Il mio “Fatto”, un vangelo per laici
Siete il Vangelo dei laici. Un abbraccio a tutti voi.
Edicola Ferrarotti
Caro direttore, su Indro non sono d’accordo
Caro Direttore, non convince del tutto la sua replica a Paolo Ziliani che, “deluso e amareggiato” dal giudizio sostanzialmente assolutorio, suo e di Lerner, del mito di Montanelli. A influenzare la sua appassionata difesa sembrano contribuire non solo una devozione giovanile verso il brillante giornalista, ma anche il ricordo di un uomo di grande talento, innata eleganza, infinita supponenza, padrone assoluto di se stesso. Un maestro da emulare, cosa che è riuscito in gran parte poi a fare. Un giudizio più obiettivo richiede però di prendere atto del connaturato “maschilismo” di Montanelli, che solo i maschi “maschilisti a loro insaputa” non riescono a vedere (come mi ha fatto notare mia moglie) e che può includere venature di un razzismo inconsapevole.
Alessandro Monti
Caro Alessandro, era l’Italia (il mondo?) di cent’anni fa a essere “maschile” e spesso “maschilista”. Giudicarla con gli occhi di oggi ci serve ad apprezzare le conquiste raggiunte, non a scomunicare chi ha vissuto allora.
M. Trav.
Vado a donare il sangue in vostra compagnia
Vado a fare periodicamente e puntualmente la donazione di plasma e qualche volta di sangue: compro subito la mattina la mia copia de Il Fatto Quotidiano e sono fiero e orgoglioso di esibirlo (qui in foto, ndr). Tanti lo guardano distrattamente, altri annuiscono compiaciuti. Voi, con la vostra professionalità, indipendenza e le vostre inchieste scomode ai potenti, siete una delle poche speranze che la nostra stupenda Italia possa migliorare. E che le mie figlie e la nipotina possano crescere in una Italia giusta, felice ed equa. Grazie mille e buon lavoro.
Salvatore Vinciguerra
C’è troppa invidia nei vostri confronti
Caro direttore, più scrivono menzogne per screditare Il Fatto, più aumentano le vendite; perciò ti dico: “Non ti curar di lor ma guarda e passa”. L’invidia è una brutta bestia e fa perdere il lume della ragione, ma dal momento che il popolo non è più “bue” sa distinguere il vero dal falso.
Rosanna Fiorelli
Il giornalista servo non è un giornalista
Gentile Direttore, i “giornaloni” che accusano il Fatto di ricevere soldi dallo Stato meritano di essere querelati. Costoro, essendo servi, hanno rimosso le parole di Montanelli: “Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore”. Per tale motivo l’insigne giornalista può essere considerato tra il “padre fondatore” del Fatto: un giornale senza padroni e padrini politici, al servizio dei cittadini-lettori, unici proprietari, una linea del Piave a difesa della democrazia contro ogni forma di autoritarismo. Ecco perché l’invidia dei servi si accanisce contro il Fatto e alimenta le fake news.
Maurizio Burattini
Per il mistero di Ustica ci vuole un romanziere
Corrias ha fatto molto bene a farci ricordare Ustica. Un’altra verità che non riusciamo a conoscere. Gheddafi, caccia libici e francesi e portaerei americane sono sicuramente i protagonisti, come anche l’ostinazione degli alti gradi dell’Aeronautica a depistare (minacciati di morte, come gli addetti ai controlli, tutti suicidi, se avessero parlato?). La domanda è sempre la stessa: chi poteva trarre un vantaggio dall’accaduto? O è stato un incidente idiota, dovuto a euforia e incompetenza? Forse ci vorrebbe uno specialista di romanzi di spionaggio a darci maggiori verità, scandagliando i comportamenti dei comprimari con una analisi psicologica. Corrias, sono sicuro, potrebbe provarci con molta pazienza.
S. Di Giuseppe
Sono pronto a ospitare in casa le statue scomode
Se potessi, vorrei candidarmi per un esperimento sociale: raccogliere nel mio giardino di casa tutte le statue scomode che nel mondo sono state divelte e abbattute. Poi, seguito da una equipe, fornirei tutti i dati sulla mia vita privata per monitorare eventuali comportamenti intolleranti e razzisti. Sono sicuro di non correre alcun rischio di ammalarmi, custodendo per le generazioni future autentiche testimonianze storiche, indispensabili cure contro il misticismo per la ricerca della verità.
Giovanni Negri