Un mese fa era salito sul palco della festa dell’Unità di Bologna, la sua città. Domenica scorsa ha partecipato a un dibattito nel capoluogo organizzato dalla Coalizione civica con la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein e il sindaco dem Virginio Merola. Il veterano dei Cinque Stelle, Max Bugani, spiega e commenta, mentre il M5S festeggia le vittorie nei ballottaggi: “Non conosco nel dettaglio i percorsi fatti a livello locale. Certo, nelle Regioni non si era fatto nulla…”.
Si prepara a lasciare il Movimento, magari traslocando a sinistra?
No. A Bologna io e il gruppo locale del M5S ci confrontiamo da mesi con Schlein e altri esponenti della sinistra e di associazioni civiche. Persone di grande qualità, con cui si può costruire un percorso, un laboratorio Bologna. Dialogo sempre più spesso anche con Pier Luigi Bersani, con cui c’è stima reciproca.
Lavorate a una candidatura condivisa per il Comune nel 2021.
Vogliamo alzare l’asticella su temi come l’ambiente, la trasparenza nelle liste, i trasporti, la lotta alle mafie.
Lei parla di percorso assieme al Movimento locale. Ma diversi parlamentari e altri esponenti non la pensano affatto come lei.
Ci sono delle resistenze. Ma noi abbiamo intrapreso questo dialogo dopo che gli attivisti su Rousseau hanno autorizzato eventuali accordi a livello locale. E poi comunque decideranno sempre gli iscritti sulla piattaforma, perché questo è il M5S. Non c’è nulla di scontato.
Le vittorie nei Comuni raccontano che le intese spesso sono vincenti. In fondo è la sua stessa strada, magari imboccata in modo diverso, no?
Io non voglio accrocchi fatti solo per vincere le elezioni, senza badare ai nostri temi. Ma progetti seri.
Lei prepara la scissione.
No, gli scissionisti sono quelli che non difendono Rousseau e l’importanza degli iscritti.