In corsia o al supermercato, i capelli vanno coperti
Desidererei porre due domande alla dottoressa Gismondo: 1. Nei negozi toccare gli alimenti con i guanti e poi con gli stessi toccare i soldi non è pericoloso? 2. Come si spiega che pur sapendo che i capelli sono ricettacolo di germi vengano tenuti sciolti e scoperti in tutti i reparti (fatto salvo terapia intensiva, rianimazione e sala operatoria): non potrebbero essere imputabili delle infezioni incrociate che toccano pazienti ricoverati per altre patologie?
Rosella Donegaglia
Tutti, Covid-19 o no, non dovrebbero toccare i soldi e i prodotti alimentari con le stesse mani. Sarebbe opportuno indossare i guanti toccando gli alimenti. Lo stesso dicasi per i capelli. Chi opera in ambiente alimentare o sanitario, deve tenerli opportunamente raccolti e protetti da apposita cuffia.
MRG
Lo scandalo dell’acqua nei Comuni del napoletano
Ho fatto l’abbonamento al Fatto perché è l’unico che ricerca la verità. Proprio per questo, come napoletano, constato che dedicate molte pagine ai problemi del Nord Italia, quasi dimenticando il meridione che avrebbe bisogno di più attenzione per portare alla luce il marciume della classe dirigente. Tempo fa ho inviato alla redazione una relazione sulla distribuzione dell’acqua potabile nei comuni in provincia di Napoli che costa ai cittadini decine di milioni di euro all’anno in più rispetto al capoluogo. Questa relazione l’ho inviata ai vari sindaci, governatori e al ministro Di Maio. Nessuno ha mai risposto. Eppure la distribuzione e il costo dell’acqua dovrebbe essere di primaria importanza nei Paesi civili. Io non desisto e rimando al vostro giornale la relazione.
Giuseppe Totaro
Caro Giuseppe, il Coronavirus ha colpito soprattutto al Nord, ma stia sicuro che non dimentichiamo il Sud e ci occuperemo delle sue segnalazioni.
M. Trav.
I ricchi del mondo fanno affari anche col Covid-19
È diventato difficile fare acquisti. “Non ti preoccupare, ci penso io con le vendite online”, firmato Jeff Bezos, uomo più ricco del mondo. Non posso andare a scuola. “Non ti preoccupare, c’è la didattica online”. Ma non ho il computer, né i soldi per comprarlo. “Stai senza pensieri, dico io due paroline ai tuoi governanti, vedrai che te lo comprano”, Bill Gates, 2° in classifica. È un problema andare in ufficio. “Non ti preoccupare, fai smart working, ti do una mano con Oracle”, Larry Ellison, 5°. Non riesco più a scambiare due chiacchiere con gli amici. “Non ti preoccupare, provvedo io con i miei social network”, Mark Zuckerberg, 6°… E qualcuno ha il coraggio di sostenere che le misure contro il contagio non sono efficaci!
Giampiero Bonazzi
L’ironia del “Fatto” è il modo migliore per far riflettere
Ho iniziato a leggere il vostro giornale solo di recente, causa esaurimento copie del mio solito quotidiano. Grande e bella sorpresa: al di là dei contenuti che spesso condivido, ho scoperto uno stile giornalistico davvero di gran classe. Scusatemi, sono un insegnante di lettere e una qualche distorsione professionale me la sono guadagnata, distorsione che mi aiuta ad apprezzare quello che è scritto bene, che non è retorico, contorto. Apprezzo l’amara ironia cucita a dover nei vostri articoli. Mi capita così di ritrovarmi a sorridere anche durante la lettura di testi che affrontano argomenti preoccupanti… un buon sistema per guidare alla riflessione. Già, riflettere, finalmente un metodo che aiuta, chiarezza, spietatezza e un sorriso… Appena mi sarà possibile porterò il vostro giornale in classe tra i miei studenti, almeno potranno veder cosa significa scrivere. Quindi l’intera redazione de Il Fatto Quotidiano esce promossa a pieni voti.
Prof. Enrico Rettagliata
I furbetti dei 600 euro rubano alla collettività
Più che una lettera, questa avrebbe la speranza di essere reagente… Succede che il titolare di un’azienda artigiana inoltri domanda, a nome personale, e riceva dall’Inps il bonus da 600 euro di marzo, (saranno 800 in aprile e maggio?). In quel mese ha però incassato il compenso aziendale con regolare statino paga (poco meno di 4mila euro) e non c’è ragione di cambiamenti futuri. Credo che, non facendosi mai mancare nulla, i 600 euro li spenderà in una delle belle cene tra conoscenti, amici e amici degli amici. Perbacco! È così che si coltivano le buone relazioni. Intanto alcuni dipendenti, dopo aver esaurito le ferie, aspetteranno la Cig in deroga, che sembra non sarà così veloce come i bonus agli artigiani “affamati” (con tutto il rispetto di quelli davvero in difficoltà). Vorrei trovare il coraggio di chiedere a quell’artigiano: “Ma non ti vergogni?”. E intanto mi chiedo: ma qua in Italia qualcuno controlla?
Lettera firmata
Ieri il giornale in Sicilia non è uscito: ecco perché
Per uno sciopero della tipografia che stampa il Fatto a Catania, ieri, come altri giornali, non eravamo presenti nelle edicole siciliane e in parte della Calabria.
FQ
I NOSTRI ERRORI
Nella rubrica di Alessandro Robecchi di ieri abbiamo scritto che tra i soci azionisti della App Immuni figura anche il finanziere Davide Serra. In realtà Serra è azionista con il 2,7 per cento (da 22 anni, fa sapere) della società Jakala che assisterà Immuni nel marketing. Ce ne scusiamo con l’interessato e i lettori.
FQ