2020, 12 agosto. Volato da Nizza a Villa Certosa ai primi del mese, Berlusconi riceve Flavio Briatore, che di lì a poco risulterà positivo al Covid (ma Daniela Santanchè garantirà che “è solo prostatite”).
2 settembre. Berlusconi e Marta Fascina, appena rientrati in Provenza, risultano positivi al Covid e si trasferiscono ad Arcore per la quarantena.
4 settembre. Berlusconi è ricoverato per polmonite bilaterale da Covid al San Raffaele di Milano nel reparto di rianimazione del prof. Alberto Zangrillo. Dimesso undici giorni dopo, dichiarerà: “È stata la prova più pericolosa della mia vita: i medici mi hanno assicurato che la mia era la carica virale più alta tra le decine di migliaia osservate al San Raffaele”.
28 settembre. Berlusconi, ancora in quarantena, ottiene il rinvio del processo Ruby ter milanese al 19 ottobre.
1° ottobre. Il Ruby ter senese, in attesa di sentenza da febbraio, slitta al 25 novembre per il solito impedimento.
7 ottobre. Berlusconi guarisce miracolosamente e partecipa con la Fascina e tutta la famiglia alla festa di nozze del figlio Luigi con Federica Fumagalli nella villa di Macherio.
16 ottobre. Lascia Arcore e torna in Provenza.
19 ottobre. Risulta di nuovo malatissimo e ottiene l’ennesimo rinvio del Ruby ter milanese al 16 novembre.
18 novembre. Promette il sì di FI allo scostamento di bilancio per il nuovo decreto Ristori. Salvini e Meloni sono furiosi, ma poi si adeguano.
30 novembre. Ruby ter a Milano: la difesa Berlusconi chiede di riformulare il capo d’imputazione perché due ville di Bernareggio progettate da Mario Botta e date dal Caimano in uso gratuito alle testimoni Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, valgono non 900 mila euro ciascuna (come dicono i pm), ma 1,1 milioni. Il Tribunale approva e rinvia.
15 dicembre. I difensori di Berlusconi certificano suoi “seri problemi cardiologici” e ottengono il rinvio anche del Ruby ter romano fino a maggio.
21 dicembre. Rinviato al 2021 anche il Ruby ter milanese: la difesa Berlusconi obietta che dalla notifica del capo d’imputazione modificato sono trascorsi 19 giorni anziché 20.
2021, 9 gennaio. Conte cerca una manciata di “responsabili” al Senato per sostituire i renziani, ormai fuori dalla maggioranza. Berlusconi chiama a uno a uno i suoi parlamentari, minacciando di espulsione chiunque votasse col governo. Gianni Letta vola da lui in Provenza per chiedergli il via libera all’uscita “in pace” di alcuni governisti, ma Silvio risponde picche: nessun aiuto a Conte, i voti di FI andranno solo a un “governo dei migliori” extra-large. Meglio se guidato dall’amico Mario Draghi: “Alla Bce – dice ai suoi – l’ho mandato io”.
14 gennaio. Berlusconi è atteso contemporaneamente al Tribunale di Siena (per la dichiarazione spontanea che ha chiesto di rendere prima della sentenza sul filone locale del Ruby ter) e alla Procura di Roma (che indaga sull’audio del defunto giudice Amedeo Franco). Ma non si presenta in nessuno dei due uffici. I suoi legali annunciano che da tre giorni è ricoverato al Centro Cardiotoracico di Montecarlo per un “grave problema di aritmia cardiaca”, che Zangrillo ha ritenuto addirittura incompatibile col suo trasferimento al San Raffaele di Milano. E invocano il legittimo impedimento per tutti i processi. Il Ruby ter senese è rinviato all’8 aprile. Quello di Bari slitta direttamente a maggio.
15 gennaio. Berlusconi viene già dimesso dall’ospedale di Montecarlo.
24 gennaio. Conte si dimette in vista della relazione di Bonafede sulla giustizia, che ha buone probabilità di non avere la maggioranza al Senato. Salvini, per tener fermi i forzisti tentati dal Conte-3, annuncia: “Berlusconi può fare il capo dello Stato”.
27 gennaio. Dimesso da 12 giorni, Berlusconi necessita di “riposo domiciliare assoluto per 15 giorni dal 19 gennaio”: lo dice l’avv. Cecconi al Ruby ter milanese, esibendo un certificato di Zangrillo. Tutto rinviato al 24 marzo.
2 febbraio. Fallita l’esplorazione del presidente della Camera Roberto Fico, Mattarella decide di non rinviare alle Camere il Conte-2 (che ha appena ricevuto la fiducia da entrambi i rami del Parlamento) e di non consultare i partiti sul da farsi. Convoca subito Draghi per un “governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica” e invita “tutte le forze politiche presenti in Parlamento” a sostenerlo: in caso contrario scioglierà le Camere per votare in primavera. È quello che chiedono da giorni Berlusconi, Salvini e Renzi.
4 febbraio. Berlusconi, da Nizza, assicura all’amico Draghi il massimo appoggio di FI.
9 febbraio. Prodigiosamente guarito, Berlusconi atterra pimpantissimo a Roma e corre a Montecitorio per il secondo giro di consultazioni di Draghi. Che gli riserva il saluto più caloroso, con un siparietto di sorrisi, battute e “gomitini” anti-contagio. “Grazie per essere venuto”, dice Mario. “Ti sei preso una bella gatta da pelare”, ricambia Silvio.
12 febbraio. Draghi sale al Colle con la lista dei 23 ministri: 8 tecnici e 15 politici, fra cui i forzisti Brunetta, Gelmini e Carfagna. Berlusconi, dopo tre anni di astinenza, torna al centro della vita politica e occupa tutte le pedine-chiave per i suoi affari: oltre al giornalista Mediaset Alberto Barachini presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, piazza i forzisti Gilberto Pichetto Fratin come viceministro del Mise (che comprende le Telecomunicazioni), Giuseppe Moles come sottosegretario all’Informazione e all’Editoria e Francesco Paolo Sisto (suo difensore nel processo Escort a Bari) come sottosegretario alla Giustizia.
18 febbraio. Più che mai in forma, Berlusconi fa visita ai giocatori del suo Monza.
27 febbraio. Assiste in tribuna alla partita Monza-Cittadella.
11 maggio. Il Ruby ter a Siena sta per ripartire e Berlusconi si sente di nuovo male: rientra al San Raffaele per “gli strascichi del long Covid” (molto long) e i suoi legali, certificato di Zangrillo alla mano, chiedono almeno due mesi di legittimo impedimento.
13 maggio. Il Tribunale di Siena si arrende. Stralcia la corruzione giudiziaria, che vede imputati Berlusconi e il suo pianista Mariani, rinviandola a un nuovo processo che inizierà il 21 ottobre. E giudica il solo Mariani per falsa testimonianza, condannandolo a 2 anni per aver negato ai pm i bunga bunga nella villa di Arcore.
17 maggio. La Cedu dichiara preliminarmente ammissibile il ricorso di Berlusconi contro la sentenza Mediaset e chiede al governo italiano di rispondere, tramite l’Avvocatura dello Stato, a 10 domande sulla regolarità del processo. I legali del Cavaliere invocano il legittimo impedimento alla vigilia dell’udienza del 19, dov’è prevista la testimonianza del suo ufficiale pagatore di testimoni, il ragionier Giuseppe Spinelli.
(35 – Continua)