Come lettore del vostro quotidiano, mi permetto di far osservare – a quei giornalisti che ambiscono che parte del M5S diventi una costola del Pd – che il Pd è lo stesso di quando c’era Renzi, un partito che alle ultime elezioni politiche prese il 18 per cento di voti contro il 34 del M5S. Concludo dicendo che il Pd, fino a quando non si riforma in un congresso, non può essere credibile.
Alberto Giordano
Gentile Lettore, conoscendo bene il “Fatto Quotidiano”, saprà come molte firme (io tra queste) credono che esista una “sinistra per Salvini”. Ecco: esiste anche un’altra fazione ancor più paradossale e masochistica, ed è quella dei “Talebani per Salvini”. Auspico anzi la nascita di un mitologico Pti, il “Partito Talebani Italiani”. Potrebbe essere guidato dal Duo delle Meraviglie (altrui) Laricchia & Lezzi. Quelle che hanno fatto di tutto per consegnare la Puglia alla destra di Fitto, ovviamente fallendo anche lì.
Dire che il Pd di adesso sia uguale a quello di Renzi è come dire che Gasparri è un genio. È cambiato molto (purtroppo non tutto) e ne è ulteriore prova il fatto che Renzi, nelle realtà locali, si sia spesso schierato contro il Pd stesso (laddove “reo” di flirtare coi grillini). Le Regionali hanno detto chiaramente che tanti elettori 5 Stelle, di fronte all’impossibilità di vittoria, non praticano neanche il “voto disgiunto”: scelgono direttamente il “voto utile”. È come se quegli elettori avessero gridato: “Vi prego, dialogate tra voi. Tutto tranne la destra!”. Quella destra che, durante il Conte-1, ha portato i 5 Stelle dal 33 alla metà dei voti. Eppure, ciò nonostante, tanti talebani rimpiangono la Lega: che fini strateghi!
I ballottaggi hanno poi evidenziato come, grazie al dialogo con il campo progressista (senza Renzi), il M5S vince ovunque. Non si tratta di esser “costola del Pd”: si tratta di dialogare per migliorarsi a vicenda, senza snaturarsi. Il mio, badi bene, non è che mero realismo: se voglio sognare a occhi aperti, non lo faccio certo con la politica, che era e resta “sangue e merda”.
Qualora però il suo sogno fosse vincere il trofeo vagamente onanistico dei Duri&Puri, conquistando al massimo un 2/3 per cento tipo Udeur, allora la strada giusta è quella da lei ipotizzata. Sarete irrilevanti, ma potrete dirvi da soli di essere “i mejo fighi del bigoncio”. E magari, nelle pagine di Paragone o di Di Battista, otterrete pure l’irrinunciabile badge di “fan più attivi”. Che meraviglia!