Era il giugno del 2019 quando un’idea bizzarra balenò nella mente di Donald Trump: dare vita a una forza armata spaziale. Sembrava una boutade per compiacere gli elettori appassionati di Guerre Stellari e Star Trek, e invece lo scorso 20 dicembre la United States Space Force è nata per davvero. Nel frattempo, però, l’ennesima stramberia partorita dalla fantasia del presidente Usa aveva fatto breccia nella testa di Greg Daniels e Steve Carell, il primo sceneggiatore dei Simpson e creatore di varie comedy di successo (da The Office Usa a Parks and Recreation) e il secondo attore nominato agli Oscar e vincitore di un Golden Globe (l’ultima serie tv è The Morning Show, su Apple Tv+). Ecco com’è nata Space Force, disponibile da ieri su Netflix: dieci episodi di satira graffiante sull’amministrazione Trump e sull’esercito americano.
Carell, oltre che essere il co-creatore della serie, veste i panni del protagonista Mark R. Naird, pluristellato generale dell’aeronautica che il presidente in persona ha voluto a capo dell’esercito spaziale. Accanto a lui c’è un cast di alto livello: John Malkovich è Adrian Mallory, lo scienziato secchione che fa da contraltare all’incompetenza di Naird; Ben Schwartz (Parks and Recreation) è il suo social media manager; Noah Emmerich (The Americans) è il comandante dell’Air Force, grande rivale di Naird; mentre Lisa Kudrow, arcifamosa per il ruolo di Phoebe in Friends, è la moglie carcerata del generale. Una curiosità: la stessa Lisa Kudrow ha confessato, in un’intervista e Entertainment Weekly, che durante le riprese non era a conoscenza dell’esistenza della U.S. Space Force.
Greg Daniels e Steve Carell avevano già lavorato insieme in The Office Usa, il remake americano della sitcom di Ricky Gervais che ha fatto decollare la carriera di entrambi. Le due serie hanno in comune l’ambientazione, visto che anche Space Force si svolge in un luogo di lavoro: in questo caso non si tratta però di un normale ufficio, bensì della base supersegreta delle forze armate spaziali nel deserto del Colorado.
Le prese in giro a Trump cominciano sin dalle prime scene. “Il Presidente vuole un dominio totale sullo spazio” annuncia il segretario della Difesa: “Sono parole sue, si torna sulla luna nel 2024. In realtà ha scritto si tromba sulla luna… Ma pensiamo che si tratti di un refuso”.
Manie di grandezza, gaffe e un uso smodato e irresponsabile di Twitter. In Space Force Trump non viene nominato, non compare, ma è onnipresente (la serie probabilmente piacerà di più al pubblico straniero che a quello americano, sin troppo abituato alle bizzarrie del presidente). Il generale Naird riceve continuamente sms da Potus, l’acronimo per President of the United States; e deve anche difendersi dall’invadenza di Flotus, la first lady, che ha disegnato delle divise fashion per l’esercito spaziale. Il Grande Nemico è, ovviamente, la Cina, che con gli Stati Uniti ingaggia una sfida all’ultimo razzo per la conquista della luna. Considerando ciò che è successo negli ultimi mesi, Space Force è stata profetica nel prevedere un’escalation di tensione fra le due superpotenze: nella realtà, però, la guerra non si sta combattendo nello spazio ma più prosaicamente sulla terra, a colpi di ricatti e dichiarazioni al veleno.
Il tema galattico è comunque attualissimo visto che oggi, meteo permettendo, la compagnia di Elon Musk SpaceX lancerà in orbita il primo razzo con due astronauti a bordo. “Come consulenti abbiamo avuto scienziati, astronauti e militari” ha spiegato Greg Daniels: “Sia io che Steve abbiamo parenti nell’esercito, li rispettiamo molto e speriamo che si divertano a guardare la serie”. “Il comandante in capo della U.S. Space Force avrebbe preferito Bruce Willis al mio posto…” ha ammesso invece Steve Carell. Da parte sua Jay Raymond, il vero generale delle forze armate spaziali, ha confessato di aver guardato il trailer e ha consigliato a Carell un taglio di capelli più consono allo stile militare.
Space force
Creata da Greg Daniels e Steve Carell. In onda su Netflix