La maglietta che la diciassettenne attivista russa, Olga Misik, ha scelto di indossare per presentarsi al festival “Più libri più liberi” a Roma, riporta il numero dei suoi tanti connazionali arrestati per aver protestato pacificamente nelle strade delle città russe. Anche Olga – uno scricciolo che non si è fatto piegare né dalla balbuzie né dai poliziotti antisommossa del Cremlino – ha già provato la sensazione angosciante di finire agli arresti “solo” per aver osato leggere la Costituzione russa post-sovietica nelle piazze di Mosca, la città dove si è trasferita per studiare giornalismo e comunicazione. “Il presidente Putin quando ci impedisce di protestare pacificamente contro il sistema illegale da lui promosso per impedire la partecipazione alle elezioni di veri partiti alternativi al suo, compie una chiara violazione della Costituzione, su cui ha giurato numerose volte, che conferisce ai cittadini questo diritto. Per questo ho pensato che leggere ad alta voce la Carta sia un modo corretto e potente di esercitarlo. Se per questo la polizia mi fermerà, pazienza, non ho paura.
Olga, ti sei interessata a questo tema perché i tuoi genitori ti hanno spronata?
No, anzi, i miei genitori hanno tentato di farmi desistere, ma io ritengo sbagliato accettare tutto passivamente, non solo per quanto riguarda me, ma anche per le prossime generazioni. Noi russi dobbiamo imparare ad agire per conquistare ciò che finora ci è stato garantito in teoria. Mia madre, che è una persona colta nonché un medico, non condivideva nemmeno la mia militanza femminista, figuriamoci quella per la vera democrazia.
La Russia non è un paese democratico, a tuo avviso ?
No. Non basta dare ai cittadini la possibilità di andare a votare per entrare nella lista dei paesi democratici. Se non si permette che emergano partiti reali, se i brogli sono sistematici, se il cittadino è considerato un suddito da comprare o arrestare, se la stampa indipendente viene attaccata e censurata, non siamo di fronte a un governo democratico, bensì a un regime. Nella Russia di Putin la democrazia è un guscio vuoto.
Pensi che i paesi democratici dovrebbero fare di più per contrastare la politica autoritaria del vostro presidente ?
Sì, secondo me dovrebbero ricorrere di più allo strumento delle sanzioni personali. Intendo dire che quelle generali, cioè contro un intero popolo, non sono davvero efficaci, ma se ne venissero imposte di più a carico di singoli politici e imprenditori allora potrebbero avere un effetto positivo.
Sei ormai nota in tutto il mondo, sei una nuova icona mediatica, come Greta. Non temi di essere già stata metabolizzata e digerita dal sistema, che fra un po’ ti dimenticherá?
Quando le tv e i giornali hanno iniziato a chiamarmi nel luglio scorso, mia madre si è arrabbiata dicendo che mi stavano sfruttando e mi avrebbero messa nel dimenticatoio. A me però non importa, io le mie battaglie le ho fatte e le farò a prescindere dall’attenzione dei media. Certamente la risonanza internazionale non la disdegno perché aiuta la mia causa, che non è guadagnare fama, ma poter vivere in un paese realmente democratico.