C’è chi guarda al futuro, ma non è il centrosinistra
Si parla molto di Recovery Fund, poco di Next Generation Eu, che pure ne è il quadro di riferimento. La prima espressione evoca una restaurazione delle condizioni del passato; la seconda segnala la necessità di un radicale rinnovamento per affrontare la crisi economica e quella climatico-ambientale. A Roma solo l’altra sponda del Tevere sembra preoccuparsene. E chiama a raccolta economisti, sindacalisti, scienziati e ricercatori, rigorosamente sotto i 35 anni di età, per l’economia di Francesco (che non è quello argentino…). Per immaginare il futuro il centro sinistra, con la Fondazione Italianieuropei di Massimo D’Alema convoca i dirigenti politici degli ultimi trent’anni. Non è restaurando il passato che si incontra il futuro.
Melquiades
Lettera della Lav al ministro Speranza
Onorevole ministro, ancora oggi sugli animali vengono testati gli effetti di sostanze d’abuso quali alcol, droghe e tabacco. Esperimenti sui vizi dell’uomo che procurano, ogni anno, dopo atroci sofferenze, la morte di migliaia di animali oltre a basarsi su un modello sperimentale che fa riferimento ad approcci scientifici del secolo scorso. In Italia abbiamo l’opportunità di dare un segnale concreto di cambiamento grazie al bando delle sperimentazioni su animali per le sostanze d’abuso e gli xenotrapianti come voluto dalla legge in vigore e approvato dalla Camera già nel 2013. Purtroppo, sono stati numerosi i tentativi volti a cancellare i traguardi ottenuti a favore della ricerca e dei diritti degli animali e hanno comportato il posticipo di oltre 6 anni dell’entrata in vigore di questi fondamentali divieti. Le chiediamo, quindi, di non rimandare, ancora, i divieti previsti dal 1° gennaio 2021: un gesto semplice, ma determinante.
Gianluca Felicetti, Presidente Lav
Scrivete in italiano, per favore…
Lockdown, Recovery fund, task force e via con una sfilza senza fine di nomi incomprensibili alla stragrande maggioranza degli italiani. Possibile che il governo non riesca a comunicare quello che sta facendo senza ricorrere a termini che potrebbero tranquillamente essere detti nella nostra lingua? È così difficile parlare di “chiusura”, “fondi per la ricostruzione”, “gruppo di lavoro”, ecc.? Giuseppi e Giggino, parlate come magnate!
Gianluigi De Marchi
“Cashback”, occorrono procedure più semplici
Ho pagato con una carta di debito dei voli Ryanair che poi furono annullati a causa del Covid-19. Ryanair mi ha restituito quanto mi doveva riaccreditando le somme sulla stessa carta. Non poteva essere utilizzato lo stesso metodo per semplificare il cashback?
Pietro Volpi
Pier Ferdinando Casini, un’anima camaleontica
Casini non si vergogna nel dire che lui è un politico coerente? Proprio lui! Non conosce il pudore, si definisce democristiano da trent’anni, cosa ci faceva allora tutti quegli anni nel gruppo con Berlusconi, Bossi, Alfano, ecc.? Mai visto un politico saltare da una sponda all’altra come lui, a tal punto che in Parlamento vaga nel vuoto, non sapendo più dove sedersi. Bravo quel giornalista che lo ha definito l’Ibrahimovic della politica, ma Ibra almeno le società le arricchisce.
Riccardo Ducci
La gestione del Mose fa “rizzare i capelli”
Sarebbe interessante capire per chi è stato abbassato il Mose, quali navi sono entrate e/o uscite, cosa trasportavano e per chi. Se la decisione è stata presa per evitare ai noleggiatori delle navi di sostenere l’indennità dovuta per ritardi di carico/scarico, a mio parere, nessuna indennità doveva essere comunque dovuta in quanto i ritardi erano stati causati da “force majeure”. Visto che per fare i loro profitti privati hanno causato danni alla collettività, chi ha causato questo evitabile disastro deve risarcire chi è stato danneggiato. Forse adesso si capisce meglio perché ci sono voluti così tanti anni per completare il Mose…
Claudio Trevisan
Non mi sembra normale chi istiga a violare le leggi
Se un presidente di Regione, cioè un rappresentante delle istituzioni, si permette di manifestare pubblicamente il proprio consenso verso chi intende violare la legge (nella specie “i divieti previsti dal governo per Natale”), la cosa non fa storcere il naso a nessun procuratore della Repubblica? Quanto ai paradossi che la legge talvolta ci pone di fronte, è la vita, signora mia. Per manifestare il proprio consenso a chi intende violare la legge, o sei un criminale potenziale o sei un presidente di Regione.
Giancarlo Faraglia
Troppi anglicismi imbruttiscono la lingua
Sono sempre più disgustata dall’abuso di termini inglesi in tutti gli ambiti della nostra vita. Si parla di smart working, cashback… Questa mania coinvolge anche le attività professionali: navigator, broker, influencer e chi più ne ha, più ne metta! Sentivo tempo fa il prof. D’Achille dell’Accademia della Crusca che sosteneva che una lingua resta viva se vengono coniati neologismi, ma in Italia si prendono termini ed espressioni inglesi, senza neanche provare a tradurli.
Paola Ciotti