Con 3.726.292 casi confermati nel mondo e 257.405 morti dall’inizio dell’epidemia, il Covid-19 ha costretto quasi tutti i Paesi a una chiusura di attività socio-economiche e al distanziamento sociale. Dall’inizio di maggio i governi sono alle prese con le riaperture: totali, parziali o differenziate sul territorio nazionale. Di seguito una panoramica su dati di morti e contagi, i tamponi, le misure di sicurezza applicate e le app di tracciamento.
Spagna
Ancora fase 0: da lunedì ripartono i bar all’aperto
Il Paese conta 26.299 morti e 222.857 contagiati testati con 1.351.130 di tamponi e 581.325 sierologici. L’uso delle mascherine è obbligatorio solo sui mezzi pubblici. Le aziende ne hanno fabbricato 10 milioni e lo Stato è arrivato a pagarle 28 volte il prezzo stabilito per la distribuzione negli ospedali e sui mezzi. Un primo lotto fornito ai medici è risultato difettoso, motivo per cui i sindacati ospedalieri hanno denunciato il governo per il contagio del 12% dei sanitari. L’app governativa, “Asistencia Covid-19”, non è obbligatoria. La Spagna è nella fase 0, tranne che per alcune isole. Da lunedì – oltre alle uscite per fasce orarie e di età, la ripresa dei cantieri edili e delle attività su appuntamento – le province con discesa dei contagi entrano nella fase 1: incontri tra un massimo di 10 persone, con le misure di sicurezza, anche in casa. Riaprono bar e ristoranti all’aperto per il 50% della capacità, hotel, negozi sotto i 400 metri e mercati all’aperto. Riprendono i funerali con non più di 15 persone e i luoghi di culto aprono al 30%. Nessuno spostamento tra province e scuole chiuse. Il calcio non riprenderà prima di giugno.
Stati Uniti
Manca la strategia unica. 33 milioni di disoccupati
I deceduti per coronavirus sono quasi 76 mila e i contagiati sono 1.260.000, dati della Johns Hopkins University. Per Worldmeters i morti sono 77.190, i contagiati un milione 297 mila. Lo Stato più colpito è quello di New York, che da solo ha oltre 26 mila morti. I tamponi, oltre cinque milioni: il presidente Trump è solito ricordare che nessun altro Paese ne ha fatti altrettanti, ma, se guardiamo ai campioni pro capite, Italia, Spagna e altri Paesi europei ne hanno fatti di più. Le direttive federali consigliano, ma non impongono, l’uso della mascherina in pubblico. Una trentina di Stati hanno avviato, dalla fine di aprile, parziali e in qualche caso radicali allentamenti del lockdown, anche dove la curva dei contagi non era scesa. Economia, tra fine marzo e inizio maggio, ben 33 milioni di persone hanno chiesto i sussidi. A livello federale, non vi sono app consigliate. Gli sport nazionali sono sospesi.
Regno Unito
Ospedali ancora carenti in protezioni
I morti sono 30,615, i contagiati 211,364. Tamponi: 1.631.561. Argomento mascherine: sono ancora segnalate carenze in ospedali e case di cura. Quanto a quelle per il pubblico, gli scienziati della Royal Society ne raccomandano l’uso, il governo no. Non è chiaro se ce ne siano abbastanza per tutti. App: la prima, in fase di test nell’isola di Wight, fa confluire i dati su un server centrale ed è stata oggetto di critiche etiche e di privacy. Per questo l’NHS ha iniziato la realizzazione di una seconda app. Le riaperture: i dettagli li darà Boris Johnson domani. Secondo gli annunci si tratterà di correzioni “limitate, modeste, progressive e attentamente monitorate”. Quasi certa la riapertura dei vivai, nessun limite per l’esercizio fisico all’aperto e la possibilità di tornare al lavoro se in condizioni di sicurezza. Dai primi di giugno il ritorno a scuola per le classi degli ultimi anni, da settembre riapertura dei pub. Sport, probabile la ripresa di golf, il tiro al piattello e con l’arco. Escluso il calcio.
Brasile
Il lockdown non c’è: test solo sui ricoverati
I morti sono 9.265 e i contagiati 136.519, ma se ne temono molti di più. I test vengono seguiti solo sui ricoverati con sintomi. Rio de Janeiro e San Paolo sono le uniche città in cui è obbligatorio l’uso di mascherine e il ministero della Sanità non ne distribuisce neanche negli ospedali. L’app del governo informa i cittadini sui sintomi e cosa fare in caso di contagio. Il Paese non è mai stato in lockdown: si chiudono, da lunedì, 18 città in 5 stati. Rio lo è già dal 5 maggio. Scuole chiuse da marzo, tra l’11 e il 15 sarà ora vietato uscire per le strade. Campionato fermo.
