Riassunto della puntata precedente: dopo aver visto Renzi da Vespa e “Rosemary’s Baby” nella stessa serata, faccio un sogno in cui i coniugi Renzi diventano amici di una satanica coppia di vicini: Silvio e Marta. Una notte, Agnese ha un incubo: un essere mostruoso la possiede dopo che Matteo e i Berlusconi gliel’hanno consegnata.
Il mattino seguente, Agnese s’accorge di avere dei graffi sulla schiena. Matteo, con un sorriso enigmatico, dà la colpa alle sue unghie. Un mese dopo, il ginecologo comunica ad Agnese che è rimasta incinta. Matteo, colmo di felicità, corre subito a dirlo ai Berlusconi, che esultano. Marta consiglia ad Agnese di cambiare ginecologo, e di rivolgersi al miglior primario della zona, il professor Zangrillo, amico personale di Silvio. Agnese accetta. I primi mesi di gravidanza sono difficili: Agnese ha un calo di peso e prova forti dolori al ventre. Un altro fatto aggrava la situazione: Marco Carrai va a trovarli, e nota che Agnese è molto deperita. Qualche giorno dopo, Carrai non si presenta a una cena. Agnese scopre che Carrai è in coma, e comprende che non si tratta di una coincidenza: qualcuno che ha un enorme potere sta tramando su di lei e sul suo bambino. Agnese intuisce che la ragione del proprio malessere sono i Berlusconi. Al funerale di Carrai, una sua amica consegna ad Agnese il libro che lui le avrebbe voluto dare quella sera a cena. Parla di stregoneria, e racconta la storia di Rosa Bossi, la madre di Silvio, una nota satanista del secolo scorso. Agnese lo legge avidamente e poi racconta tutto a Matteo, che però minimizza, e il giorno dopo, senza dirglielo, butta via il volume. Agnese decide di saperne di più e legge altri libri di stregoneria, da cui apprende cosa sono le congreghe, e quali metodi usano. Ormai convinta di essere vittima di una congiura, decide di andarsene dal palazzo, ma prima passa dal ginecologo. In sala d’attesa, vede che anche la segretaria porta indosso il ciondolo con l’odore sgradevole che le ha regalato Marta. Spaventata, corre via in cerca d’aiuto. Matteo la fa ricoverare per qualche giorno nella clinica del professor Zangrillo, dove potrà riposare. Tornata a casa, Agnese ha le doglie. Zangrillo la fa partorire. Poche ore dopo, Zangrillo e Matteo le comunicano che purtroppo il piccolo non è sopravvissuto. Poi Matteo le annuncia che la sua carriera politica sta avendo un grande successo, e le promette che presto si trasferiranno a Roma, dove avranno altri figli. Agnese rimane a letto alcuni giorni in convalescenza. Non crede più al marito: è convinta che suo figlio sia vivo e in mano alla congrega. Si ricorda che la vecchia proprietaria dell’appartamento aveva sbarrato una porta con un armadio. Decide di andare a vedere cosa c’è dall’altra parte. Per precauzione prende con sé un coltellaccio da cucina. Scopre un passaggio verso l’appartamento dei Berlusconi e lo varca. In salotto trova tutti gli anziani condòmini, più altre persone, che stanno amabilmente conversando tra loro. C’è anche Carrai. Vedono Agnese col coltellaccio, ma non si scompongono. In un angolo, Agnese nota una culla nera. Si avvicina. Guarda e nota un particolare che la sconvolge: il neonato ha la faccia di Draghi. In quel momento, Silvio le rivela compiaciuto che il bambino “ha gli occhi di suo padre”, cioè la Troika, a cui Matteo l’ha donato in cambio del successo. Matteo rassicura Agnese: ha chiesto e ottenuto dalla congrega che a lei non venisse fatto del male. Disgustata, lei gli sputa in faccia. Intanto il neonato ha cominciato a piangere: Agnese, incoraggiata da Silvio, torna alla culla e la dondola dolcemente.