Già i sessantottini inveivano contro i vecchi
Propongo un commento alle considerazioni del presidente della Liguria sulle persone anziane e quindi improduttive. È un tract studentesco che apparve nel 1968 alla facoltà di Scienze Umane di Strasburgo, dove ero ricercatore Cnrs per psicopatologia, in forma di lettera indirizzata a chi stava per cessare l’attività lavorativa “per sopraggiunti limiti di età”: “Egregio signore, Lei sa che dalla prossima settimana cessa di essere produttivo e diventa solo una spesa che lo Stato non si può permettere. È tenuto dunque a recarsi presso l’Ufficio Eliminazione del suo comune che provvederà alla bisogna. È tenuto ugualmente a saldare prima tutte le scadenze che abbia in sospeso con i servizi pubblici, con il fisco in particolare. Provveda anche al lavaggio del suo intestino per non creare, sporcando, un aggravio ulteriore del costo della sua eliminazione. Distinti saluti”.
A me i sessantottini non sono mai rinvenuti e ancor meno quando ne ho avuti come aiuti e assistenti: inconsistenza, arroganza, ma soprattutto voglia di conformismo. Però all’umorismo nero di quel tract va riconosciuta una certa preveggenza.
Luciano Del Pistoia
Complimenti a Vacca per il piacevole articolo
Ho letto con piacere l’articolo di Roberto Vacca sull’utilizzo dell’equazione di Volterra. Pur basandosi su di un metodo empirico, quello di Vacca è un utilizzo che mostra risultati che danno l’idea di come evolverà il numero dei decessi. Sono curioso di sapere come la funzione matematica evolverà con l’introduzione di nuovi provvedimenti da parte delle istituzioni. Sono interessato a leggere un altro articolo di Vacca.
Paolo Toniolo
Trump e i suoi ricorsi minacciano gli Usa
Quello che stanno facendo Trump e i suoi è qualcosa di inaudito ma non inaspettato. Già parecchi giorni prima del voto, The Donald aveva dichiarato che avrebbe accettato il responso delle urne solo se fosse stato lui il vincitore. Adesso si sta verificando una situazione inedita e, per giunta, in piena pandemia. Ancora nessuno può prevedere fino a che punto l’ormai ex presidente vorrà portare lo scontro; sicuramente, l’immagine degli Usa nel mondo subirà un grave appannamento, soprattutto nel settore del quale, da sempre, si vantano: le istituzioni democratiche.
Mauro Chiostri
Non trovo che sia utile distribuire ristori a caso
Con tutti questi “ristori” io non sono tanto d’accordo. Capisco la cassa integrazione a costo zero, la sospensione delle tasse, ma non il ristoro a gogò. Dove hanno messo i guadagni degli anni precedenti? Dopo la prima chiusura ci sono stati mesi, c’è stata una ripresa in mancanza di stranieri e, non potendo viaggiare, gli italiani si sono riversati nelle nostre località ed hanno fatto il pieno. Non dimentichiamoci che settori come vendite online, consegne a domicilio, alimentari, farmaceutica, ecc., hanno avuto un forte incremento. Perché non danno un contributo? Anche le famiglie sono in difficoltà, i prezzi sono aumentati con la scusa dei costi di sanificazione (?). Nei tempi passati, finita la guerra, ci si rimboccava le maniche, ora sono passivi in attesa di ristori! Mi sembra più un assalto alla diligenza dell’oro che altro!
Assunta Prudenzano
Indossare la mascherina in tv sarebbe d’esempio
Poiché la tv è un fenomenale mezzo di condizionamento, a volte educativo, perché nelle trasmissioni (un esempio per stare lontano dalla politica) La domenica sportiva o similari conduttori e opinionisti in studio non indossano la mascherina? Sarebbe un buon modo per influenzare gli spettatori al rispetto delle disposizioni sanitarie del governo. In tv sono più che controllati e sicuri, ma gli esempi a volte sono “contagiosi”.
Antonio Cipriani
La Lega ha contribuito alla vittoria di Biden
Un contributo alla sconfitta di Trump deve averlo dato anche Matteo Salvini, quando gli americani hanno visto il nostro ex ministro degli Interni girare per l’Italia indossando la mascherina con la scritta Trump.
Piero Fratelli
I Dpcm sono troppo “morbidi” con le chiese
Egregio direttore, in questo periodo gli organi d’informazione ci sommergono di notizie, opinioni, ecc. su come possiamo e/o dobbiamo comportarci per rispettare le norme dettate dall’ultimo dpcm. Sono state prese in considerazione tutte le categorie di lavoratori, tutti i luoghi di lavoro, ecc.; però, non ho sentito o letto una parola sulla Chiesa. Mi è parso strano che non si sia confermato che le funzioni religiose continuano come prima: il pensiero malizioso che si sia voluto far passare sottotraccia questa notizia può ben sorgere… Temo che anche cantare in Chiesa sia pericoloso per la diffusione della notizia.
Ruggero Franceschi
Concordo con lei: il rischio nelle chiese, dove si prega e si canta, è più elevato che nei cinema e nei teatri, dove di solito si tace.
M. Trav.