C’è l’accordo sui negozi in cui si potrà accedere senza Green pass: al termine di una riunione tecnica a Palazzo Chigi sul nuovo Dpcm, ancora in definizione e che dovrebbe esser pronto fra tre o quattro giorni, si sarebbe convenuto su una lista non troppo lunga di acquisti che continueranno a essere pass free: oltre ad alimentari e sanitari, ci sarebbero anche i negozi di ottica o l’acquisto di pellet o legna per il riscaldamento, così come i carburanti. Tra gli esentati anche le edicole e i mercati all’aperto.
In ogni caso le Regioni continuano a spingere per l’abolizione del sistema dei colori e il ministro della Salute Roberto Speranza, per sciogliere questi e altri nodi, ha chiesto alla commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni di individuare cinque rappresentanti col compito di buttar giù una bozza di proposte per la rimodulazione dei nuovi parametri da inserire nel Dpcm. E con le restrizioni, o per aggirare le stesse, le Regioni premono per cambiare le comunicazioni dei dati del bollettino quotidiano, sostanzialmente eliminando dati. E sembrano averla già avuta vinta, dal momento che ieri il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si è espresso così a Sky-tg24: “Credo si tratti più di una scelta politica che di una scelta scientifica. Non si tratta di censurare nulla, ma di elaborare dati che possono avere un’efficacia nei confronti dell’opinione pubblica e fare una comunicazione che non dia fiato a coloro che ancora sostengono che il vaccino non sia utile. Se ogni giorno continuiamo a comunicare, in maniera generica, che si contagiano 150.000 cittadini, il rischio è che diamo voce a chi dice che i vaccini non servono perché ci si contagia lo stesso”. Invece, omettendo, non si presterà il fianco a nuove teorie del complotto? Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, solleva dubbi su cosa comporterebbe nell’aspetto pratico la non registrazione come malati Covid degli asintomatici negli ospedali per altro (richiesta dalle Regioni): “Dobbiamo ricordare che la malattia Covid è multi-sistemica, quindi definire lo status asintomatico è molto complesso, specialmente nei pazienti che hanno molte malattie. Se uno entra in ospedale da positivo asintomatico, la positività al SarsCov2 può far sì che contagi gli altri malati. Non capisco come si possano gestire i pazienti asintomatici senza un aumento del personale e una diversa organizzazione degli ospedali”.
Dirigenti scolastici “Abbiamo evitato la catastrofe noi”
E ci sono anche i presidi, il presidente dall’associazione nazionale di categoria Antonello Gianelli, prende carta e penna e attacca palesemente il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ma anche le Asl e di riflesso il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Se la catastrofe è stata sino a oggi evitata lo si deve al lavoro immane dei dirigenti scolastici, dei loro staff, dei referenti Covid, dei collaboratori scolastici e del personale di segreteria – scrive Gianelli – Per essere più chiari, quello appena trascorso è stato l’ennesimo fine settimana che ha visto molti colleghi impegnati, senza soluzione di continuità, nel processare le richieste di tracciamento, nel predisporre le comunicazioni per le famiglie e per gli studenti, nel definire le disposizioni. Il tracciamento, in particolare, ha un carattere sanitario del tutto estraneo alla dirigenza delle scuole e deriva dalla clamorosa latitanza delle Asl e dalla loro inaccettabile propensione a delegare ai colleghi i relativi adempimenti. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: l’autonomia scolastica non riguarda le misure sanitarie”.
Violati i dati Chiesti gli atti al sindaco ravennate
Sul fronte della privacy si muove l’Autorità garante con una nuova istruttoria aperta in relazione alle recenti notizie di stampa secondo le quali la polizia municipale di Ravenna tratterebbe dati personali relativi alla geolocalizzazione dei soggetti positivi per verificare il rispetto della misura dell’isolamento: il Comune dovrà fornire al garante la documentazione.