La risposta di Flaiano all’Innominabile
Trasmetto quello che avrebbe risposto Ennio Flaiano al Senato sul conflitto di attribuzione a Renzi per Open: “Scaltritosi nel furto legale e burocratico, a tutto riuscirete fuorché ad offenderlo. Lo chiamate ladro, finge di non sentirvi. Gridate forte che è un ladro, vi prega di mostrargli le prove. E quando gliele mostrate: ‘Ah’ dice, ‘ma non sono in triplice copia!’” (da Diario Notturno, 1956).
Giorgio De Tommaso
Expo 2030: quindi ora Raggi è adeguata?
Ho letto che Virginia Raggi è stata nominata commissaria speciale capitolina di Expo 2030 con i voti della maggioranza e dell’opposizione. Mi sono chiesta se fosse la stessa Raggi che fino a sei mesi fa veniva definita incapace, inadeguata, impreparata, ingenua; che diceva no alle grandi opportunità di Roma, che non sapeva gestire l’Ama, i vigili, i taxi, l’Atac, l’immondizia, le buche, i cinghiali, i maiali, la flora e la fauna romana, le inondazioni, le alluvioni, il caldo, il freddo. E visto che parliamo proprio di lei, la domanda sorge spontanea: ma non è che Gualtieri si è già pentito?
Valentina Felici
Studenti: i problemi reali sono ignorati dai media
Durante la settimana di occupazione ci sono state diverse assemblee di istituto, nelle quali sono venuti a galla i problemi della scuola. Eppure i contenuti da noi espressi non coincidono rispetto al resoconto dei media. Abbiamo parlato di edilizia scolastica, riflettendo sul paradosso tra i contributi dati all’edilizia privata e alla situazione delle scuole. Ci siamo preoccupati delle lacune che abbiamo subìto a seguito della pandemia, e per l’isolamento culturale, dovuto all’assenza di visite e eventi che c’erano prima del Covid. Fuori dalla scuola si può fare tutto senza problemi, ma all’interno risulta impossibile. Infine abbiamo discusso dell’alternanza scuola-lavoro, e ne è uscito che la maggioranza non vuole abolirla, ma riformarla. Eppure, leggendo i giornali e guardando la televisione, ma soprattutto confrontandomi con miei coetanei che frequentano altre scuole, vedo un racconto totalmente diverso, che non corrisponde alla realtà. Le associazioni studentesche che narrano i fatti rappresentano solo loro stesse, non gli studenti, ma ciò nonostante sono le più intervistate dai media.
Francesco Favro primo liceo artistico, Torino
Renzi, Serracchiani e i meriti dei bonus
Apprendo da Debora Serracchiani , ospite a Dimartedì, che l’assegno unico lo avrebbe fatto il Pd, che il Superbonus 110% lo avrebbe fatto il Pd, e che pure i miliardi del Recovery fund li avrebbe garantiti il Pd. Apprendo, insomma, che tre traguardi raggiunti con le lotte da Conte e dal M5S, stando a come dice Serracchiani, sarebbero da attribuire al Pd.
Andrea Vivalda
Brutta bestia la mitomania, specie quando colpisce la famosa vicesegretaria di Renzi.
M. Trav.
Togliere libertà non è un segno di democrazia
Come cittadino sono preoccupato dalle limitazioni alle libertà e ai diritti di quelli che hanno idee diverse rispetto a quelle del governo. Non voglio discutere sulla ragione di queste idee: quello che vorrei far presente è che quando i diritti personali vengono calpestati per un supposto bene comune superiore, la democrazia è finita. Non credete anche voi che in uno Stato democratico le idee e i diritti delle minoranze dovrebbero essere rispettate sempre?
Giorgio
Sì.
M. Trav.
DIRITTO DI REPLICA
Gentile direttore, ieri Daniele Luttazzi ha scritto sul Fatto che “il direttore di Cuore ha abiurato il suo passato anti-craxiano”. Come si diceva una volta, la notizia è destituita di ogni fondamento. In una lunga intervista contenuta in un documentario su Tangentopoli ho raccontato i lontani anni di Cuore con divertimento e orgoglio. Ho detto che, se tornassi indietro, un solo titolo (dei cento dedicati ai socialisti) non rifarei: “Pensiero stupendo” con Craxi dietro le sbarre, perché trovo difficile ridere sui carcerati. A Luttazzi e ai tanti che hanno commentato la mia intervista senza averla vista né ascoltata (bastava perdere dieci minuti), segnalo l’utilità di sapere ciò di cui si parla. Grazie e buon lavoro.
Michele Serra
Il video l’avevo visto, e se le frasi di Serra “Poveri socialisti”, “Forse un po’ di lucidità in più avrebbe aiutato” e “Quello che posso dire come mio parziale alibi è che fummo i primi a prendere in giro Antonio Di Pietro” non erano un’abiura del suo anti-craxismo, me ne rallegro.
Daniele Luttazzi