Se il cambio di passo… è un passo marziale
Pensiamo sia sbagliato continuare a manifestare ammirazione incondizionata per Draghi. Abitiamo a Siena e non possiamo dimenticare la sua approvazione dell’acquisto di Antonveneta da parte di Mps. Ora il suo decisionismo: uno spostamento a destra dove tanto piace l’uomo forte. L’entusiasmo all’annuncio di un generale dell’Esercito al posto di Arcuri dovrebbe mettere sul chi vive e far temere per la democrazia. Non vorremmo che il tanto esaltato cambio di passo non significasse un “passo marziale”.
Claudia Chiostri e Andrea Vivi
La campagna vaccinale era partita bene. Poi il rallentamento dovuto a contratti maldestramente conclusi dai burocrati europei. Ora si cambia il commissario Arcuri, facendolo apparire implicitamente come il responsabile. Che pochezza questo banchiere!
Carlo Zaccari
Renzi è molto simile al centrodestra
Vi segnalo l’errore nel titolo “Esultano centrodestra e renziani”: che differenza c’è?
Orlando Murray
Ha ragione, caro Orlando: sono la stessa cosa.
M. Trav.
Querele temerarie e Rinascimento saudita
Credo che sia arrivata l’ora di farla finita con le querele temerarie nei confronti della libera stampa. Tutta la mia solidarietà al Fatto.
Roberto Napoletani
Vorrei proporre una raccolta fondi per la libertà di stampa del Fatto Quotidiano per scoraggiare querele temerarie e segnalare al rissoso senatore quante persone vi sostengano.
Maria Zucano
I media americani stanno martellando Bin Salman. Ma perché questi americani continuano a visitare le nostre città d’arte se non imparano a riconoscere i tratti tipici del Rinascimento?
Carmelo Sant’Angelo
Ma ci possiamo meravigliare del comportamento di Renzi, che si reca a casa di un mandante di omicidio per conversare allegramente con lui ?
Alessandro Bazzan
Il “Fatto” spesso non arriva in edicola
Il suo (e mio) quotidiano subisce gli schemi mentali dei giornalisti televisivi e i pregiudizi di chi non lo conosce. Ma del resto, a Brescia, se non prendi il Fatto la mattina presto, poi non lo trovi più. Per quali motivi viene distribuito con il contagocce?
Annamaria Guerrini
Cara Annamaria, tireremo le orecchie ai distributori di Brescia.
M. Trav.
DIRITTO DI REPLICA
Abbiamo letto con stupore sul suo giornale l’articolo dal titolo “Acea ha finanziato ospedali cattolici: interrogazione Pd”, nel quale neanche tanto velatamente si accusa l’azienda di aver preferito alcuni piuttosto che altri nell’erogare fondi per il contrasto della pandemia. Affermazioni decisamente diffamatorie da chiunque esse provengano. Andiamo ai fatti. Acea, all’alba dell’emergenza Coronavirus, nei primi giorni di marzo 2020, decise di porre subito in atto azioni concrete per poter sostenere le diverse realtà che, in prima linea, cercavano di arginare la diffusione di questo terribile virus e di aiutare la popolazione che ne veniva colpita. In quel particolare momento due furono le iniziative che il gruppo decise di supportare: quella del Policlinico Gemelli, che stava realizzando una struttura separata per accogliere al meglio coloro che contraevano il virus con circa 250 mila euro, e quella dell’Istituto Spallanzani, con 350.000 euro, di cui metà frutto delle donazioni dei dipendenti. Queste, allora, erano le strutture che si erano immediatamente attivate con progetti concreti e sulle quali parecchie altre aziende, in una bellissima gara di solidarietà, stavano inviando donazioni, a volte molto, ma molto più importanti di quelle di Acea, che ha potuto contare esclusivamente su uno specifico budget dedicato alle sponsorizzazioni, dal quale sono state liberate risorse solo rinunciando ad altri impegni che obiettivamente sono parsi superflui in un momento di così dura emergenza. Poi, sempre con questi criteri, altre attività sono state intraprese; tutte per rafforzare chi già stava facendo tanto per alleviare le sofferenze di tante persone. Nessuno vuole una medaglia. Ciascuno di noi in questa terribile pandemia la meriterebbe. Ma vorremmo che illazioni varie fossero risparmiate ad un’azienda ed ai suoi dipendenti che hanno fatto da sempre, in oltre 110 anni di storia, della solidarietà e di una generosità mai sbandierata il suo tratto distintivo.
Ufficio Stampa Acea
Nessuna accusa, nessuna illazione. Abbiamo messo insieme i fatti (confermati da fonti Acea e dal contenuto della vostra lettera) citando – fra l’altro – l’interrogazione di un consigliere comunale del Pd.
Vinc. Bisb.
I NOSTRI ERRORI
Ieri, nel mio articolo su Matteo Renzi che intervista Matteo Renzi, nell’edizione cartacea è saltato per sbaglio un “non” nella frase che doveva essere: “I giornalisti NON li elimina con la motosega”. Fortunatamente, il tono ironico del resto della frase lo lasciava facilmente intuire. Mi scuso personalmente con il senatore Matteo Renzi per il vulnus giornalistico.
Selvaggia Lucarelli