Ridge e Lino Banfi, la coppia del secolo: “Ci capiamo a gesti. E con i ricci di mare”
Il titolo della settimana ce lo regala il Corriere della Sera di lunedì 17 agosto. Pagina 35 è dominata dalla foto di due diversamente anziani che si abbracciano: “Ronn e Lino, la strana coppia”. Dove Ronn è Ronn Moss, meglio noto come Ridge di Beautiful, e Lino è Lino Banfi, meglio noto come Nonno Libero, o Oronzo Canà. È un corto circuito memorabile per la cultura trash-pop degli anni 80 e 90. Da una parte il bellone americano che per un numero imprecisato di anni ha regalato il volto, la mascella e la sua unica espressione al protagonista di una soap opera che ha fatto la storia. Dall’altra il caratterista pugliese, eroe improbabile della commedia sexy all’italiana, icona assoluta del nazionalpopolare. Per la fantasia perversa di qualche produttore, i due reciteranno insieme nella commedia “Viaggio a sorpresa”. Per Moss “la mimica facciale di Banfi è straordinaria”, per Lino “Ronn diventerà un vero pugliese”. Intanto parlano a gesti e si trovano d’accordo sullo spaghetto ai ricci di mare.
Tokyo, in città arriva una strana razza di vespasani: i nuovi bagni pubblici hanno le pareti trasparenti
È realistico pensare che alle persone piaccia fare pipì in un bagno trasparente? In Giappone sembra di sì. A Tokyo attorno ai parchi pubblici sono state installate un gran numero di toilette di vetro colorato. Le ha disegnate l’architetto Shigeru Ban. L’aspetto esteriore è senza dubbio molto più conciliante dei traumatici bagni chimici italiani. Ma era davvero necessario? La scelta calza il senso estetico dei giapponesi, questo è chiaro. E in fondo non concede quasi nulla ai voyeur. Il materiale delle pareti infatti è “vetro intelligente”, come spiega il Guardian: diventa improvvisamente opaco quando i cubicoli sono occupati. Non si vede nulla, i guardoni ci rimarranno male. L’ispirazione alla base dei vespasiani trasparenti è più pragmatica di quanto si possa credere: “Ci sono due preoccupazioni per una persona che usa un bagno pubblico – spiegano gli ideatori – la prima è la pulizia, la seconda è che non ci sia già qualcuno dentro”. A Tokyo, con le pareti di vetro, non ci si può sbagliare.
Il senso del Corriere per il co-living: che ficata non avere una lira e vivere insieme ad altri disperati!
Non ci si vuole accanire con il Corsera, ma questa settimana aveva un sacco di pezzi interessanti. Qui non siamo al livello di Ridge e Lino Banfi, ma parliamo di un articolo che ha fatto molto discutere in rete. L’argomento è il co-living, una nuova tendenza – dicono – dei giovani professionisti in tutto il mondo: abitare insieme per dividersi l’affitto. Secondo il Corriere il fatto che una generazione sia privata di qualsiasi alternativa al dover vivere in comune tra squattrinati non è mica il riflesso di un dramma sociale, no, è una roba fichissima. “Si chiama co-living”, scrivono, “lo scelgono giovani professionisti, nomadi digitali e cresce la quota degli over 45. Il bello è che non devi far altro che pagare un fisso: tutto è incluso. Anche la compagnia di persone affini: da 4 a 8 sconosciuti”. Capito? Lo scelgono! Il bello è che è inclusa anche la compagnia! A fine serata, quando ti sfili i calzini fetenti e sottopagati, puoi gettarli accanto a quelli di un’altra persona, come te, sul crinale del fallimento. Cool.
