Per tutti quelli che, davanti alle immagini del Congresso americano occupato, dicono: “In Italia non potrà mai succedere”, può essere istruttivo dare un’occhiata ai commenti su Twitter al post da pompiere di Matteo Salvini. Il leader leghista alle 21 e 36 del 6 gennaio twitta: “La violenza non è mai la soluzione, mai. Viva la libertà e la democrazia, sempre e dovunque”, e molti suoi seguaci telematici non gradiscono.
Per esempio ‘Stelio_Bonsegna’, uno che nei giorni precedenti aveva ritwittato post del leader leghista o pezzi secondo i quali il centrodestra vola nei sondaggi, stavolta gli risponde con una lezione di storia: “Caro Matteo, oltre 70 anni fa, gli italiani conquistarono la Libertà, con la violenza. Dimostrazione che non esistono altri metodi”. Più dura Marcella FS. Da questo profilo che solitamente ritwitta le posizioni di Alberto Bagnai e Borghi, stavolta parte un insulto al loro leader: “A Matte, MA VAF(…). Se prendono i voti del Popolo e li buttano al cesso, nemmeno far finta di nulla è la soluzione. Il Popolo è incazzato. E ha ragione”. Va bene la democrazia e la non violenza a Washington, ma vaglielo a dire a Roberto Calia che pure in passato rilanciava i post di Claudio Borghi contro Conte, ma ora tuona: “Ma quale violenza? (…) la violenza è quella dei media mainstream che impongono la loro verità unica (…)”. Per lui Salvini ha toppato perché “è una protesta civile di massa. Mi piacerebbe vederla nel nostro Parlamento”.
Anche Stefano spiega a Salvini i fondamentali del buon sovranista: “Ti fanno un golpe da sotto il naso con brogli e tu vuoi rispondere coi palloncini. Ottimo”. Sotto incassa 40 mi piace.
Poi c’è Francesco Mosca: “Ma cosa scrivi? Non c’è stata nessuna violenza”. Interessante la risposta fraterna di Guido Crosetto: “Francesco, per favore!”. Il coordinatore di Fratelli d’Italia ce la mette tutta e sotto posta quattro foto di ‘patrioti’ filo-trumpiani impresentabili che bivaccano e sfidano la Polizia.
Purtroppo, in Italia come in Usa, quando soffi sul fuoco per anni screditando le istituzioni poi non è facile rimettere dentro il genio del populismo uscito dalla lampada. Anche se metti in campo il gigante buono delle armi (Crosetto è anche presidente dell’associazione delle industrie del settore difesa, l’Aiad) della destra. Alla succitata Marcella FS (con fiocco tricolore nel profilo) Crosetto fa un discorso che sembra quelli gridati dal mister Antonio Conte dalla panchina ai giocatori più indisciplinati dell’Inter: “La cosa più stupida che si possa fare nella vita è farsi definire, disegnare, guidare dagli avversari. Se dubiti che l’arbitro sia di parte, evita di falciare un avversario in piena area di rigore. Se lo fai per lamentarti e avere una scusa per la sconfitta, sei l’avversario”. Crosetto incassa 341 mi piace, ma Marcella FS è ricettiva con lui come Vidal con Conte ed entra in tackle così: “Molto meglio far finta di nulla, giocare secondo regole falsate vincere e poi non fare una mazza perché l’arbitro, che tu democratico non contesti, poi lo scudetto lo dà a un altro”. Anche Alberto Torazzi rincara: “Dissento. Se ti rubano il diritto di voto nn puoi accettarlo”. Sara lo bacchetta con una lezione di storia comparata: “Violenza è anche falsare quelle che dovrebbero essere elezioni democratiche, truffando un popolo intero che si reca al voto. Le ricordo che in Italia è dal 2011 che non c’è un governo che assomigli anche lontanamente al voto espresso dagli elettori”. Enrico Ardissone ha capito la ragione del debole messaggio salviniano: “Io capisco che lei non può approvare pubblicamente perché altrimenti gli amici di sx la massacrerebbero… però cerchi di essere furbo, o tace e aspetta oppure sia meno tranchant altrimenti perderà un sacco di sostenitori italiani. Il popolo ne ha le palle piene”.
Anche noi di questo tipo di popolo.