Lei è il perfetto politico omnibus.
La sua definizione mi trova consenziente. Mi sta a pennello.
Chi non conosce Aldo Patriciello, re delle cliniche molisane e soprattutto mangiavoti come più nessuno ormai in Italia, non sa cos’è la politica e non conosce gli italiani.
Effettivamente i miei novantamila voti dimostrano la particolarità dell’azione politica. Diciamolo sinceramente: come me non c’è nessuno.
Lei è l’umanista della pratica, il sillabatore delle necessità quotidiane, il disciplinatore della clientela.
Organizzo la mia attività non precludendo l’altrui ideologia o passione o anche opzione.
Io sono comunista.
Tu resta comunista però quando c’è Patriciello candidato lo voti.
Io sono fascista.
Assolutamente niente contro la destra, l’unico piacere è poterti annoverare tra i miei elettori.
Io sono ateo.
Madonna mia, anche qui porte aperte.
Infatti Patriciello è una forza della natura.
Posso ritenermi d’accordo anche su questo termine. Essere dialogante è la mia natura e così la mia natura diviene anche la mia forza.
Per gli sfortunati che ancora non lo sanno: è europarlamentare di Forza Italia da moltissime legislature.
Copro il Sud e mi tengo lontano dalle polemiche, dai nervosismi, dalle televisioni. Io sto a Bruxelles e a Venafro. Chi vuole mi trova.
Essendo l’onorevole Patriciello proprietario di Neuromed, un istituto di alta specializzazione, è anche imprenditore della sanità che in politica non guasta.
Ma qui parliamo dell’uomo.
All’uomo, all’umanista, in tanti fanno voti perché interceda. Asseconderà anche la campagna elettorale per De Luca in Campania, benchè lo sceriffo ari il campo avverso al suo.
Qui c’è da puntualizzare. Flora Beneduce, mia cara amica e consigliere regionale di Forza Italia, ha lasciato il partito e si è fatta una sua lista con la quale sostiene De Luca.
Beneduce, vedova di Armando De Rosa, ras delle clientele democristiane.
Conosco Flora e certo ricambierò il favore nello spirito di amicizia. Perché, come lei ricorda, io sono e resto eurodeputato di Forza Italia.
Si parlava di un suo passaggio con Matteo Renzi.
Ma assolutamente no. Io ho un solo simbolo, sono come dire un uomo-partito.
Secondo i miei calcoli almeno dodici sono i candidati che cercheranno il suo aiuto in Campania per le prossime Regionali.
Non dice il falso. La metà di centrodestra e l’altra di centrosinistra.
Mastella promuove una lista per De Luca.
E Clemente è un amico.
Ma Sandra, sua moglie, è di Forza Italia.
Però resta l’antica amicizia con Clemente.
Lei non guarda ai simboli.
Bravissimo.
Arraffa i voti come Salvini fa con le ciliegie.
La mia traiettoria è nel segno della interpersonalità.
E dell’interclassismo.
Esatto. Destra, sinistra, centro per me pari sono.
Apprezzerà Giuseppe Conte allora. Anch’egli è un po’ democristiano, un po’ super partes.
Dovrebbe parlare un pochino di meno e fare un pochino di più. Però è il leader del futuro.
Espongo il seguente timore: Forza Italia non ha la stessa resistenza di Aldo Patriciello.
È un pizzico su nei sondaggi.
Ma è lì lì per afflosciarsi.
Mi dispiacerebbe molto, è stata una casa ospitale e piena di riguardo.
Le ha fatto fare quello che voleva.
Stare con tutti. Omnibus, come dice lei.
Vuol dire come si è fatto votare alle ultime Europee?
C’era da fare l’accoppiata con una donna in lista per via delle quote rosa. Ma mi sembrava più una confusione che altro. Allora ho detto: voi votate me, solo me. La gente s’imbroglia (si confonde, ndr) in cabina, con troppi nomi.
Lei è spettacolare.
Sono fatto così. Amico con tutti. Vuole chiamarmi? A qualunque ora rispondo. Sempre.
La clientela come sostituto funzionale dell’amicizia.
Se faccio votare un po’ di qua e un po’ di là è solo per non scontentare nessuno. Si ricordi però che sono di Forza Italia.
Ma non passa con Renzi.
E che ci vado a fare? Non per dire, ma i voti li tengo per me.
Mi sembra inattaccabile il suo punto di vista.
Credo nell’umanesimo, nell’umanità.
Deputato omnibus.
Definizione che rende l’idea.