Se in tempi non pandemici le scuse per non allenarsi erano molteplici e pure ragionevoli – non ho tempo, né soldi – oggi, chiusi in casa, trovare giustificazioni al mancato esercizio è un’impresa impossibile: dal fitness alla zumba, dallo yoga al pilates, basta avere una connessione e un pavimento per accedere alle lezioni più disparate, che siano video su app, Youtube, Instagram o dirette Facebook. Spesso gratis, o con formule di abbonamento del tutto abbordabili. Tra le applicazioni per appassionati di muscoli vitali e addominali tonici, oltre alle classiche Sworkit, e BEFIT, ci sono quelle basate su allenamenti di sette (numero biblico) minuti, come J & J 7 Minutes Workout o 7 Min Workout, mentre 30 day Fitness punta al successo mensile. XHIT Daily propone video dai nomi fantasiosi (tipo: “Come bruciare un frappuccino di Starbuck in 5 minuti”), Freeatletics abbonda di storie esemplari di “Prima e Dopo”. E se l’app Carrot Fit è l’unica che opta, invece che per l’incoraggiamento collettivo, per un sadico trainer virtuale, l’italiana 8Fit mischia spunti di fitness e alimentazione (con articoli come “Gli Spuntini Notturni Sani che Non Ostacoleranno i Tuoi Obiettivi di Fitness”). Per chi ama l’allenamento firmato ecco Nike Training Club, con atleti di ogni razza e i consigli di personal trainer famosi, mentre per chi detesta gli anglicismi c’è Esercizi a casa senza attrezzature, ottima in tempi di mancata consegna Amazon.
Chi ha un animo femminista, invece, può scegliere Female fitness oppure la community rosa Blogilates, guidato dalla fondatrice del “Pop Pilates” Cassey Ho. E poi ci sono le centinaia di guru e influencer di ogni sport – da Kayla Itsines a Tracy Anderson, solo per fare due nomi – con milioni di seguaci, che in genere alternano consigli per allenarsi, ricette salutiste e psicopillole. Tra gli italiani, da segnalare, per mariti e compagni, il trainer Oliver Montana, che offre consigli per sviluppare “un fisico da dio greco”, ma anche il Team Commando (ricco blog con articoli come: “La colazione del palestrato”) e ancora il canale di Umberto Miletto, autore del libro Burning Revolution.
Ovviamente, va fortissimo lo yoga: oltre ad allungamento e flessibilità, regala al single nell’ampio salotto, o al genitore rifugiato nello sgabuzzino, anche pillole di pace, accettazione e serenità. A parte le iniziative delle varie scuole o siti (come “Integral Yoga Shanti” a Milano, “Ryoga” di Roma e il sito Lifegate) che hanno messo online lezioni gratis dove gli insegnanti si muovono un po’ impacciati tra gatti che attraversano lo schermo e video improvvisati, ci sono canali consolidati da anni. Yoga con Adriene, dove potrete praticare insieme a quasi altre sette milioni di persone in perfetto stile new age oppure – se preferite il guru maschio – Yoga with Tim. Consigliatissimo per questi tempi incolori il canale rosa-violetto La Scimmia Yoga, una pratica ben fatta e per tutti i livelli. Daily Yoga, Do You Yoga, My Free Yoga, Fightmaster Yoga, Yoga Wave, Gaia, Yoga studio sono altre piattaforme o app utili. E visto che il momento è propizio per iniziare anche i propri figli, lo si può fare con i video di Cosmic Kids Yoga, costruiti con un’ambientazione da cartone animato.
E la danza? L’offerta è più limitata, per modo di dire: non mancano infatti canali dedicati alla Zumba (Zumba Fitness e Strong by Zumba) e all’aerobica, come Cyberobics, mentre la piattaforma Just Dance now trasforma la stanza in una pista da ballo. Impossibile dimenticare, inoltre, che con una qualsiasi consolle si possono simulare partite di tennis o ping pong (Nintendo propone Ring Fitness Adventure, videogioco dove si usano solo tecniche fitness per sconfiggere i nemici).
In tanta abbondanza di video per giovani o semi-giovani, c’è per fortuna chi si ricorda di chi è anziano o acciaccato. Ad esempio Massimo Defilippo, fisioterapista, che pubblica una serie di video dai titoli eloquenti: “Esercizi di Kegel per l’Incontinenza Urinaria”, “Dolore al muscolo Piriforme: Cosa Non Fare”. Ma c’è anche il canale e profilo Instagram Postura da paura, per una perfetta seduta da smart working. In breve, con tante sollecitazioni stare fermi non si può. Per leggere in pace un libro, l’unica soluzione è l’androne del palazzo. Dove cominciare a pensare, anche, se dopo il coronavirus l’abbonamento alla palestra serva davvero. E magari decidere che si tornerà, ma sapendo che quella che si paga – ormai l’abbiamo capito – è soprattutto la (preziosissima) socialità.