“I sordi puliti valgono er doppio oh! Perchè vedi, te lo dimostra Ernesto (Diotallevi il cui patrimonio è stato attinto da una misura di prevenzione patrimoniale), fai tutto tutto, poi arrivi ad un certo punto che arriva l’operazione e ti levano tutto, tutto quello che hai fatto. Allora era meglio che c’avevi la metà de quello che c’avevi, capito?”. Fabio Gaudenzi – 42 anni, fascista, arrestato ieri per possesso di armi da guerra – aveva paura che i suoi guadagni finissero sotto sequestro. Lo dice chiaramente in una intercettazione agli atti dell’inchiesta Mafia Capitale dove era inizialmente indagato con l’accusa di aver partecipato all’associazione mafiosa capitanata dall’ex Nar Massimo Carminati. Da questa accusa Gaudenzi ne è uscito con una richiesta di archiviazione ma è stato condannato a due anni e 8 mesi per usura per aver fatto da mediatore su un prestito di 30 mila con un tasso usuraio. La vittima era Filippo Maria Macchi poi divenuto testimone spaventato del processo Mafia Capitale, quando prima di andare a deporre in aula confessò a un maresciallo tutte le proprie paure. Proprio a Macchi, Gaudenzi si rivolge quando deve cercare finanziatori per un suo nuovo progetto, come ricostruito dalle carte dell’inchiesta romana.
Nel 2014 infatti era uscito di prigione – è scritto nelle carte – dopo la detenzione subita per un omicidio commesso durante una rapina alla Banca Commerciale Italiana nel 1994, in cui persero la vita a seguito di conflitto a fuoco il rapinatore Di Scala Elio, detto ‘Kapplerino’ e la guardia giurata Tortorella Alfonso. Gaudenzi rimase ferito. Una volta fuori riprende a frequentare gli amici di un tempo: Carminati e l’uomo ritenuto il suo braccio destro, Riccardo Brugia. Lo dimostrazione, come ricostruiscono gli inquirenti, i pedinamenti e le intercettazioni che “rivelavano i nuovi interessi del Gaudenzi che, pur essendo invalido ed ufficialmente privo di attività di lavoro, disponeva di proprietà immobiliari in Brasile ed intendeva realizzare un complesso residenziale (un villaggio turistico, comprensivo di unità abitative di lusso, ristorante e uno stabilimento balneare) alle Bahamas”. Tra le intercettazioni agli atti ce n’è una del 29 aprile 2014 quando con Macchi nomina Fabrizio Piscitelli – l’ultras della Lazio freddato da un colpo di pistola ad agosto – di cui si dice “molto amico” e parla anche di Opposta Fazione, un gruppo di tifoseria romanista “collocato nell’aria di estrema destra”. Parlando di alcune persone dice: “È tutto… il nostro gruppo diciamo dell’Opposta Fazione, io ne ho reclutata tanta di gente, cioè portare quelli della politica dentro lo stadio, per da lì creare il gruppo e che durante la settimana si occupava di alcune cose e poi la domenica di altre, tanto per non farsi mancare nulla”.