Una riforestazione che desta molti dubbi
Il governatore della Regione Emilia-Romagna Bonaccini ha fatto un annuncio clamoroso: farà piantare 1 milione 300 mila alberi. In una pianura da secoli pelata, sfruttata al metro quadrato. Ma quali alberi farà piantare? Non si sa. Si sa che a suo tempo la sua Regione ha soppresso i vivai forestali regionali. Nei giorni scorsi inoltre non ha risposto alla Associazione Nazionale Patriarchi che gli proponeva di utilizzare quelle talee centenarie o millenarie dal genoma potentissimo tipici della regione. Non solo ma ha affidato a Slow Food un censimento dei Patriarchi che in verità è stato già realizzato anni fa e presentato alla Stampa Estera di Roma: 1.350, se non erro, soprattutto alberi da frutto, cioè olivi, meli, peri, vitigni, melograni, castagni, albicocchi, susini, ecc. E che viene costantemente aggiornato. La Regione se ne è dimenticata e Slow Food con lei? La pianura emiliano-romagnola, sfruttata al centimetro, è come calva, desolatamente pelata. Si può restaurare quel paesaggio originariamente foresta nordica sino a Ravenna? Qui più tardi i romani imposero le pinete per avere il legno per i loro cantieri navali militari di classe. La riforestazione si impone in una Valpadana che da anni è una delle aree più inquinate d’Europa, terra, acque e cieli.
Vittorio Emiliani
Un regalo che darebbe tranquillità a tutti
Caro Babbo Natale, saranno feste molto tristi quelle che ci aspettano, i morti per Covid sono quasi 70.000 e la povertà è aumentata a dismisura. Non potremo ricongiungerci con i nostri familiari per scambiarci un po’ di calore, niente regali, nulla di nulla. Ma un regalo te lo chiedo, non di venire a portarci doni, ma a prenderti qualcosa, anzi qualcuno. Per favore vieni, prendi Matteo Renzi, togligli il cellulare e tienilo isolato almeno fino al 7 gennaio. Ci rassegniamo a feste tristi, ma almeno che siano tranquille e non funestate da strilli, ricatti e ripicche di chi fa le bizze con il destino già gramo di un Paese intero.
Cinzia Niccolai
Ripopoliamo la fauna dei mari nostrani
Visto che la ripopolazione ittica viene praticata in alcuni fiumi in Italia, si dovrebbe provare a ripopolare anche i nostri mari, onde evitare che i nostri pescatori siano “obbligati” ad andare a pescare in acque “contestate”, dove rischiano la vita.
Claudio Trevisan
L’Innominabile mi rende molto difficile la lettura
Da anni sono un amico di famiglia de il Fatto e mi permetto da congiunto di passare le festività con voi leggendovi come sempre. Ultimamente, faccio fatica a continuare la lettura, poiché sono disturbato dalle foto dell’Innominabile a grandezza sproporzionata rispetto al merito suo e dei suoi devoti seguaci. Cazzaro compreso. È troppo chiedere di ridurre al minimo le dimensioni? Purtroppo la mia patologia è in fase peggiorativa: non sono asintomatico e gli attacchi riprendono anche alla vista dei suddetti nei tg e talk show: subire quotidianamente come terapia la visione di questi figuri è la vera dittatura sanitaria.
Antonio Ravasio
La spassosa ospitata di Senaldi a “DiMartedì”
Ma l’avete ascoltato l’illustre “costituzionalista” Senaldi il 15.12 a DiMartedì? È una perla! Il dottor Davigo gli stava spiegando l’obbligatorietà dell’azione penale che, secondo la Costituzione, vincola il pm, quando il grande giurista de’ noantri ha replicato, per ben due volte, “ma questo è incostituzionale”. Tanto cervello è ospite fisso. Forse per l’angolo del buon umore.
Ennio Lombardi
Renzi dovrà pur pascere le sue amate pecorelle
Nelle venti richieste presentate dall’Irricevibile al nostro presidente del Consiglio italiano, siamo sicuri non ce ne sia una, nella quale richiede tre ettari di campo incolto (zona Ciociaria) per poter pascolare da buon pastore una ventina di pecore Dolly? Buon vaccino a tutti.
Andrea Masina
Centrodestra al potere e la vecchia teoria di B.
Rosato di “Italia più morta che Viva” annuncia: “il governo non ha più la fiducia”. Il che significa che Renzi si appresta a salire sul carro del cucuzzaro destrorso. Se poi alle prossime Politiche verrà legittimato un governo Renzi, Salvini, Berlusconi, Meloni, vorrà dire che ci troveremo di fronte a un esperimento risolutivo che avrà corroborato una vecchia teoria di Berlusconi: “il pubblico medio ha l’intelligenza di uno che ha fatto la seconda media, e nemmeno tra i primi banchi”. Così Berlusconi si potrà candidare al premio Nobel per le scienze sociali.
Maurizio Burattini
La grave mancanza di vaccini antinfluenzali
Quest’anno in Italia il vaccino antinfluenzale è stato somministrato soltanto agli anziani e ai vecchi; per le altre fasce d’età non è disponibile. L’autorevolissima rivista The medical letter da almeno quattro anni dichiara che tale vaccino andrebbe somministrato a tutta la popolazione (a parte controindicazioni specifiche) di età uguale o superiore a sei mesi. La carenza del vaccino comporterà sicuramente molti malati, molti morti e grandi spese. Vorrei sapere di chi è la colpa di tale carenza e vorrei che i colpevoli fossero puniti con estrema severità.
Pietro Pacchiarti
Caro Piero, l’acquisto dei vaccini antinfluenzali spettava, come ogni anno, alle nostre fantastiche Regioni. E ho detto tutto.
M. Trav.