La penna Bic nera. I capelli con la riga. Il sorriso trasversale. A scuola non faceva copiare. A volte faceva copiare. Non faceva la spia. I cannoli di panna. Il casale a Città della Pieve, la sua Camp David. Casa in viale Bruno Buozzi. Porta Pinciana. Il bracco ungherese. La moglie Serenella, first lady della Bce. Volare di Modugno. I cavatelli. Bravo in matematica. Crisis manager. Civil servant. Policy maker. Super Mario. Super-intelligenza, integrità e leadership. Gioca a scacchi online. L’Artefice. Sobrio. In forma. Un po’ narcisista. Atermico. Viaggia in Economy. Usa l’igienizzante. È attento al benessere fisico. Corre sul lungomare romano. È tesserato del Gruppo Sportivo Bancari. Ha il passo corto, lento e costante. Tifa Roma. Gioca a golf. Meritocratico. L’uomo col bazooka. Parla piano. Curioso. Coltissimo. Molto più a sinistra di molta sinistra. La messa alle 7:30 con le Clarisse umbre. Look istituzionale. Strano. Normale. Gentleman. Non ostenta. Laurea honoris causa alla Cattolica. Dittatore benevolo. È come Cristiano Ronaldo. Può fare tanti gol. Lucido. Naturalmente munito di mascherina. Completo scuro, blu notte, camicia bianca con collo alla francese. Cravatta azzurra. Non ha pochette nel taschino né pin sul bavero della giacca. La Volkswagen Passat Alltrack (la versione Alltrack, oltre a superare con tranquillità i terreni più impervi, è anche in grado di essere estremamente confortevole sulle strade più normali). Le orecchiette. Pragmatico. Riservato. Affabile. Inafferrabile. Stratega, non tattico. Il fumo di Londra. I vetri oscurati. L’istituto Massimo. I gesuiti. La pallacanestro. Il calcio. Il tè coi pasticcini. Il seggio elettorale al liceo Mameli. Le vacanze a Stra, sul Brenta. La spesa a Roma. Guida la Panda. L’understatement. La vigna. Due figli, di cui la femmina con master. Le nipotine. La chiesa di San Bellarmino, ai Parioli; quella di San Simpliciano, a Milano. Matrimonio a villa Morosini-Cappello. Il Mit di Boston. Fa beneficenza, ma con discrezione. Sui social va forte. Arriva sempre in anticipo. Rassicurante. Coraggioso. Umile. Timido. Asciutto. Una specie di Cassius Clay. Alto profilo. Altissimo profilo. Ha una buona parola per tutti. Non chiama nessuno. Lavora nel weekend. Capacità di sintesi. La moglie è ghiotta di meringhe. Il caffè degli Artisti a Città della Pieve. La moglie fa il Sudoku. In barca a Nettuno. Timoniere del Titanic Italia. Il barbiere Riccardo. Dal benzinaio. Davanti al camino acceso. Si mette in fila al supermercato. Sorriso angelico. Per tutti ha un sorriso. Spirito guascone. Realista. Una bella persona. Non è scaramantico. Ha fatto crollare lo spread (“effetto Draghi”). Non ha cerchi magici. Incontra le delegazioni da solo. Fuoriclasse. Si è trasfigurato. Un po’ emozionato, ma la voce decisa. Icona pop. Rispettoso. Grande comunicatore. Misterioso. Maratoneta. Neoclassico. Impeccabile. Un po’ rigido. Va al Quirinale a piedi per non dare nell’occhio. Non ha i social. Non manda vocali. I giovani sono il suo faro. Le commesse del Supermercato Emi ne apprezzano l’umiltà. La Pontificia Accademia delle Scienze sociali. Non bisogna tirarlo per la giacchetta. Un miracolo. Un comandante. L’ultima chance. Sistemerà la Patria. Campione certificato. Spazza via la mediocrità. Cita il teologo Reinhold Niebuhr. Il compagno di classe. Il compagno di college. Il compagno di aereo. L’edicolante. Compra otto giornali, dall’Herald Tribune (chiuso nel 2013, ndr) al Corriere dello Sport. Vacanze in Sicilia. The best, The best, The best. Sua moglie si stende dentro il sarcofago della cripta di San Nicola a Bari perché gli ospiti possano osservare meglio le reliquie.
(Frasi estrapolate dai giornali a partire dal 3 febbraio, giorno dell’incarico a Draghi da parte del presidente Mattarella).