Magico Bolsonaro:scambia un nano per un bambinose lo prende sulle spalle e lo porta in trionfo
Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro si è preso sulle spalle un nano convinto che fosse un bambino. Cos’altro aggiungere? Non si può migliorare questa notizia. Non c’è niente da dire, è perfetta così. Non è propaganda globalista, non è la solita stampa mainstream che infanga un idolo della destra di popolo. L’ha fatto davvero. Bolsonaro, chiaramente senza mascherina, si è gettato in un bagno di folla di suoi sostenitori, ha iniziato a stringere mani convulsamente e poi ha abbassato lo sguardo verso quella che gli dev’essere sembrata una creatura innocente. Invece era un poveraccio chiaramente adulto, ma affetto da nanismo. In trance agonistica, l’immenso Bolsonaro se n’è fregato: ha preso in braccio il tenero bambolotto e ha cominciato ad agitarlo in aria, portandolo in trionfo. Qualcuno lo avverte, si percepisce l’imbarazzo, rimette il nano a terra e fa finta di nulla. Davvero, non ci sono parole per descrivere l’effetto magico di queste immagini. Andatevele a guardare.
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Genova, due ragazzi rapinano un 61enne facendolo cadere da uno scooter… che aveva appena rapinato
Mai sottovalutare le conseguenze delle rapine. Due rapinatori rapinano un altro rapinatore. Lo buttano giù da un motorino… appena rapinato. Il simpatico siparietto – lo racconta la stampa locale – è accaduto a Genova, in piazza Acquaverde, di sabato notte. Protagonisti due ragazzi, un 18enne albanese e un 19enne di Novi Ligure. I giovani luminari del crimine hanno disarcionato un uomo di 61 anni dal suo motorino. Non avevano idea che il signore fosse a sua volta un ladro in fuga su uno scooter rubato. E non sono stati nemmeno attenti, visto che alcuni testimoni hanno assistito alla rapina e hanno avvertito i poliziotti. Qui s’è scoperto tutto l’inghippo, e cioè che la vittima in fondo tanto vittima non era. Alla fiera dell’Est della microcriminalità genovese, com’è giusto che sia, sono finiti tutti denunciati: i due adolescenti per rapina in concorso, il vecchio teppista per furto aggravato. Sono storie che riempiono di speranza.
Olanda, lotta dura contro la pipì selvaggia: ad Amsterdam arrivano gli orinatoi eco-sostenibili
C’è un altro titolo fenomenale che questa volta ci viene regalato dal sito olandese 31mag.nl: “Pipì selvaggia ad Amsterdam, arrivano orinatoi eco-sostenibili”. Questa settimana è già la seconda città che non ha questioni pubbliche più urgenti da affrontare che occuparsi della pipì dei suoi cittadini. Mentre a Roma possiamo riconoscere e salutare le stesse buche di vent’anni fa, ad Amesterdam si occupano di pisciatoi ecologici. Funziona così: “Le urine dei passanti creano molti problemi ad Amsterdam: erodono le mura storiche, creano fetori e possono persino portare alla morte di diversi giovani all’anno, che cercano di utilizzare un canale a tarda notte. Da ieri, i bevitori notturni del quartiere a luci rosse di Leidseplein e Rembrandtplein hanno potuto utilizzare 12 nuovi vasi per piante durante il giorno e orinatoi di notte”. Un vespasiano double face, insomma: cesso di notte, aiuola di giorno. “L’urina verrà raccolta per i suoi fosfati e riciclata come acqua pulita, mentre le piante rustiche vengono alimentate dall’acqua piovana”.
Catania, viola gli arresti domiciliari perché il telefono non ha abbastanza campo. E viene arrestato di nuovo”
Le storie degli arresti domiciliari sono piene di simpatici paraculi che si allontanano dal perimetro in cui devono scontare la propria pena con le scuse più disparate. Spesso sono solenni balle, insomma, ma stavolta ci piace pensare che sia davvero così. Ecco il titolo, direttamente dal sito Catania Today: “Viola i domiciliari perchè il telefono non prende bene, arrestato”. Una storia di coraggio e libertà: “I carabinieri di Palagonia hanno arrestato nella flagranza il 28enne Francesco Cucuzza, sottoposto agli arresti domiciliari, poiché ritenuto responsabile di evasione. Nell’ambito di un normale servizio di controllo del territorio – scrivono i colleghi catanesi – i militari di pattuglia hanno sorpreso il soggetto fuori dalla propria abitazione. Il detenuto si è giustificato dicendo di essere uscito dall’abitazione perché in casa il segnale telefonico era scarso e non riusciva a chiamare. L’arrestato, così come deciso dal giudice in sede di direttissima, è stato ricollocato agli arresti domiciliari”.