Simenon, non è stato Renoir a dirigere Gabin-Maigret
Cari amici del Fatto, nell’articolo di domenica di Paolo Isotta, ho trovato un errore grossolano. Jean Gabin ha interpretato tre film in cui recita la parte del commissario Maigret. In nessuno di questi film è stato diretto da Jean Renoir. Renoir ha girato un Maigret nel 1932 con suo fratello Pierre nella parte del commissario Maigret.
Antoine Nardella
Mi duole dell’errore, indottomi dall’abitudine di associare il volto di Gabin a quello di Maigret.
P. I.
Ma è così difficile rendere Taranto una città sana?
Povera Taranto, la sua tragica storia inizia quando diventa capoluogo siderurgico. Una svolta interessante se tutti avessero fatto il loro dovere. Dopo tanto lavoro pagato anche con la vita, ci troviamo con una città malsana. È così difficile sistemare questa tragica situazione in cui latita da anni la Costituzione a difesa della salute del lavoratore?
Omero Muzzu
Treni stracolmi e senza servizi, l’Italia non sembra Europa
In una città europea, i mezzi di trasporto hanno regolamenti interni o norme di buon senso che permettono un uso adeguato e sicuro. Il primo novembre il treno delle 11.25 da Milano Centrale a Verona Porta Nuova era stracolmo all’inverosimile. Con i posti a sedere tutti occupati la gente era in piedi in tutti i corridoi delle carrozze. Altro esempio. Stazione Passante ferroviario di Milano Porta Vittoria e Porta Venezia: mancano i servizi igienici. O meglio, la chiave viene data a discrezione del controllore.
Giuseppe Napoletano
DIRITTO DI REPLICA
Scrivo per conto e nell’interesse del Dott. Marco Venturi residente a Caltanissetta e che qui pure si sottoscrive. Con riferimento all’articolo a firma di Alan David Scifo dal titolo “Agrigento Processo per i rifiuti Ilva, Enimed, Fincantieri, Rfi – La discarica dei big tra i vigneti e i paesi del barocco siciliano” comparso giorno 2 novembre a pag. 20, occorre precisare quanto segue:
la posizione processuale del Dott. Marco Venturi – pur inserita nel più ampio e complesso contesto di indagine che bene è stato descritto trae spunto unicamente da due analisi effettuate su altrettanti campionamenti di materiali che, per le evidenze chimiche riscontrate presso il Laboratorio Sidercem, sono stati ritenuti “rifiuti non pericolosi” e per tale ragione conferibili in discarica. Vi è che tuttavia tale classificazione è stata considerata non corretta dalla Informativa Conclusiva curata dai Carabinieri del Noe di Palermo, non già sulla scorta di una Consulenza Tecnica ma per effetto di una opposta valutazione scaturita da due precedenti analisi, analisi effettuate da altro Laboratorio privato parecchie settimane prima in ordine a campionamenti formati all’epoca da materiali diversi da quelli che successivamente verranno esaminati dalla Sidercem. Quanto contestato al Dott. Marco Venturi non riveste, pertanto, alcuna attinenza con la categoria dei rifiuti citati dall’articolo e provenienti “…fanghi e residui dei fiumi dell’Ilva di Taranto, gli scarti della bonifica dei terreni dell’ex raffineria di Gela, di proprietà di Enimed del gruppo Eni (7 mila tonnellate di scarto in 18 mesi) così come quelli del Polo Petrolchimico di Priolo Gargallo, ma anche 790 tonnellate di rifiuti speciali provenienti dai lavori effettuati dalla Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, per la realizzazione della piattaforma del ponte Petrace di Gioa Tauro”. Per le superiori precisazioni la sintesi della vicenda giudiziaria che ha offerto l’articolo di stampa introduce una visione distorta dei fatti e suggerisce la necessità di una duplice rettifica dal momento che:
– le analisi effettuate dal Laboratorio Sidercem hanno riguardato semplicemente due campionamenti di rifiuti provenienti rispettivamente dallo Stabilimento di raccolta sito a Termini lmerese (Pa) e da quello sito a Campofelice (PA);
– l’accostamento del Dott. Marco Venturi alla accertata compilazione di “certificati falsi, alcuni dei quali modificati ad arte anche dalla Sidercem” in relazione alle categorie di rifiuti richiamati è del tutto inesatta ed inappropriata, oltre che mediaticamente assai penalizzante e fuorviante.
Avv. Giacomo Butera, legale del Dott. Marco Venturi
Come già scritto il 2 novembre, l’ex assessore della Regione Siciliana, Marco Venturi, così come Vincenzo Venturi, quali legali rappresentanti della Sidercem s.r.l., sono imputati di traffico illecito di rifiuti in concorso con i gestori della discarica. Secondo la Procura, “per lo meno dall’aprile 2015 smaltivano abusivamente presso la discarica per rifiuti non pericolosi sita in Camastra, quantitativi non determinati di rifiuti pericolosi provenienti dal trattamento meccanico dei rifiuti, provenienti dagli stabilimenti di LVS, siti in Termini Imerese e Campofelice di Roccella, accompagnati da certificazioni di comodo eseguite dal laboratorio ‘Ecologica Buffa’ e dai rapporti di prova per l’accettazione in discarica artatamente redatti su incarico di ‘A&G’ da Sidercem”. Nell’ipotesi d’accusa, le analisi indicavano dati che non avevano nulla a che vedere con i rifiuti destinati alla discarica: le aziende risparmiavano e i laboratori di analisi percepivano un compenso per la falsificazione dei dati. Naturalmente sarà il processo a stabilire come stanno le cose.
Alan David Scifo