S ia pure in sedicesima, la querelle scatenatasi nell’orticello del pallone italico tra l’allenatore dell’Inter Antonio Conte e Il Corriere dello Sport diretto da Ivan Zazzaroni, che si accapigliano su una mail (finta?) firmata da tale Salvo24 e finita nella posta di Italo Cucci, mail che il tecnico ha ritenuto offensiva chiedendo all’Inter di adire le vie legali, somiglia molto alla stravagante telenovela di Pamela Prati e del suo matrimonio (finto) con Mark Caltagirone, che nessuno ha ancora capito se esista o meno. Siamo al grottesco puro, insomma, e anche il livello del dibattito ne risente.
“Salve signor Italo – ha (avrebbe) scritto salvo24@libero.it –, godo (si può dire?) nel vedere la grande Inter surclassata dal Barcellona B che ha fatto vedere come si gioca a pallone a quell’esaurito del suo allenatore”. “Alla sua cattiveria – gli ha risposto il signor Italo (Cucci) – aggiungo la mia (…): quando confesseranno, dirigenti e tifosi dell’Inter che senza Icardi hanno buttato via la Champions e forse anche il resto?”. Questa la miccia. Che ha innescato una serie di detonazioni che definire spaventevoli sarebbe troppo: diciamo botti simil–peto. Prima Salvo24 che scrive al “Prof. Cucci” scusandosi per “aver causato un problema al Corriere dello Sport”; poi la scoperta che l’indirizzo salvo24@libero.it non esiste; quindi la precisazione che l’indirizzo esatto è salvo2410@libero.it e che le due ultime cifre erano state omesse per motivi di privacy; poi un lettore che invia una mail di solidarietà al Corsport e si firma LinusEsposito,alice.it, con la virgola al posto della chiocciola, roba mai vista; e infine il Corsport che sentendosi alle corde se ne esce con una maxi intervista a Salvo24 (“Salvo2410 sono io e ho 70 anni di calcio”) trattato con una segretezza degna di uno Snowden o di un Assange.
Vi chiederete: ma tu stai con Conte o con Zazzaroni? Curiosità legittima. E addirittura pertinente visto che Antonio Conte ai tempi in cui allenava la Juventus mi portò in tribunale per sei articoli che avevo scritto sul “Fatto Quotidiano” a proposito del suo coinvolgimento nelle partite truccate del calcioscommesse, per cui venne squalificato. Il giudice di Torino Anna Castellino, con una sentenza che andrebbe fatta leggere a tutti per quanto afferma in tema di diritto di cronaca, di critica e di satira, giudicò impeccabile il mio lavoro, diede torto a Conte su tutto il fronte e lo condannò al pagamento di tutte le spese. Non sto con Conte, quindi, avendo toccato con mano ombre e miserie del personaggio.
Detto questo, se Ivan Zazzaroni pensa che la querelle possa essere risolta con un’intervista al fantomatico Salvo24 – vero o falso non ha nemmeno importanza – in cui lo si presenta dicendo: “Salvo è l’autore della mail che ha fatto arrabbiare (eufemismo) Antonio Conte e l’Inter”, riportando poi le sue accorate scuse (“Mi sono scusato con Cucci e con lei per il casino che vi ho procurato”), crolla il giornalismo. Ammesso che esista, Salvo non c’entra nulla, non è lui che decide cosa va in pagina e cosa no, ma è il giornale (è il direttore) che sceglie. Se Zazzaroni giudica una mail una cazzata, la butta. Se la pubblica, la approva. Ma è lui che decide, se ne assume la responsabilità e ne risponde. Sempre che i contenuti al Corsport non li decida Salvo24. In questo caso, bisognerebbe dirlo.