L’Iran prima e la Turchia tre settimane dopo, stanno tentando di combattere la diffusione del Covid-19 dopo averne minimizzata l’aggressività, mentre il numero reale dei morti viene tenuto nascosto. Come in tutti i regimi religiosi – quale la teocrazia sciita iraniana e la ‘democratura’ turca presieduta con pugno di ferro da Recep Tayyip Erdogan, leader attuale della Fratellanza Musulmana – i dogmi fideistici vengono messi sullo stesso piano della scienza, così come la stampa indipendente viene zittita fino a quando la crudezza della realtà straripa dalle maglie della censura di Stato e svela la cinica ipocrisia degli ayatollah e dei dittatori -profeti.
Basti dire che lo scorso anno Erdogan ha fatto abolire l’insegnamento della Teoria di Darwin nelle scuole e a distanza di 12 mesi si trova a incoraggiare gli scienziati turchi ad analizzare il Coronavirus per scoprire un vaccino o delle terapie con cui debellarlo. Sia l’Iran sia la Turchia si erano definiti paesi esenti dal coronavirus per poi passare all’isolamento della popolazione. Martedì la Turchia si è classificata al secondo posto, dopo gli Stati Uniti, nel numero di nuovi contagiati. C’è un altro aspetto però che accomuna la risposta dell’Iran e della Turchia all’emergenza pandemia: il trattamento dei detenuti, in particolare quelli politici. Posto che le carceri iraniane e turche pullulano di detenuti accusati di spionaggio e terrorismo attraverso prove inconsistenti e fabbricate per poter mettere a tacere giornalisti e oppositori politici o per avere di fatto ostaggi (quasi sempre persone dalla doppia nazionalità) da scambiare, l’Iran prima e ora la Turchia stanno scarcerando con permessi o “congedi temporanei” solo i detenuti per reati comuni e i detenuti politici condannati a meno di 5 anni di carcere. Tradotto: pochi detenuti per questioni di sicurezza usciranno dalle prigioni e ancora meno quelli dietro le sbarre per reati di opinione, di stampa e di “terrorismo”. Dal 2016, per esempio si sta spegnendo, in attesa di essere impiccato per spionaggio, il medico iraniano naturalizzato svedese Ahmadreza Djalali. È un ricercatore in medicina dei disastri che ha lavorato alcuni anni anche in Italia. “Chi è stato condannato a morte non può godere nemmeno del congedo temporaneo”, sottolinea Riccardo Noury , portavoce di Amnesty International. “L’Iran vuole uccidere con accuse fabbricate uno dei più preparati scienziati in ambito di disastri e pandemie . Anche la Turchia continua a tenere in carcere intellettuali come Ahmet Altan, Osman Kavala e parlamentari tra cui Selahattin Demirtas , oltre a decine di giornalisti. “Anche se dovesse passare l’amnistia carcerari , loro rimarranno dietro alle sbarre per crimini mai commessi”, spiega Noury dopo aver ricordato che le carceri iraniane e turche sono sovraffollate all’inverosimile e le più basiche norme igieniche non possono essere rispettate. Erdogan, affiancato dai nazionalisti dei Lupi grigi, sta facendo approvare in Parlamento un’ amnistia per sanare la popolazione carceraria: su 300 mila detenuti ne verrebbero liberati 70 mila. Ebnem Korur Fincancı, capo della Fondazione per i diritti umani della Turchia, ha affermato di aver ricevuto anche rapporti non confermati su prigionieri nel carcere di Maltepe che presentavano sintomi di coronavirus. L’Iran intanto è arrivato a scarcerare finora 85 mila detenuti.
Stati Uniti
Tutto chiuso, in 16,6 milioni aspirano ai sussidi per vivere
Tramortiti dall’avanzata del contagio: di nuovo 2000 morti in un giorno, mercoledì (1973), martedì (1939), peggio di una Katrina quotidiana, l’uragano che nel 2005 fece 1826 vittime. I decessi per coronavirus negli Usa viaggiano verso i 15 mila; i casi superano i 430 mila; i guariti sono quasi 24 mila. L’Unione scala d’un gradino il podio della letalità dell’epidemia: scavalca la Spagna per decessi ed è ora dietro solo all’Italia. A questo ritmo, per Pasqua ci avrà superato. Ma da New York vengono segnali di rallentamento del contagio. Il coronavirus è devastante per l’occupazione: in tre settimane di chiusura generalizzata, sono 16,6 milioni (6,6 nell’ultima settimana) gli americani che hanno chiesto sussidi di disoccupazione, circa un dipendente su dieci. Il barometro elettorale di Donald Trump volge al cattivo tempo: un sondaggio per la Cnn lo dà 11 punti dietro il candidato democratico Joe Biden, 42% delle intenzioni di voto contro 53%. RealClearPolitics, che fa la media dei sondaggi, dà Biden avanti di sei punti. Trump nel frattempo crea una nuova task force per la riapertura dell’economia.
