“Ogni libro ha la sua storia”, scrive Giovanna Pancheri nell’ultima pagina del suo Rinascita Americana, appena pubblicato da Sem e dedicato agli anni paradossali, ridicoli, pericolosi e tragici degli Stati Uniti sotto Trump.
Il testo ha molte storie (non solo nel libro ma storie del libro, ovvero, eventi ignoti o irrilevanti diventano storie che cambiano tutto) e questo ne fa un caso che merita attenzione. Tre diverse motivazioni spingono a questa scrittura: lo stupore (dono ormai raro nel giornalismo), l’impulso professionale di raccontare, l’interpretazione di fatti che nascondono spesso il senso e il mandante. Il “trumpismo” è troppo semplice e troppo grave per presentarlo come un fenomeno un po’ strano, anomalo, ma chiaramente spiegato, di volta in volta, da esiti e conseguenze.
Sta cambiando la Storia e l’autrice coglie i dettagli che lo provano. A differenza di molti giornalisti, Pancheri sa di raccontare un’America nuova, inedita, radicalmente diversa dal suo profilo tipico, e avvisa subito che qualcosa di inaudito sta avvenendo; non farà collezione di spiegazioni normalizzanti. Invece consentirà al lettore di giudicare vastità e gravità degli accadimenti, grazie all’orizzonte ampio (affollato di eventi impossibili) e a un percorso narrativo con trovate importanti. Il libro dà e chiede attenzione: la dà perché analizza ogni dettaglio dell’uragano Trump, in pagine chiare, fitte di eventi, che esprimono la “pesantezza” del curriculum dell’ex presidente. Il libro chiede anche attenzione perché ogni sua parte è un grappolo di episodi, voci, luoghi e decisioni, cambiamenti brutali e piccoli fatti sconosciuti che compongono un mosaico di Storia, politica e vita umana.
C’è un aspetto – o, se volete, una invenzione narrativa – che rende originale e diverso Rinascita Americana. La narratrice vi pone di fronte alle arrischiate avventure della vita americana ai tempi di Trump, ma non come voice over di un documentario. Piuttosto ne assume la regia. Nel passare da una pagina all’altra vi rendete conto di due fatti rari: la narratrice interviene negli eventi di cui sta parlando (“… a quel punto mi sono accorta che…”, “… la donna mi ha fermato per dire…”); oppure il reportage diventa racconto, con l’autrice come personaggio o come protagonista, e gli intervistati entrano in scena come in una sorta di teatro, un espediente che mantiene teso l’interesse del lettore ma anche la credibilità dell’evento,
Il titolo del libro è ovviamente un augurio coraggioso, è la testimonianza di un rischio molto alto (come si è visto nell’assalto al Campidoglio di Washington) e la dichiarazione che l’America, al momento, ha superato la prova.
Da adesso leggere il libro di Giovanna Pancheri porterà fortuna all’America e a noi, che a quel Paese siamo così legati, e abbiamo subito Trump come una truppa di occupazione.
Rinascita Americana, Giovanna Pancheri, Pagine: 256, Prezzo: 17, Editore: SEM