Corea del Sud
Tamponi a tappeto. il risultato è casi zero
Seul ha registrato solo 256 decessi e 10.822 contagiati, grazie a oltre 500mila tamponi. Il Paese ha fabbricato 8 milioni di mascherine al giorno, di cui 2 milioni distribuite negli ospedali e 6 milioni in farmacie e uffici postali. Il contagio è stato frenato con l’app che dà risultati dei test direttamente sul cellulare così come l’avviso di possibile contagio via sms. I dati vengono seguiti dai centri medici che isolano e seguono i pazienti. Arrivata a casi 0, Seul sta per ripartire calcio e baseball, a porte chiuse.
Germania
Riaperture diversificate per i Land
Si stima che i morti siano meno di 8mila e 169mila i casi confermati di Covid-19. Secondo alcuni media tedeschi la Germania testa oltre 100mila persone al giorno. Strumenti protettivi come le mascherine sono obbligatorie nei negozi e sui mezzi di trasporto pubblici, mentre il contagio viene tenuto sotto controllo grazie alla tecnologia ibrida supportata da strumenti Google e Apple, criticata dagli attivisti per violazione della privacy. Berlino ha cominciato a rilassare le misure del lockdown, ma la cancelliera Merkel ha lasciato libertà di riapertura diversificata in ogni regione. Il calcio ricomincia a porte chiuse il 15 maggio.
Olanda
L’app è stata un flop, ma iniziano le riaperture
In totale i decessi ufficiali per Coronavirus sono oltre 5mila, mentre sono stati registrati 42mila positivi. L’Olanda dice di effettuare circa 7mila test al giorno. Le mascherine sono obbligatorie in luoghi e trasporti pubblici, ma l’app “Covid19 alert”, voluta dal governo, è stata un flop. Dall’11 maggio riaprono i parrucchieri, dal 1° giugno caffè e ristoranti. Il calcio riprende il primo settembre a spalti vuoti.
Russia
Dubbi sul vero numero dei morti e il “cybergulag”
Ufficialmente in Russia ci sono stati solo 1.723 decessi, ma la Federazione non include nelle stime chi muore per altre patologie nonostante sia positivo al Covid e i dati ufficiali parlano di 187.859 casi di contagio: oltre 10mila al giorno, ma si stima ce ne siano 300mila solo a Mosca, dove ne sono registrati solo 92.676. Secondo l’agenzia governativa Tass si effettuano dai 34 ai 37mila test al giorno, ma la qualità dei tamponi è stata criticata dai medici perché poco affidabili. Fortemente raccomandate le mascherine, ma sempre obbligatorie in negozi e sui mezzi pubblici. Attraverso un codice Qr, generato dai siti governativi, si può uscire. Poiché viola pesantemente la privacy, gli attivisti lo hanno ribatezzato “cybergulag” . Il lockdown non finirà l’11: ieri le autorità lo hanno esteso fino al 31 maggio. Le regioni meno colpite adotteranno gradualmente misure meno severe delle regioni focolaio. Dopo il 31 maggio a Mosca saranno concesse corse e passeggiate.
Svezia
Liberi tutti fin dall’inizio dell’emergenza
I morti sono 3.175. La Svezia è il paese che finora ha adottato l’approccio più morbido. Per questo non ha imposto il lockdown. Il risultato però è tutt’altro che incoraggiante. I contagiati sono 25,265 su una popolazione di 10 milioni di abitanti. I tamponi: non si conosce il numero esatto e per quanto riguarda le mascherine non è obbligatorio indossarle. La Svezia non ha insomma posto alcun blocco formale. Aperture: asili, le scuole elementari, le medie e gli uffici statali e privati. Infine, nessun tracciamento con app e nessuna limitazione allo sport.
Francia
Da lunedì via alle scuole fra le polemiche
La Francia tocca 26.230 morti (16.497 in ospedale e 9.733 nelle case di riposo) i contagiati sono 137.779, stando a Santé Publique France. Per Worldmeter sono 174,791. Tamponi: dopo carenze e ritardi, da lunedì, l’obiettivo è di realizzare 700 mila test a settimana. Mascherine: ordinate 2,2 miliardi, il governo intende produrne 20 milioni a settimana entro fine maggio. Da lunedì diventano obbligatorie nei trasporti. L’app si chiama StopCOVID, e la sua installazione sarà volontaria. entrerà in funzione solo il 2 giugno. Da lunedì, aperti i negozi (tranne caffè e ristoranti), scuole materne e elementari, biblioteche e “piccoli” musei, parchi e giardini (nelle regioni “verdi”) . Sulle scuole ci sono state polemiche da parte di insegnanti e sindacati giudicando la misura troppo rapida. Sport: la prossima settimana di nuovo possibile correre, andare in bici, camminare senza limiti di spazio e tempo. Autorizzati anche il tennis e il golf, Chiuse palestre e piscine.