Il fronte s’è aperto ieri con una lettera che conta 34 firmatari – in gran parte legati al movimento Articolo 101 e destinati ad aumentare nelle prossime ore – e indirizzata al procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi e al togato del Csm Giuseppe Cascini. Il clima è da resa dei conti, dopo le dichiarazioni di Luca Palamara al direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, pubblicate nel libro Il Sistema edito da Rizzoli. L’ex segretario dell’Anm – imputato a Perugia per corruzione e radiato dalla magistratura per le sue conversazioni intercettate nel 2019 con i parlamentari Luca e Lotti e Cosimo Ferri per la nomina del futuro procuratore di Roma – nelle 288 pagine del volume ha raccontato la sua verità su molti episodi e, tra questi, anche sui suoi rapporti con Salvi e Cascini. “Secondo quanto riportato nel libro – si legge nel documento firmato dai trenta magistrati – Salvi, in almeno due occasioni avrebbe incontrato in privato e su sua richiesta Palamara, all’epoca componente del Csm, per caldeggiare la propria nomina a un importantissimo incarico pubblico. I fatti riferiti da Palamara sono narrati in maniera molto dettagliata e ribaditi nella nota trasmissione ‘Porta a Porta’”.
E quindi: “Questi fatti, ove veri, gettano un’ombra inquietante sia sui loro asseriti protagonisti che sulla sorprendente circolare dello stesso Procuratore Generale che ‘assolve’ per principio chi raccomanda se stesso per incarichi pubblici e chi quella raccomandazione accetta”. Per quanto riguarda Cascini, invece, i trenta magistrati scrivono: “Nello stesso libro, si attribuisce all’attuale componente del Csm, Giuseppe Cascini, una indebita e pesante interferenza in un procedimento disciplinare a carico di un collega (il riferimento e alla pratica che riguardava il pm di Napoli Henry John Woodcock, ndr), compiuta quando il primo svolgeva le funzioni di sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma”. E quindi: “La gravità delle accuse rivolte pubblicamente e ora note a tutti e la rilevanza dei ruoli ricoperti nell’assetto costituzionale” da Salvi e Cascini “impongono loro di smentire in maniera convincente i fatti o dimettersi dalle cariche ricoperte”. Cascini, ricordando quanto anticipato già al Fatto, ha replicato alle agenzie Ansa e AdnKronos: “Come ho già dichiarato alla stampa, quanto riportato nel libro-intervista di Sallusti a Palamara in merito a una mia presunta interferenza nel procedimento disciplinare a carico di Woodcock è del tutto falso. Per questa falsità, e per le altre contenute nel citato libro, ho già dato mandato al mio legale di agire in giudizio a tutela della mia onorabilità”.
Interpellato dal Fatto, il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi, al quale abbiamo chiesto se intenda querelare Palamara per le sue affermazioni, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.
Fra i firmatari si contano anche il gip di Roma Clementina Forleo, il giudice del Riesame di Napoli Gabriella Nuzzi, il sostituto procuratore generale di Messina Felice Lima, il pm di Bari Francesco Bretone, i gip di Palermo e Ragusa, Giuliano Castiglia e Andrea Reale.