Cosa hanno voluto dire, realmente, a Sergio Mattarella: ecco il sottotesto delle dichiarazioni di immediato consenso di tutti i partiti dell’arco parlamentare alle parole di fine d’anno del capo dello Stato.
Matteo Renzi: “Italia Viva ringrazia il presidente della Repubblica per la sua guida autorevole e saggia”. Era chiaro che ce l’avevi con me quando hai sibilato: “No a distrazioni e a illusori vantaggi di parte”. Volevi farmi intendere che è da bischeri irresponsabili minacciare la caduta del governo con il Paese devastato dalla malattia e tramortito dalla crisi. Infatti, non avevi ancora finito di parlare e già mandavo in rete le consuete espressioni insulse e untuose, a significare la mia più totale indifferenza per i tuoi moniti. (La prima gallina che canta ha fatto l’uovo).
Nicola Zingaretti: “Un grande messaggio che chiama tutti alla responsabilità”. Hai fatto bene a dirgliene quattro a quel signore là. Comunque non ti preoccupare, fai pure come se non ci fossimo. (Strategia del morto a galla).
Vito Crimi: “ Ha ragione Mattarella, non ci può essere spazio per divisioni ma dobbiamo cambiare ciò che va cambiato”. In assenza della piattaforma Rousseau, e in presenza di una mezza dozzina di correnti grilline do un colpo a Renzi e un colpetto a Conte. (Il “ma anche” veltroniano gli fa un baffo).
Silvio Berlusconi: “Siamo in sintonia con ogni parola”. Anche se è un comunista questo Napolitano mi piace. O si tratta di Cossiga? (Meno male che Silvio c’era).
Matteo Salvini: “Parole sante”. Forza Morisi, pensaci tu a scrivere un paio di frasette qualsiasi, purché diverse da quelle della Meloni. (E pensare che al tempo di Bossi, dalla Lega piovevano solo pernacchie sul Quirinale).
Giorgia Meloni: “Facciamo nostro il suo appello ad affrontare il piano europeo per la ripresa in modo concreto ed efficace”. Se si va ad elezioni i signori di Bruxelles non potranno non apprezzare il mio robusto, antico e convinto europeismo. (Sovranista a chi?).
Giuseppe Conte: “Ha ragione il capo dello Stato, ora è il tempo dei costruttori”. Fanculo i rottamatori, è abbastanza chiaro no? (Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto).
Sergio Mattarella: “Sarà il mio ultimo anno di mandato”. Quindi è inutile che continuate a leccarmi gli stivali, nel vostro circo non ci resterò un giorno di più.