Il silenzio di giornali e politica sulle minacce ai cronisti
Prima di tutto, per la questione della foto in cui compare la Casellati insieme ai suoi amici, la mia solidarietà va ai giornalisti Ilaria Proietti, Carlo Tecce e ovviamente al direttore.
Di questa notizia mi scandalizza il silenzio di molti giornalisti: la notizia che la seconda carica dello Stato venga fotografata con un condannato per molestie sessuali viene ritenuta gossip. Giornalisti e onorevoli di ambo i sessi non hanno nulla da eccepire? Nessuna domanda? Nessuna solidarietà per la lettera recapitata a casa? Non sarebbe davvero una buona occasione per chiedere una legge che penalizzi chi fa delle denunce azzardate?
Franco Novembrini
I nostri militari all’estero usiamoli per l’Italia a pezzi
Il maltempo imperante e le gravi devastazioni in tutta l’Italia hanno evidenziato la necessità di una maggiore presenza, nel nostro Paese, di militari ora professionalizzati e non più di leva, a supporto delle altre forze già utilizzate.
Questo rende ancora di più necessaria la presenza in Italia dei tanti militari ora sparsi ovunque (Iraq, Afghanistan, Giordania, Palestina, ecc.) per conto dell’Onu, mentre i soldati di altre nazioni (come gli Usa) si sono ritirati dopo che i loro governi hanno fatto incetta di petrolio e altri materiali preziosi. Hanno lasciato, così, solamente gli italiani a fare da gendarmi del territorio, odiati dalle popolazioni dei luoghi dove operano. Sono visti come nemici contro i quali lottare e persino da uccidere, come dimostrano le numerose aggressioni e gli attentati contro i militari italiani, spesso feriti o ammazzati.
È ora di smetterla con le costose e inutili missioni militari italiane all’estero. Risparmiamo costi e vite umane, tenendo conto del territorio italiano, che ha sempre più bisogno di interventi urgenti e umanitari.
Mario de Florio
Lettere minatorie: perché non una sottoscrizione?
Gradirei che faceste presente alla “Mazzanti Casellati Vien Dal Mare” che, in attesa dell’approvazione della legge sulle liti temerarie, siamo in attesa di aprire una sottoscrizione per contrastare l’invio di queste lettere minatorie in triplice copia.
Nella speranza di poter finalmente dire che “il potere logora chi ce l’ha”, invio i più cordiali saluti.
Vincenzo Capasso
La vittoria di Johnson dice che bisogna parlare chiaro
Mi spiace per il direttore Travaglio che stimo, e che non concorderà con me, ma mettendo insieme la nettissima vittoria di Johnson in Inghilterra, il grande seguito di Salvini in Italia, di Trump in America, Putin in Russia, la Merkel e Macron in Germania e Francia, Orban in Ungheria, ormai appare chiara una tendenza: che la gente vuole l’“uomo forte” (e non me ne voglia la Merkel), cioè vuole una personalità, un leader che parli chiaro, abbia una politica chiara, sappia dove vuole andare e faccia poche e precise scelte, anche se le scelte magari non sono quelle che piacciono a una parte dell’elettorato, come in Francia.
La gente si è stufata degli zingarettismi, dei renzismi, dei grillismi, dei berlusconismi, di persone che dicono tutto e il contrario di tutto, che rimandano, poi fanno scelte interessate e guardano soprattutto alle poltrone.
La scelta di Johnson non era facile per lui, pareva che i cittadini britannici ne avessero abbastanza di Brexit sì-Brexit no, invece sorpresa: ne avevano abbastanza dell’Europa, delle sue scelte assurde e dell’ondivaghismo della Von der Leyen e dei maggiorenti europei.
Anche perché votando Johnson sapevano bene per che cosa votavano, una scelta che spazzava le incertezze. La gente ha scelto, e quando il popolo vota ha sempre ragione.
Enrico Costantini
Il governo Conte reggerà al mercato delle vacche
Il fatto che il premier Conte abbia convocato un vertice di maggioranza e non ancora di verifica, potrebbe significare comunque che stia preparando la strada per un accordo di legislatura che ponga fine a questa indegna gazzarra fra condomini.
Che ancora Conte abbia dichiarato che si batterà per migliorare il Mes, è la conferma che si muove proprio nella direzione suddetta. E che, infine, il premier abbia garantito il dialogo ad horas con i sindacati e il salvataggio dell’ex Ilva a carico dello Stato, rafforza indubbiamente ancor più il suo secondo governo.
Quel che non cambia, purtroppo, è la situazione all’interno del M5S, che si trova in piena fibrillazione, e segnatamente quella del suo leaderino Di Maio alle prese con i dissensi interni sulla linea politica, ed i conseguenti passaggi dei suoi parlamentari nel gruppo leghista, grazie al mercato delle vacche organizzato da Salvini.
Si ha, però, l’impressione che non si tratti di un esodo vero e proprio. Quanto a Renzi, anche in tal caso niente di nuovo da parte del figlioccio di tale Silvio Berlusconi, e infatti il rignanese si difende in Parlamento dalle indagini giudiziarie nei suoi confronti, sparando a zero sulla magistratura in modo a dir poco irriverente e lesivo della dignità di uno dei poteri del nostro Stato.
Luigi Ferlazzo Natoli