parola, un’ormai insignificante presenza nel già squallido panorama della politica italiana.
Giampiero Buccianti
Il deficit democratico dei parlamentari italiani
Non ci preoccupa la decadenza dei partiti politici? Non esiste nessuna legge che ne disciplini il metodo. In quasi tutti, vigono poteri piramidali o anche personali, con la base silente. Mai un congresso, mai un dibattito aperto, mai libere assemblee. Così è la democrazia stessa a essere a rischio.
Mauro Bortolani
I confronti generazionali e le paure dei giovani
Scrivo in merito alle varie discussioni sui giovani al giorno d’oggi. Penso che la mia generazione sia una fusione delle caratteristiche delle generazioni passate, quindi smettiamola con i confronti che spesso si fanno. La mia generazione non chiede compassione, ma comprensione per la paura e l’incertezza che vive: paura che tutto quello che ci è stato insegnato vada perso, paura che tutto lo studio fatto non serva a nulla.
Federico Aulizio (classe 1997)
Torna Bassolino, dopo aver lavorato male
Bassolino si autocandida sindaco di Napoli. Vuole approfittare del grande vuoto della politica napoletana per tornare a essere sindaco. Ma io, casertano, non posso non ricordare come trascurò le altre province da presidente della Regione, a partire dal turismo.
Mario De Florio
Si riducano le tasse, non le cartelle esattoriali
Mi occupo di riscossione coattiva per 600 Comuni italiani e posso testimoniare grande disorientamento. È rozza la politica che continua a ridurre la materia fiscale a “rottamazione” o “saldo&stralcio”. Se le tasse sono esorbitanti, i leader politici le riducano all’origine; ma le cartelle devono procedere nel loro iter. Chi ne chiede l’eliminazione dovrebbe lasciare per fallimento nella gestione o incitamento all’evasione.
Stefano Masino