“Quello che non c’è, non si rompe”: è una delle frasi attribuite al patriarca dell’industria Henry Ford. Che però non l’ha mai detta. Il senso è che varrebbe la pena, in fondo, fare auto semplici, e pensare a venderle. Piuttosto, lui discuteva di come il vero progresso fosse quando l’innovazione arriva alla portata di tutti, magari al costo di un lavoro lungo decenni e dell’ironia della concorrenza.
È successo a Toyota con l’anteprima mondiale sul web della nuova Toyota Yaris Cross, sport utility compatta che dall’estate 2021 si andrà a posizionare direttamente nella fascia più richiesta del mercato, offrendo però una motorizzazione ibrida di 4ª generazione. Per il marchio giapponese è venuto il momento, quello di portare a frutto in solitudine gli investimenti su quella motorizzazione ibrida che non è certo nata semplice, ma ormai è raffinata al punto da esser diventata la soluzione inevitabile. E anche imbarazzante, per i competitors.
Toyota prevede di produrre più di 150.000 Yaris Cross all’anno per l’Europa nello stabilimento di Valenciennes in Francia, lo stesso dove nasce la nuova Yaris a cinque porte, a conferma di un progetto dalle dimensioni imponenti, studiato nei dettagli. A partire da quelli estetici, con una vettura lunga 4.180 mm dal design personalissimo che enfatizza il senso di energia e di raffinatezza. Accompagnate però da una cattiveria tecnologica disarmante. Yaris Cross utilizza infatti lo stesso sistema ibrido già adottato da nuova Yaris, ovvero un powertrain con il 3 cilindri benzina da 1.490 cc per una potenza totale di 116 Cv, ma soprattuto ripensato nei fondamentali, con un motore elettrico istantaneo nel trasmettere spinta. Yaris Cross sarà poi disponibile anche con trazione integrale intelligente AWD-i, ovvero un sistema elettrico che trasferisce la coppia motrice verso l’asse posteriore quando serve più accelerazione o maggiore stabilità sul bagnato, su sabbia o neve. Il tutto con emissioni di CO2 che perfino nella versione a 4 ruote motrici saranno inferiori a 100 gr/km. Numeri che equivalgono a ritrovarsi senza concorrenza diretta, eccezion fatta per Renault Captur E-Tech ibrida Plug-in, destinata ad occupare però una fascia di prezzo ben superiore.
D’altro canto, l’offensiva vera del gruppo Psa tra gli sport utility compatti, con il lancio di molti modelli tra cui Peugeot 2008 o la prossima Opel Mokka di cui parliamo in questa pagina, punta alle motorizzazioni tradizionali affiancate da quelle 100% elettriche, lasciando al Full Hybrid di Toyota Yaris Cross uno spazio potenzialmente enorme. E a molti il tempo di rileggere il vero Henry Ford, sui rischi dell’innovazione che manca. “Quello che non c’è, si rompe”.