“Caro direttore, lei è troppo potente”
Caro Travaglio, ho appena letto il suo editoriale “Er Più” e devo invitarla a fare poco lo spiritoso: lo sappiamo tutti che lei, assieme ai suoi amici comunisti col Rolex, ha fatto cacciare i Benetton solo perché la Lacoste le regala le magliette; e che dire della sua ripulsa nei confronti di Matteo Renzi? Guardi che lo sappiamo che quando lui era sindaco, lei ha preso una multa per divieto di sosta a Firenze e dopo averla impugnata davanti al giudice di Pace di quella città, si è visto respingere il ricorso perché il Gdp era amico del sindaco e lei ha chiamato il suo amico Palamara e ha fatto cacciare il giudice. Vuole rimediare? Faccia liberare Patrick Zaky dai suoi amici egiziani. Guardi che qui siamo informati e, soprattutto, nisciuno è fesso… Un caro saluto dal reparto di Psichiatria di non le dico quale ospedale perché tanto il suo amico ministro Speranza sa già tutto.
Danilo Fedriga
Caro Danilo, vedo che mi ha sgamato: temo che lei sia ancora (se possibile) più potente e tentacolare di me.
M. Trav.
Presidente Conte, fermi l’inutile Mose a Venezia
Gentile presidente Conte, lei ha partecipato all’innalzamento delle paratoie del Mose: le ricordo che tali “paratoie” contro l’acqua alta a Venezia sono state progettate dai tecnici olandesi, e scartate dagli stessi perché non idonee a resistere alla forza del mare in tempesta. Le prove funzionano quando il mare è calmo, e magari proprio quando le maree sono in “fase neutra” e il moto ondoso è pressoché “piatto”. Per cui non funzioneranno mai quando il mare è in burrasca e dovrebbero proteggere Venezia dall’acqua alta. A questo punto, insistere a sprecare risorse economiche su questa struttura è veramente una follia “paranoica”: se vi sono risorse, sarebbe utile metterle a disposizione per togliere le paratie, poiché potrebbero essere dannose qualora si bloccassero a “pelo d’acqua”, non viste, provocando gravi danni ai mezzi in transito sui boccaporti. Gentile presidente, lei è persona a cui il “buon senso” non manca: lo metta a disposizione del nostro Paese. E, insieme a tutti quelli come lei , vi sarà la possibilità di uscire da questa “pandemia mediatica” che plaude ai troppi furbi.
Mario Ferrari
Grazie alla Siae per il suo contributo
Sono un autore ottantenne iscritto alla Siae da sessant’anni. Ho dedicato l’intera vita allo studio del dialetto e alla salvaguardia delle meravigliose tradizioni letterarie della mia Napoli e dell’intera Campania. Ho al mio attivo una quarantina di pubblicazioni. Ho parlato di poesia, mai di “diritti d’autore”: infatti non ho ricavato un solo centesimo da nessuno dei vari editori che hanno pubblicato i miei scritti. So di varie edizioni dei Promessi Sposi – da me interpretati in poesia napoletana – pubblicate addirittura negli Stati Uniti, ma non ho mai ricevuto un centesimo. Sono inserito in antologie di rilevanza nazionale, hanno parlato e scritto di me autorevoli voci della letteratura. Nel 2006 sono stato insignito dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica… Potete immaginare la mia personale riconoscenza nei confronti della Siae quando il Direttore generale mi ha preannunciato sia l’arrivo dei due pacchi dono (graditissimi!) sia il contributo di 5.000 euro per i canoni di affitto. Sono orgoglioso di confessare pubblicamente che mi sono sinceramente commosso. Grazie, Siae!
Raffaele Pisani
Il problema non è Salvini, ma chi lo vota
Ho atteso giorni prima di capire perché Salvini, nonostante il successo di Conte riconosciuto pure da B., si ostini a sparare battute. La soluzione me la suggerisce il grande Petrolini. Durante una recita del Gastone, dalla galleria parte un fischio al suo indirizzo; Petrolini si ferma e con calma da grande artista dice: “Non me la prendo con quello che ha fischiato, me la prendo con quello che gli sta vicino e non lo butta di sotto”. Ecco, sono quelli che votano Salvini i veri colpevoli.
Giuseppe Trippanera
Ottimo lavoro in Ue: lo “certifica” il Carroccio
Ci speravo, ma non ne ero affatto sicuro. Invece è arrivato puntuale l’imprimatur ufficiale del grande risultato ottenuto dal governo a Bruxelles. Da chi? Dal senatore della Lega Salvini che ha definito il risultato “una grande fregatura”: quindi un grande risultato. Mi sarei preoccupato fortemente se il suddetto avesse mostrato anche un pur velato apprezzamento per il lavoro del premier. Forza senatore, continui così.
Giancarlo Faraglia
DIRITTO DI REPLICA
In merito all’articolo di ieri a pagina 17 – “Il Comune di Capaci va sciolto. Ma nessuno vuole procedere” –, chiediamo la rettifica del titolo: tale affermazione, al presente, appare decontestualizzata dal periodo storico in cui il luogotenente dei Carabinieri Conigliaro ha esposto i fatti innanzi alla Commissione parlamentare nazionale antimafia; mentre nella versione online dello stesso quotidiano il riferimento al periodo storico appare chiaro, evidente e non afferente alla attuale Amministrazione comunale.
Assessore Aldo Sollami e Avvocato Giancarlo Cicala
Prendiamo atto della precisazione, la richiesta di accesso agli atti del luogotenente Conigliaro si riferisce all’amministrazione comunale di Capaci in carica nel 2014.
FQ