Il dato dei contagi rilevati continua a scendere, ieri in Italia ne sono stati registrati 2.972, il valore più basso in assoluto dal 13 marzo, quando l’epidemia era all’inizio e galoppava attorno al 20 per cento al giorno di crescita. In percentuale è l’1,86, per la prima volta si scende sotto il 2 per cento: il totale dei contagi rilevati è 162.488 comprensivo dei morti (21.067) e dei dichiarati guariti/dimessi (37.130). Vale anche per la Lombardia che registra 1.012 nuovi casi (1,7%, per un totale di 61 mila) ma non per il Piemonte che registra 556 casi (3,24%, totale 17.690).
Sono dati incoraggianti pur tenendo conto dell’incognita tamponi: quelli registrati ieri sono solo 26.779 (totale 1,073 milioni) a fronte di una media vicina ai 50 mila al giorno nella scorsa settimana, però le regole sui tamponi variano a seconda delle regioni e nel tempo (quindi il riferimento non è certissimo). Nuovi casi sopra la media nazionale anche in Liguria (+212, +3,8%), Lazio (+143, +2,9%) e Campania (+99, +2,7%).
Resta molto elevato il numero dei morti. Ieri ne hanno contati 602. Ben 241 in Lombardia (11.142 totali), 101 in Piemonte (1.927), 90 in Emilia-Romagna (2.705), 24 in Veneto (906). L’andamento di giorno in giorno è fuorviante: erano stati 619 sabato 11 aprile, 431 la domenica di Pasqua, 566 lunedì. Su base settimanale, invece, la media è stata di 562 negli ultimi sette giorni, di 671 nei precedenti sette.
Si conferma la diminuzione della pressione sugli ospedali: rispetto a lunedì ci sono 12 pazienti in meno ricoverati nei reparti ordinari, ieri il totale era di 28.011 (lo scorso 4 aprile erano 29.010). Si sono liberati altri 74 posti nelle terapie intensive: si è passati dalle 4.068 persone in rianimazione il 3 aprile alle 3.186 registrate ieri. Il calo c’è pure in Lombardia, anche ieri 21 pazienti in meno in terapia intensiva (1.222 totali) ma 49 in più negli altri reparti (12.077 totali); anche in Emilia-Romagna 17 in meno nei reparti ordinari (3.473 totali) e tre in meno in rianimazione (328); in Piemonte invece i ricoverati sono 51 in più (3.395 totali) e 13 in meno nelle terapie intensive (367).
Due regioni, almeno apparentemente, sono a zero contagi. È il caso del Molise, fermo da due giorni a 257 casi (ma non risulta nessun tampone in più da lunedì a martedì) e della Basilicata, che resta a un totale di 319 da lunedì anche dopo aver fatto 214 tamponi in più. Un solo nuovo caso in Umbria, dove il totale è 1.321.