Un 24enne indiano entra nel Guinness facendosi coprire la faccia da 60mila api
Ognuno si diverte come può. In Kerala, per esempio, un ragazzo indiano è entrato nel Guinness dei primati grazie a un prezioso super-potere: è capace di farsi ricoprire dalle api senza essere devastato dalle punture. Nella fattispecie ha resistito con il volto sommerso da 60mila insetti per quattro ore, dieci minuti e cinque secondi. Alla fine dell’impresa, come Forrest Gump, era “un po’ stanchino”. Nel mentre però tutto è andato benissimo. Il 24enne Nature M. S. infatti è straordinariamente amico delle api. Non lo pungono. E se lo pungono, dice lui, “è per colpa mia”. L’ha raccontato al Daily Mail: “La prima volta avevo sette anni, un’ape regina mi si è posata sul braccio e presto è arrivato tutto lo sciame a proteggerla. Il giorno dopo mi sono messo un’ape regina in testa e in pochi istanti gli insetti mi hanno coperto viso e corpo. Seguo sempre il consiglio di mio padre, che mi ha detto di non mostrami nervoso e di non avere paura”. È una qualità.
Un politico sudafricano si è fatto seppellire dentro la sua amata Mercedes di seconda mano
Immanuel Kant riposa in compagnia del suo meraviglioso epitaffio: “Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me”. Un politico sudafricano, meno filosoficamente, si è fatto seppellire dentro la sua auto: non avrà il cielo e la legge morale con sé, ma attorno a lui c’è sicuramente una Mercedes. Le fotografie del funerale sono notevoli: la corona funebre adagiata sopra il telo che copre la carrozzeria dell’auto, calata lentamente in una gigantesca fossa. Tshekede Pitso, ex rappresentante del Movimento Democratico Unito, amava da morire la sua Mercedes Benz 500E degli anni ‘90. Il suo ultimo desiderio era restare con lei e la famiglia non se l’è sentita di negarglielo. La figlia Sefora Letswaka l’ha raccontato alla stampa locale: “Mio padre è stato un imprenditore molto ricco, aveva molte auto di lusso, ma ha dovuto venderle tutte. Due anni fa ha comprato questa Mercedes di seconda mano. Si è rotta subito, ma a lui piaceva restarci anche se non poteva guidarla”. Amen.
New Jersey, la polizia assolda uno scalatore professionista per liberare un gatto salito su un ramo a 15 metri di altezza
Avete presente il classico aneddoto della vecchina che chiama i pompieri perché il gatto è salito su un albero e non sa più come scendere? Qui abbiamo una versione heavy metal. È successa a Smithtown, in New Jersey. La trama è la stessa, ma la sceneggiatura è molto più spettacolare. In questo caso l’improvvido felino – un tigrato fantasiosamente chiamato Tiger – si è arrampicato su un ramo a ben 15 metri di altezza. Le operazioni di recupero sono state particolarmente complesse. All’inizio il capo della polizia locale Mitch Crowley ha mobilitato un’intera unità per provare a raggiungere Tiger con un camion ribaltabile, ma il ramo in cui si era andato a ficcare il gatto era decisamente troppo alto. Alla fine la polizia si è dovuta rivolgere a un vero professionista: per salvare Tiger è stato assoldato uno scalatore di alberi. Bardato con elmetto, corda e imbracatura, il funambolico Omar è riuscito finalmente a liberare il micio dopo 72 ore di prigionia.
Titolo della settimana. L’Agi si dà all’ittica (a luci rosse): ”Per i salmoni in amore le dimensioni sono importanti”
Importanti novità in arrivo dall’universo dei salmoni. Ce ne rende partecipi l’Agi, che si diletta in un lancio d’agenzia dal titolo allusivo: “Animali. Per i salmoni in amore le dimensioni contano”. Ce le immaginiamo le risatine e i colpi di gomito in redazione. La notizia ha a che fare con il naturale istinto di conservazione della specie e non con chissà quale predilezione sessuale: più Darwin, meno Siffredi. Sono i risultati di un esperimento condotto dall’Università di Helsinki: “Abbiamo seguito con un chip i movimenti di oltre 5mila esemplari a distanza di anni e abbiamo riscontrato che i salmoni più grandi erano più prolifici. Per ogni anno trascorso in mare le femmine possono aumentare di oltre 4 kg e generano il 60% di prole in più. I maschi crescono di circa 5 kg e raddoppiano il numero di figli per ogni anno che trascorrono in mare”. Insomma, “come molti altri animali, anche i salmoni più grandi aumentano le loro possibilità di accoppiarsi”. Visto? Molto poco pornografico.