Giampiero Gramaglia
Cina
Nuovi esami per chi è guarito Shanghai il 27 riapre le scuole
La lunga pausa delle scuole a Shanghai a causa dell’epidemia sembra che stia per concludersi. Il 27 aprile le lezioni riprenderanno a partire dall’ultimo anno di elementari e medie; istituti superiori e università devono ancora avere il via libera, ma anche in questo caso saranno privilegiati gli studenti vicini all’esame. Lu Jing, direttore della Commissione municipale di Shanghai per l’educazione, ha detto ieri in conferenza stampa che tutte le scuole dovranno essere comunque pronte a ripartire prima del 6 maggio. Pechino, Guangdong e Hubei, l’epicentro dell’epidemia, non hanno fatto annunci. Intanto è stato diffuso un protocollo sperimentale per la cura dei pazienti guariti dall’infezione, prevedendo per questi soggetti un ulteriore periodo di quarantena, periodiche visite di controllo, la ripetizione dei test per il coronavirus e un generale monitoraggio delle loro condizioni di salute. Per i pazienti guariti dall’infezione, il protocollo prevede un’ulteriore quarantena di 14 giorni da trascorrere in casa o in un centro di isolamento dedicato ai soggetti in osservazione medica.
Francia
Il lockdown sarà prorogato. Cura, petizione per clorochina
Parigi raddoppia il budget per l’emergenza Covid-19: non più 45, ma 100 miliardi di euro per aiutare le imprese e i lavoratori, secondo quanto annunciato ieri da Bruno Le Maire, ministro dell’Economia, anticipando al giornale Les Echos il progetto di legge di Bilancio che sarà presentato mercoledì prossimo. Parigi si orienta su un deficit del 7,6% del Pil e un debito a 112% del Pil nel 2020. Il bilancio dell’epidemia è ormai di 12.210 vittime, di cui 4.166 nelle case di riposo. Ancora 7.066 malati sono in rianimazione, 82 in meno rispetto a due giorni fa. Il lockdown, entrato in vigore il 17 marzo, sarà di sicuro esteso oltre il 15 aprile. Per le nuove date i francesi dovranno aspettare lunedì sera, quando è atteso un nuovo discorso di Macron. Ieri il presidente è stato all’ospedale di Marsiglia per incontrare il dottor Didier Raoult, che sta testando con successo la sua terapia a base di idrossiclorochina, ma che divide la comunità scientifica. Una petizione online, lanciata dall’ex ministro della Sanità e medico Philippe Douste-Blazy, per estendere la prescrizione della molecola ha già raccolto quasi 500 mila firme.
Luana De Micco
Brasile
Epidemia nelle favelas, governo per entrare chiederà ai narcos
Se il Covid-19 inizierà a contagiare gli abitanti delle favelas, il governo dovrà aprire un dialogo con i capi delle bande di narcos. Lo ha ammesso il ministro della Sanità, Luiz Henrique Mandetta. Anzi, il suo dicastero già “dialoga con i narcotrafficanti e le milizie”, perché “anche loro sono esseri umani e devono collaborare, aiutare e partecipare” negli sforzi del governo contro la pandemia. “Dovete capire – ha aggiunto il ministro – che si tratta di aree nelle quali, molto spesso, lo Stato è assente, e chi comanda è il narcotraffico o la milizia. Come facciamo a costruire un ponte verso di loro in nome della vita? Mandetta non ha nascosto che “preparare un piano di gestione delle favelas o delle comunità con distanziamento sociale” è molto difficile e sta studiando un piano sperimentale da attuare all’inizio solo in una comunità. Le favelas sono bombe a orologeria; mancanza di un’erogazione idrica regolare e sovraffollamento nelle baracche. Intanto il presidente Bolsonaro, in un discorso a reti unificate, ha continuato a criticare le misure di isolamento sociale, spingendo per la diffusione della clorochina come cura per il Covid-19.