Draghi non è un santone: la stampa se ne accorgerà
Prima pagina del Tempo: “Draghi non cambia la musica”. Ma che si aspettavano, un nuovo Mozart? O magari un santone o un taumaturgo? E Draghi ha capito bene con chi ha a che fare? Questi ci mettono un attimo a trasformarlo da eroe a carnefice nazionale.
Giampiero Bonazzi
Grazie al “Fatto”: ottima squadra
Quando si dice che i soldi sono spesi bene, ho le mie buone ragioni. Da quando ho sottoscritto l’abbonamento fin dalla nascita del Fatto, non passa giorno senza che ringrazi per averlo fatto. Ringrazio Travaglio, Padellaro, Scanzi , Fini, Lillo, Massari, Palombi, Barbacetto, Caporale, Spinelli, Truzzi, Zanca ecc, mi scuso con chi non ho menzionato, ma sono lì insieme agli altri.
Claudio Memmi
Riecco le sovvenzioni all’editoria odiate dai 5S
Voglio mandare un messaggio agli italiani che non avessero capito: ripristinato il sovvenzionamento all’editoria. Ecco spiegato il veleno dei giornaloni contro il M5S.
Antonio Perrone
I grillini stanno perdendo pezzi (pregiati)
Svegliatemi! Stiamo perdendo persone come Alessandro Di Battista e ci stiamo tenendo stretti gente come Vito Crimi. Ho urgente bisogno di Maalox.
Bruno M.
La crisi, Mattarella e la lotta agli evasori
Due piccoli rilievi sulle lettere degli ultimi giorni: 1. non credo che quella del presidente Mattarella sia stata una “errata valutazione”, bensì credo che sia stato un atto voluto e perseguito con altri; 2. non credo che il presidente Draghi mai emanerà un “provvedimento severo contro gli evasori”. Mi auguro di sbagliare.
Gennaro Lacaita
Prima volevano il Mes, ora sono tutti muti
D’ora in poi, visto che Draghi non ha citato, e continua a non citare, il Mes, pretendo che tutti i giorni i giornalisti dei giornaloni e della prima serata chiedano a Draghi come mai ha deciso di non prenderlo, esattamente come esaurivano i nervi a Giuseppe Conte.
Ferdinando Vittone
Il centrosinistra riparta da Giuseppe Conte
Professor Conte, non insegua più i giallorosa. Si faccia inseguire dai giallorosa. C’è bisogno di rifondare, non di riformare. Se non c’è continuità, ci sono solo interessi; non è certo lo spirito della nostra Costituzione. Ripartiamo da capo con un’esperienza totalmente nuova. Lei è l’unica persona che può aggregare le tantissime persone per il bene dell’Italia. E lasciamo perdere il proporzionale, che sarebbe il trionfo dei mediocri e dei furbi.
Rino Alessandrini
Serve una battaglia per la democrazia
Caro direttore, nessuno dei commentatori da lei citati si rende conto che questo modo di fare è la ragione per cui gli italiani poi si gettano su Conte, o su chiunque altro i giornaloni non incensino: perché tutto questo sa di regime, non dei colonnelli, non dei dittatori, ma dei “migliori”. La nostra non è una battaglia geopolitica, ma per l’anima della democrazia.
Giovanni Contreras
Perché non avete scritto degli insulti alla Meloni?
Sul Fatto di ieri non una parola sulle offese alla Meloni, salvo la notizia dei provvedimenti che l’Università di Siena sta assumendo nei confronti del professore e una vignetta che ridicolizza chi da sinistra ha solidarizzato con Giorgia Meloni.
Stelvio Costantini
Caro Stelvio, quegli insulti sono vergognosi e disonorano il “professore” che li ha vomitati. Ma la notizia era arcinota su tutti i siti da due giorni (compreso il nostro) e non avevamo nulla da aggiungere di originale.
M. Trav.
Attenzione ai numeri e alle percentuali
Caro Travaglio, nel suo magnifico fondo di sabato ha illustrato i dati dei contagi nel nostro Paese in assoluto e, per confronto, nel mondo carcerario. Ma i dati corretti dell’ultimo anno sono questi: 95.223 contagi su una popolazione complessiva di 60.404.419 significa lo 0,158%; 12 contagi su 100.000 carcerati significa lo 0,012%.
Pino Rappini
Caro Pino, ha ragione lei. Resta comunque la conclusione: i rischi per chi è in carcere sono oltre 10 volte inferiori rispetto a quelli di chi sta fuori.
M. Trav.
Ora aspettiamo critiche sui Dpcm
Caro direttore, in vista del nuovo Dpcm targato Draghi, in quanti grideranno allo scandalo per l’utilizzo di questa emanazione rispetto al decreto legge? Ricordo che Conte fu definito “accentratore di potere” e “dittatore” a causa dell’uso dei Dpcm.
Francesco Multari
Caro Francesco, attendo con ansia gli illuminati strali del sempre sia lodato professor Cassese.
M. Trav.