Matteo Renzi
1 La magistratura decide cosa è partito e cosa non lo è e manda circa 300 finanzieri la mattina, all’alba, a casa di cittadini non indagati, la cui fedina penale è intonsa, con strumenti tipici più di una retata che non di una richiesta. Per sapere infatti se il bonifico è stato fatto o meno c’è un meccanismo molto più semplice della perquisizione mattutina alle sei e mezzo di fronte ai figli sconvolti: c’è l’ordine di esibizione. Mi volete raccontare che questo tipo di intervento è fatto a tutela degli indagati? No.
2 Trecento finanzieri vanno nelle case di persone che hanno finanziato la politica (…) prendono dei telefonini, alcuni dei quali ancora non sono stati restituiti, prendono dei dati e vanno a strascico, come si dice per quelle indagini nelle quali si parte da un reato cosiddetto presupposto, per poi andare a verificare se c’è dell’altro.
3 In questa vicenda c’è un reato di cui nessuno vuole occuparsi: è il reato ex articolo 326 del codice penale, la violazione sistematica del segreto d’ufficio (…) Nelle stesse ore della perquisizione, del tutto casualmente, la violazione del segreto d’ufficio porta a pubblicare – non con un giornalismo di inchiesta, ma con un giornalismo a richiesta – dati sensibili che soltanto Banca d’Italia o la procura o la Guardia di Finanza hanno: c’è un corto circuito tra gli strumenti della comunicazione e gli strumenti della battaglia giuridica.
4 Siamo consapevoli che la violazione del segreto d’ufficio non può essere derubricata a reato minore? Si perquisiscono quelli non indagati e non si perquisisce il potenziale autore del reato, perché si dà per scontato, come ha detto qualcuno, che la privacy per un politico non esista.
5 Lo Stato etico diventa etilico quando si dice che i figli del politico non possono avere diritto alla privacy, per cui si fanno le foto dentro le case, dentro le camerette e si sta tutti zitti per mediocrità, paura e pavidità. Non è Stato di diritto questo. Chi dice poi che la privacy vale soltanto per qualcuno e non per altri, abbia il coraggio di dire che siamo alla barbarie.
6 Deve però essere chiaro che se al pm affidiamo non già la titolarità dell’azione penale, ma la titolarità dell’azione politica, decidendo cosa è partito e cosa non lo è, quest’Aula, insieme alla Camera e alla politica, fanno un passo indietro per pavidità, per paura, per mediocrità. Onorevoli colleghi, è di questo che stiamo discutendo.
7 A chi volesse contestarci o, peggio ancora, eliminarci per via giudiziaria, sappia che dalla nostra parte abbiamo il coraggio e la voglia di dire che il diritto e la giustizia sono cosa diversa dal peloso giustizialismo e dalla connessione con certi strumenti di comunicazione e di stampa.
8 Onorevoli colleghi, per distruggere la reputazione di un uomo, di un esponente delle istituzioni, può bastare una copertina di qualche settimanale (che poi, i tempi cambiano ma i settimanali rimangono!); quello che serve per ricostruire quella reputazione sono anni e anni.
9 Non del finanziamento illecito semplicemente, stiamo discutendo della debolezza della politica davanti a una oggettiva necessità: quella di porre il sistema in condizioni di essere un sistema efficace.
Bettino Craxi
1 Un’inchiesta giudiziaria è tanto più forte, accettata, rispettata, quanto più forte, rigoroso, lineare è il rispetto della legge ch’essa si impone, senza prevaricazioni, arbitri, forzature ed eccessi di sorta. Si è verificato purtroppo, e in più casi e ripetutamente tutto il contrario. Non c’è fine che possa giustificare il ricorso a mezzi illegali, a violazioni sistematiche, clamorose e persino esaltate della legge, dei diritti dei cittadini, dei diritti umani.
2 Contro il principio generale ed indiscusso, secondo cui la magistratura può indagare su di un cittadino solo in presenza di una notizia di reato che essa apprende direttamente ovvero attraverso denuncia, querela o informativa di polizia giudiziaria, con riferimento alla vicenda che mi riguarda, i pm milanesi hanno pervicacemente fatto ricerca di una pretesa notizia di reato sulla quale poter costruire il teorema già prescelto.
3 Sono all’ordine del giorno le sistematiche violazioni del segreto istruttorio, ormai praticamente vanificato e inesistente o esistente solo in ragione di criteri discriminatori o criteri arbitrari dettati da interessi ed opportunità di varia natura ivi comprese quelle politiche. C’è forse qualcuno che non ha visto la esemplare tempistica politica di determinate operazioni? Quando la giustizia funziona ad orologeria politica essa contiene già in se qualcosa di aberrante.
4 Il fumus persecutionis ritorna ancora ben visibile quando l’indagine viene sistematicamente sottratta alla riservatezza ed al segreto istruttorio e consegnata, attività per attività, e sempre con grande e singolarissima tempestività e con dovizia di particolari e di indiscrezioni di varia natura, alla stampa.
5 Non c’è consenso popolare, sostegno politico, campagna di stampa che possa giustificare un qualsiasi distacco dai principi garantiti dalla Costituzione. Non la giustifica neppure l’assenza, l’insensibilità o il ritardo degli organi di controllo, la debolezza o il disorientamento delle difese, la barriera del pregiudizio negativo. Non lo ha visto e non lo vede, del resto, solo chi non lo vuole e preferisce, per opportunità, per superficialità o per calcolo, voltare la testa dall’altra parte.
6 Un finanziamento irregolare ed illegale al sistema politico, per quante reazioni e giudizi negativi possa comportare e per quante degenerazioni possa aver generato, non è e non può essere considerato e utilizzato da nessuno come un esplosivo per far saltare un sistema, per delegittimare una classe politica.
7 Davvero siamo stati protagonisti, testimoni o complici di un dominio criminale? (…) Questa è una lettura falsa, rovesciata, mistificata della realtà e della storia. Chi ha condotto per anni un’opposizione democratica ha da far valere in ben altro modo le sue ragioni.
8 In quale Paese civile del mondo si sono celebrati in piazza tanti processi sommari, si è assistito a tanti pubblici linciaggi e si sono consacrate tante sentenze di condanna ancor prima che sia stato pronunciato un rinvio a giudizio? Questo non può non far riflettere.
9 Ciò che bisogna dire, e che tutti sanno del resto, è che buona parte del finanziamento politico è irregolare o illegale (…) Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale, allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale.