Una campagna elettorale dalla spiaggia. L’anno scorso era stato il Papeete di Milano Marittima da cui, tra un mojito e una tintarella, decise di buttare giù il governo gialloverde. Quest’anno Matteo Salvini ci è tornato nel weekend ma l’obiettivo è diverso: la conquista della Regione Toscana. Il set però è sempre lo stesso: il bagnasciuga, gli ombrelloni e le consolle con annessi selfie e bagni di folla. Non più però la costiera romagnola ma le spiagge chic della Versilia da cui farà base insieme alla fidanzata Francesca Verdini per girare in lungo e in largo la Toscana.
Il programma è già scritto: Salvini farà almeno due settimane a Forte dei Marmi ad agosto. Al posto del Papeete, la base della campagna elettorale sarà tra l’Alpemare, lo stabilimento dell’amico Andrea Bocelli, e le “capanne” del Twiga a Marina di Pietrasanta della coppia Briatore-Santanchè. Qui Salvini aveva già alloggiato nel 2015 e l’anno scorso l’ex pasionaria berlusconiana, oggi in Fratelli d’Italia, lo aveva provocato dalla consolle: “Altro che Papeete” diceva sui social con tanto di cuffie e vestito pitonato rivolgendosi al leader del Carroccio. Quest’anno sarà accontentata.
“Le nostre porte sono aperte e se Matteo viene sono contenta – conferma Santanché al Fatto – d’altronde la gente ad agosto sarà in spiaggia e la campagna elettorale si farà lì. Sarà difficile conquistare la Toscana ma noi stiamo tra la gente”. Il rischio del déjà vu della spiaggia però non piace per niente agli alleati di centrodestra, a cui non convince la candidatura di Susanna Ceccardi, considerata una brutta copia della perdente Lucia Borgonzoni. Anzi, se possibile ancora più “estremista”.
A questo si aggiunge che gli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno il terrore di un remake del Papeete e della campagna elettorale in Emilia, con uscite sulla falsariga delle “citofonate” al tunisino di 17 anni. “La verità è che la natura di Salvini è quella e non si può cambiare – dice un esponente di peso del centrodestra toscano – non puoi chiedere al ‘desnudo’ che beve i mojito di fare De Gasperi. Solo che per vincere in Toscana ci vuole moderazione e Salvini non ci aiuta”.
Il timore è confermato dalla partenza flop del tour elettorale di Salvini e Ceccardi sia per le piazze mezze vuote (in questi giorni gira una foto di Arezzo con poche decine di militanti) che per le gaffe accumulate finora dalla candidata governatrice (Imagine di John Lennon è “una canzone marxista” e “non sono né fascista né antifascista”) e dallo stesso Salvini. Pochi giorni fa il leader del Carroccio è sbarcato ad Arezzo per sostenere il sindaco di centrodestra che cerca la rielezione Alessandro Ghinelli, indagato sul caso della partecipata del gas del Comune. “I pm di Arezzo lascino stare Ghinelli – ha azzardato Salvini – sono gli stessi che dormivano durante il crac di Banca Etruria”. Oltre alla nota ufficiale di replica della Procura, è intervenuto lo stesso Ghinelli per prendere le distanze dal leader della Lega: “Quella frase non l’avrei detta – ha detto il sindaco – mi fa solo male”. Ora Ceccardi prosegue il giro per la Toscana da sola ma ad agosto, quando la campagna entrerà nel vivo, Salvini prenderà dimora in Versilia. Con possibile danno alla candidata governatrice: “È una vera zavorra – conclude un alleato – senza di lui, nelle piazze c’è più gente. Ricordo a Salvini che a settembre ci sono altre sei regioni al voto…”. Come dire: meno viene in Toscana, meglio è.