La Francia conta 1.784 contagi accertati di nuovo coronavirus (105 in rianimazione) e 33 morti, secondo il bollettino di ieri. È il secondo Paese più colpito in Europa, dopo l’Italia, e la propagazione accelera: circa 497 nuovi casi in 24 ore. Ogni giorno vengono fatti circa mille tamponi, ma i test non sono sistematici, si privilegia chi presenta i sintomi e il personale medico. A Parigi i contagi sono 44, numero che anche all’Agenzia regionale della salute sembra troppo basso per una città con più di 2 milioni di abitanti. Le zone “focolaio” ormai sono sette. Fino a ieri 190 scuole erano chiuse. Da oggi anche la Corsica chiude tutti i suoi istituti fino al 29 marzo e sono sospese le visite nelle case di riposo. “Siamo solo all’inizio dell’epidemia”, diceva Macron due giorni fa, ma è molto atteso il discorso televisivo che il presidente terrà stasera, il primo ufficiale dall’inizio della crisi. Per ora è prevalso il messaggio “prudenza, niente panico” per evitare la psicosi. Il neo ministro della Sanità, Olivier Véran, ripete che decisioni di confinamento o di chiusura delle scuole in tutto il Paese non sono in programma ma per la prima volta Macron ha aggiunto che “non sono da escludere”. I focolai non sono mai stati trasformati in zone rosse: le scuole chiudono per due settimane, chi può lavora da casa, si consiglia di limitare le uscite, ma si circola liberamente. Da giorni viene dato come imminente il passaggio allo “stadio 3” del contagio: vorrà dire che l’epidemia è ufficialmente presente su tutto il territorio. “È ineluttabile”, ha sottolineato Jéròme Salomon, il direttore della Direzione generale della Sanità, ma l’annuncio viene rinviato. A questo stadio sono vietati in Francia i raduni di più di mille persone, ma intanto in migliaia hanno manifestato per l’8 marzo. Sono ancora previste le prossime elezioni municipali. Air France e le compagnie low cost hanno cancellato i voli per l’Italia. Madonna ha annullato i concerti, e la finale della Coppa di Lega rinviata a maggio. Ma cinema, teatri e musei restano aperti, anche se il Louvre fa entrare solo chi ha la prenotazione. Macron si è fatto vedere a teatro appena qualche sera fa con la moglie Brigitte.
La Francia ha qualche giorno di margine sul contagio rispetto all’Italia per prepararsi. Il governo loda il sistema sanitario nazionale, “uno dei migliori del mondo”, più solido di quello italiano, ripetono. Nei laboratori si lavora per trovare un trattamento efficace prima che arrivi l’ondata di malati negli ospedali. Un test clinico partirà a breve al Bichat di Parigi. La Francia dispone di 5.065 posti letto in rianimazione e 7.374 in terapia intensiva. Un piano “bianco” d’urgenza è stato attivato negli ospedali per liberare posti. Ma i medici protestano da più di un anno denunciando la mancanza di mezzi e personale. È stato lanciato un appello ai medici in pensione e agli studenti di Medicina per supportare gli ospedali a titolo volontario. Il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha avvisato che l’impatto sull’economia sarà “severo”. Lunedì ha annunciato una batteria di misure, tra sgravi fiscali e rinvii delle tasse per le aziende in difficoltà. Ieri è stato anche sospeso il contestato progetto di privitizzazione degli Aeroporti di Parigi. In un’atmosfera di calma apparente, l’ansia cresce. “Dopo l’Italia, la Francia?”, scriveva ieri in copertina Libération.