Il detestabile servilismo dell’Ue nei confronti dell’America
La scellerata uccisione del generale iraniano Soleimani voluta da Trump, come sottolineato dallo stesso Pentagono e dalla Nato, senza neppure avvertire il Congresso, richiedeva un minimo di condanna da parte dell’Europa, la quale corre il rischio si subirne, come già avvenuto per il terrorismo dell’Isis, le relative conseguenze. C’è stato invece un generico richiamo alla prudenza, confermando così l’assenza di una politica estera comune e una sudditanza verso la politica militare americana, che fa il bello e il cattivo tempo disinteressandosi altamente degli interessi geopolitici europei. Questo detestabile servilismo non è d’aiuto neppure al popolo statunitense, anch’esso molto critico nei confronti di presidenti come Trump che costringono il loro Paese a interminabili azioni belliche, con l’inevitabile corredo di vittime e l’espandersi dell’odio antiamericano. Anche per loro vale il detto che è meglio avere amici critici ma sinceri che ipocriti e quindi infidi.
Loris Parpinel
Il lassismo e l’indulgenza sono i mali di questo Paese
Quante aziende di un certo livello abbiamo in Italia che producono in attivo e danno ai propri dipendenti quella sicurezza di vita che spetterebbe a ogni lavoratore? Non molte. Il perché le nostre maestranze se e vanno all’estero lo conosciamo, un po’ meno sappiamo della fuga di industrie come la Fiat e le molteplici imprese fuggite o svendute al miglior offerente. Considerando la fine di Alitalia, le disavventure dell’ex Ilva e l’indulgenza verso un’impresa più che sana ma inadempiente come quella dei Benetton, si capisce che qualcosa non quadra. Altra attività redditizia è l’amministrazione di un Paese ormai povero. Il lassismo non va d’accordo con le regole costituzionali d’uguaglianza e l’indulgenza si dispensa solo quando si è capito ed emendato l’errore commesso, altrimenti quello che sta avvenendo in Italia è un degradante situazione che valuta l’errore una norma acquisita e le leggi democratiche un becero giustizialismo.
Omero Muzzu
Dipendenti pubblici e privati: la disparità è insopportabile
Nelle imprese con mille dipendenti questi ultimi godono di garantismi equiparabili ai dipendenti pubblici (intoccabili nei secoli), per esempio in caso di crisi aziendale possono fruire di uno “scivolo” alla pensione con ben 5 anni di anticipo. Viceversa restano nel tritacarne i dipendenti delle realtà aziendali medio-piccole (la grande maggioranza), in cui puoi trovarti inguaiato se hai superato i 55 anni: troppo anziano per un altro posto, troppo giovane per l’agognata pensione. Per i primi un morbido scivolo, per i secondi la dura salita. È la solita Italietta inetta… e insopportabile.
Fabio Baldrati
Prescrizione, che delusione l’avvocato Pisapia
Caro Direttore, è da quando nacque il Fatto Quotidiano che leggo i suoi editoriali. Ma possibile che il Pd vada dietro alle stupidate di un Pisapia così efficacemente smascherato dal suo editoriale? Ed è possibile che il conduttore di Stampa e Regime a Radio Radicale, che spende tante parole per tutti i “pisapii” contrari alla prescrizione, non abbia avuto oggi il buon gusto di riferirne ampiamente? Ma Pisapia avrà il coraggio e la faccia di provare a smentirla? Se non lo fa, rischia veramente di fare la figura del quaquaraquà.
Palmiro Filippo Bini
Sullo scacchiere mondiale l’Italia non conta più nulla
L’Italia è stata cancellata dall’elenco dei Paesi da ascoltare in caso di crisi internazionali. Non conta più nulla in Libia (dove per decenni è stata il Paese straniero più influente), non conta più nulla in Medio Oriente (dove per decenni ha svolto importanti compiti di pace), non conta più nulla in Europa (dove le decisioni vengono prese a Parigi ed a Berlino). Ascoltare le flebili voci di Conte e Di Maio che dicono banali ovvietà (“Siamo contro la guerra e per il dialogo”…) è penoso, mentre altri Paesi (Usa, Iran, Turchia, Russia) agiscono. Purtroppo il nostro ministro degli Esteri è troppo occupato a tenere insieme i suoi sanculotti allo sbando e non ha tempo per occuparsi di questioni internazionali; per lui le elezioni in Emilia-Romagna sono più importanti degli scontri in Libia…
Gianluigi De Marchi
La Sanità è al collasso e i medici persino aggrediti
Sono vergognose le intemperanze contro i medici a opera di persone esasperate dalle condizioni della Sanità: non sanno con chi prendersela in un Paese in cui i commercialisti fanno spot per certificare che la burocrazia ha raggiunto un livello di complessità che neppure i sacerdoti egizi coi geroglifici avevano avvicinato.
Vareno Boreatti
Le lotte interne stanno sfibrando i 5 Stelle
Una maledizione sembra essersi abbattuta sui 5 Stelle con polemiche interne senza sosta, insieme a un masochistico cupio dissolvi. Chissà se saranno capaci di far fronte comune, reagire e non lasciarsi sopraffare da miserevoli lotte interne. Di dar prova di maturità e intelligenza. Governo, comuni di Roma e di Torino sono sfide esaltanti che richiedono unità, sincera e reciproca solidarietà. Come è possibile che non riescano a esserne pienamente degni?
Salvatore Giannetti
Ilva, è il buonsenso che manca in questa drammatica storia
Vi scrivo a proposito delle tante vertenze industriali, dei problemi della futura gestione del siderurgico e dei tagli all’occupazione, il tutto condizionato dal grave problema dell’inquinamento. Il quartiere Tamburi è diventato sempre più invisibile: una casa vale meno di 30.000 euro. Perciò gli abitanti, che sono riusciti a ottenere a gennaio la condanna dello Stato italiano dalla Cedu chiedono la chiusura dell’acciaieria. Purtroppo è noto che ciò costituirebbe un danno incalcolabile al sistema industriale e all’economia nazionale. È possibile che nessun interlocutore abbia mai pensato a un modo efficace per separare le “cause” dell’inquinamento dall’“effetto”, cioè dai danni alla salute di chi abita nel rione? Perché nessuna autorità ha mai pensato alla semplice soluzione di allontanare le famiglie che, per anni, sono state costrette a subire le emissioni? Mediante indennizzi e rimborsi spese, non è lapalissiano offrire a questi esasperati cittadini la possibilità di scegliersi la casa in zona salubre? È il buonsenso la risorsa di cui il Belpaese ha bisogno.
Umberto Ruggiero
I NOSTRI ERRORI
Ieri nell’occhiello dell’articolo “Bretella Gavio, a Lucca crollano pezzi di ponte” abbiamo scritto per errore che sono coinvolti i vertici di Telt, che nulla ha a che fare con la vicenda: si occupa infatti della linea ferroviaria Torino-Lione e non di autostrade. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori.
FQ