Savona, un canguro in centro. Era bloccato da febbraio per colpa del lockdown, ma c’è la fase 3 anche per lui
Le storie degli animali esotici che per qualche motivo si ritrovano nelle strade delle città sono sempre divertenti. Ogni tanto qualche bestia scappa dallo zoo, o dalle gabbie di un collezionista privato al di sopra della legge e del buon senso. Stavolta succede in Liguria. Ve l’immaginate un canguro a Savona? Si fa fatica. Eppure sabato un marsupiale si è avventurato per il centro della città ligure, con molteplici avvistamenti (e video) tra Piazza del Popolo e dintorni. Era scappato dal circo Millennium, ma senza concitazione e ansia da fuga: si è concesso giusto quattro salti tra le strade cittadine, crediamo più alla ricerca di cibo che per velleità turistiche. Il canguro Tom – scrive La Stampa – è ospite forzato di Savona ormai da febbraio: il suo circo itinerante è stato bloccato dal lockdown. Naturale che volesse farsi due passi, visto che siamo in fase 3. E poi, così com’è venuto, Tom se n’è riandato a casa: non c’è stato bisogno di inseguimenti e catture, è tornato spontaneamente nell’area delle roulotte del circo. Un canguro evoluto.
Rieccolo: la Scozia esulta per il ritorno del mostro di Loch Ness. Ma nella foto si vede solo un grosso pesce
Ci risiamo: il mostro di Lock Ness. L’ultimo avvistamento della leggendaria creatura che abita gli anfratti del lago più famoso del mondo è diventato di dominio pubblico il 24 giugno. A darne prova ci sarebbe la fotografia scattata da un turista di Southampton, il signor Steve Challice. L’immagine è stata pubblicata da lui stesso su Facebook. E possiamo affermare senza timore di smentita che si tratta di una patacca clamorosa. Si vede il profilo grigio e sgranato, a pelo d’acqua, di quello che sembra un grosso, strano pesce. La stampa locale – a iniziare dall’Inverness Courier – ha sfruttato la brutta fotografia per lanciare qualche titolone sul ritorno di Nessie. In verità nemmeno Challice, l’autore dello scatto, pensa di aver immortalato una creatura soprannaturale: “Sembrava un grosso pesce gatto. Devo dire che non credo al mostro di Loch Ness e onestamente, qualsiasi cosa fosse, sono sicuro che ci sia una spiegazione logica”. Nulla impedisce di sognare il contrario. Soprattutto a chi deve affittare un bed and breakfast vicino al lago.
Respinto al McDrive: un uomo a cavallo infuriato e umiliato perché non gli hanno servito il suo panino
Voleva soltanto un panino col pollo fritto. Un uomo su una piccola carrozza trainata da un cavallo si è avvicinato al “drive-through” della famosa catena Kfc a Carlisle, in Inghilterra (l’area in cui il cibo viene consegnato direttamente in automobile). Ma l’affamato cavaliere è stato respinto con perdite: si sono rifiutati di servirlo. Il manager del ristorante gli ha detto che se ne sarebbe dovuto andare subito, “per la salute e la sicurezza degli altri clienti”. L’imperdibile notizia è pubblicata su Metro.uk. Il 55enne Ian Bell non se ne capacita: il suo cavallo Jon Jon è “buono come un pezzo di pane”. E poi “i cavalli sono in circolazione da molto più tempo delle auto a motore”. Invece da Kfc praticano questa orribile forma di discriminazione: se vieni su un equino non puoi essere servito. “Mi sono messo in fila in mezzo alle auto – racconta Ian – e Jon Jon si stava comportando benissimo, tranquillo come un agnellino. Quando è arrivato il mio turno è uscito il manager a dirmi che me ne dovevo andare”. Conclusione? “Sono andato da Mc Donald’s”.