Sugli uomini chiave di Fca sta per piovere una cascata di milioni. Dopo la chiusura della fusione con Psa in Stellantis prevista per il 16 gennaio, secondo il prospetto, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles Mike Manley e il direttore finanziario Richard Palmer potranno beneficiare di premi in contanti per l’“accordo di conservazione” dei precedenti bonus aziendali di Fca. I bonus saranno pagati a causa dei loro cambiamenti di ruolo, compreso il fatto di non essere rientrati tra gli 11 consiglieri di amministrazione di Stellantis (in maggioranza in mano francese) mentre lo erano in Fca.
Nel 2019, anno dell’ultima remunerazione nota, Manley ha ricevuto da Fca compensi per 13,28 milioni, una volta e mezzo gli 8,55 milioni pagati all’ad di Psa e futuro Ceo di Stellantis Carlos Tavares. Secondo i calcoli di Automotive News Europe, per l’“accordo di conservazione” Manley potrebbe ricevere fino a 51,4 milioni cash. Palmer riceverà un bonus calcolato in parte in base alle sue azioni Fca e in parte pari al quadruplo del suo stipendio base annuo: il suo premio in denaro potrebbe arrivare a 16,6 milioni. Altri dirigenti di Fca in corsa per un premio cash una tantum per la fusione sono Pietro Gorlier (capo Europa, Medio Oriente e Africa e della divisione di pezzi di ricambio Mopar), Antonio Filosa (America Latina), Mark Stewart (Nord America), Davide Grasso (ad di Maserati) e Giorgio Fossati, responsabile legale. Il prospetto non indica l’entità dei loro premi perché questi dirigenti non erano consiglieri di Fca. Durante l’assemblea che l’altroieri ha approvato la fusione di Fca con Psa, Fossati ha dichiarato che “il pagamento sarà effettuato con l’intento che” Manley “rimanga con la società”. Secondo il presidente John Elkann, dopo la fusione Manley in Stellantis sarà capo della regione Americhe, mentre Palmer è candidato al ruolo di responsabile finanziario.
Per gli analisti sono tutti segnali del fatto che, alla faccia dell’annuncio di una “fusione tra eguali”, sarà Psa a comandare in Stellantis. Lo stesso prospetto, a pagina 103, spiega che “ai fini contabili” la società francese sarà “l’entità acquirente” di una “acquisizione inversa” di Fca in base a tre “indicatori significativi”: nel nuovo cda 6 consiglieri su 11 sono di nomina francese, il nuovo Ceo è quello di Psa, gli azionisti di Psa pagheranno un premio a quelli di Fca. In Stellantis il blocco francese degli azionisti di rilievo ex Psa prevarrà con il 19% (famiglia Peugeot 7,2%, Stato francese attraverso BpiFrance 6,2% e Dongfeng 5,6%), mentre la Exor degli Agnelli-Elkann deterrà il 14,4%. Gli accordi prevedono che l’intesa non potrà essere modificata per tre anni, il board non cambierà per quattro e Tavares resterà ad per cinque.