Caro Presidente Solinas io e la mia famiglia, composta da mia moglie e da due figlie di cui una diversamente abile al 100% e in carrozzina, abbiamo deciso di farci una vacanza tra Roma e Firenze, con rientro da Genova. Siamo partiti il 4 settembre e sbarcati a Porto Torres il 14 Settembre, giorno in cui entrava in vigore la tua bellissima ordinanza. All’arrivo, io e mia moglie ci siamo detti: “Appena scesi dalla nave, anche se restiamo molte ore in porto, ci facciamo i tamponi così risolviamo il problema”. Ma lì non c’era nessuna postazione per fare il test. Allora ho chiesto a un finanziere e quello mi ha risposto che non c’era nulla. Ho chiamato il 112 e da Sassari mi hanno detto che anche loro non sapevano niente, quindi ci siamo messi in viaggio per rientrare a Sinnai, il nostro paese di residenza. A casa ho guardato sul sito della tua Regione e ho trovato un numero verde: mi hanno detto di scrivere alla ATS Sardegna specificando i nostri nomi e quello che avevamo fatto, e che sarebbero stati loro a contattarci. Prima della scadenza delle 48 mi hanno risposto scrivendomi e ripetendomi l’ordinanza che hai fatto tu, carissimo Presidente. Nel frattempo abbiamo fatto le analisi a pagamento: spesa totale euro 172,40. Mi dici se riuscirò a recuperare questi soldi? E perché l’ordinanza non l’hai fatta prima sapendo che la maggior parte dei turisti sarebbero arrivati tra luglio e agosto?
Mauro Cocco
Caro mauro, l’ordinanza 43 dell’11 settembre non dice che in ogni porto di sbarco è stata o sarà montata una postazione gestita dalla sanità regionale dove eseguire un test, ma si limita a prevedere la possibilità di farlo “presso le postazioni eventualmente allestite nei porti e negli aeroporti di arrivo”. La specifica “eventualmente” indica che la loro presenza non è affatto certa, anzi. La stessa prevede che “il costo sostenuto per l’effettuazione dei test sarà rimborsato dalla Regione dietro presentazione di regolare ricevuta” e aggiunge che per sapere come fare occorre consultare il sito della Regione. Il provvedimento resta tuttavia sub iudice: giovedì il Tar ha accolto il ricorso presentato dal governo e sospeso l’efficacia degli articoli 10, 11 e 12 del testo (che prevedono l’obbligo di sottoporsi ad analisi prima di arrivare sull’isola o di farlo nelle sue strutture accreditate) fino all’udienza di merito del 7 ottobre.
Marco Pasciuti