Quanto differiscono, se differiscono, Meloni e Salvini? Purtroppo (per lei), Donna Giorgia ricalca ormai quasi sempre il suo alleato. Soprattutto dalla pandemia in poi, la leader di Fratelli d’Italia pare aver voluto intraprendere la strada del “peggio mi comporto e più cresco”. E i sondaggi, per ora, le stanno dando ragione. Meloni ha dato del “criminale” a Conte. Ha sostenuto che il Mes l’avesse firmato nella notte “Giuseppi”, dimenticandosi che il Mes fu sdoganato dal Berlusconi IV (nel quale lei era ministro) e poi votato da Monti. Ha gridato al “governo servo dell’Europa”, salvo però proseguire coi suoi ottimi rapporti con quei bei giuggioloni dei paesi “rigoristi” e “frugali” che tifano allegramente contro l’Italia. Ha partecipato al colpevolissimo assembramento salviniano del 2 giugno. Ha delirato contro Guccini sul 25 aprile, recitando la parte – che ama – della martire che “la sinistra sogna di fucilare” come accadde con Mussolini (quella sinistra, se esistesse, meriterebbe il gabbio in eterno). Ha proposto Berlusconi al Quirinale, come se non l’avesse già sparata abbastanza grossa quando anni fa con Salvini arrivò a candidare Capo dello Stato – ed era sobria – “l’uomo che sussurrava ai torbati” Vittorio Feltri. Ha inscenato il balletto nannimorettiano “Mi si nota di più se vengo o sto a casa” ogni volta che Conte invitava le opposizioni per collaborare alla rinascita del paese. Eccetera.
È straordinario e quasi commovente come l’ultima Meloni si voglia male. Certo ella è migliore del Cazzaro Verde, ma quella è una pre-condizione che vale per tutti (tranne Renzi). Purtroppo (per lei), Donna Giorgia somiglia a Salvini pure in una delle pratiche più deprecabili di Mastro Ciliegia: cavalcare la cronaca nera per manganellare mediaticamente lo straniero. Una prassi abietta in cui, purtroppo, entrambi paiono eccellere. Soprattutto sui social. È accaduto anche il 9 luglio, quando Meloni ha scritto: “Alice, 32 anni, è stata presa a sassate da un clandestino mentre era alla guida. Aggressione che le ha causato la perdita di un occhio. Spero questo delinquente venga espulso dal suolo italiano e sconti la pena nel suo paese d’origine. Un abbraccio e la mia solidarietà ad Alice”. Meritoria la solidarietà. Assai meno lo sciacallaggio a giorni alterni. Sì, perché Meloni scatta tipo Usain Bolt non appena scorge un fatto di cronaca che possa scatenare il branco contro il clandestino, ma nulla dice quando la cronaca vede l’italiano nel ruolo di cattivo e lo straniero in quello di vittima. Come di recente a Brescia, dove un italiano ha travolto sulle strisce una bambina straniera di 9 anni. L’italiano è scappato e si è costituito ore dopo. Nel frattempo la bambina era morta. Nulla di scritto da Meloni e Salvini. Quel Salvini che, due giorni fa, ha straparlato di un “pakistano nudo che molestava una donna a Gallipoli”, solo che la foto da lui postata era di un italiano nudo a Trapani e il fatto risaliva a gennaio. Che Salvini sbagli tutto è normale, che Meloni faccia lo stesso forse no. Oltretutto Donna Giorgia avrebbe mille modi per distinguersi positivamente. Magari cacciando dal suo partito, quello in cui dominano i La Russa e le Santanché, casi umani conclamati come il tizio che in provincia di Udine si è fatto ritrarre con la divisa nazista. Oppure quell’altro che, in Campania, ha tirato fuori lo slogan (fascio e idiota) “Me ne frego”. E tutti quei camerati mosci che, ogni giorno, dentro il suo partito ne combinano più di Bertoldo. Puoi farcela, Donna Giorgia: basta volerlo.