Si accorciano le distanze tra Pd e 5 Stelle sul programma di governo messo a punto dal premier incaricato Giuseppe Conte, specie su alcuni temi cardine cari a entrambi i potenziali azionisti del governo giallorosso. Nel fine settimana dopo le interlocuzioni con Conte, i grillini hanno avuto rassicurazioni a Palazzo Chigi sullo stop a nuovi inceneritori e ai permessi di trivellazione oltre che sulla revisione delle concessioni autostradali e il taglio dei parlamentari. Mentre i dem sono sembrati soddisfatti rispetto allo snodo del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori e sulla svolta attesa in materia di immigrazione rispetto alle politiche di marca salviniana. Un lavoro che è alle limature finali: le delegazioni delle due forze politiche dovrebbero incontrarsi di nuovo questo pomeriggio, ma il più sembra fatto. E non a caso ieri lo stesso Conte ha voluto evidenziare la grande sintonia tra i due potenziali azionisti della maggioranza giallorossa in un appello via Facebook a poche ore alla consultazione sulla piattaforma Rousseau dove gli iscritti del Movimento saranno chiamati ad esprimersi sull’accordo con i dem.
Il programma illustrato per priorità da Conte fa perno sulle emergenze del tempo presente, ossia la manovra economica e la sterilizzazione degli aumenti dell’Iva ma soprattutto sulle sfide di più lungo respiro. Volte in entrambe i casi a garantire maggiore equità sociale e a disegnare un green new deal anche nell’ottica di un nuovo rapporto con gli alleati europei. Nelle parole di Conte riecheggiano quelle pronunciate a luglio da Ursula von der Leyen eletta nuova presidente della Commissione europea con il sostegno anche di Pd e 5 Stelle: prima di presentarsi al voto degli europarlamentari Von der Leyen aveva presentato il suo programma che ha tra le priorità una rivoluzione verde da sostenere – è questa la vera novità – con piani per investimenti europei a molti zeri e da varare nei primi 100 giorni.
Per Conte e la sua maggioranza le sfide più ravvicinate sono innanzitutto quelle legate alla stesura della manovra imposta dall’apertura della sessione di bilancio. Una legge che avrà al centro “le ragioni del lavoro, dello sviluppo sociale. Con obiettivi chiari: stop all’aumento dell’Iva, salario minimo orario, taglio del cuneo fiscale, maggiore potere di acquisto per i lavoratori, una Pubblica amministrazione più trasparente e più efficiente”. Ma anche il sostegno alle famiglie e quello alle persone con disabilità, interventi per l’emergenza abitativa. “Dovremo realizzare anche una seria riforma fiscale che porti a ridurre le tasse e a contrastare più efficacemente l’evasione fiscale. Vogliamo mettere al centro della nostra azione la protezione per l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, una crescita solida, il rispetto delle istituzioni, della legalità, una giustizia più efficiente”. In Europa – ha detto il premier incaricato – “saremo in prima fila per contribuire ad adeguare il Patto di Stabilità e crescita al nuovo ciclo economico. In Europa non sono mai andato con tono dimesso: avvieremo un dialogo franco, ma critico e deciso, per superare le politiche di austerità e modificare le regole vigenti flettendole verso una crescita duratura e uno sviluppo sostenibile”.
Naturalmente Conte non ha trascurato la questione del contrasto all’immigrazione su cui ha già ricevuto ampie rassicurazione da Von der Leyen. “Dobbiamo riprendere e sviluppare i negoziati con la Ue per il superamento delle convenzioni di Dublino, perché si affermi una gestione finalmente europea del problema dell’immigrazione, continuando a contrastare i traffici illegali e l’immigrazione clandestina”. Ma anche altri sono i temi toccati nell’appello via social dal premier incaricato: la lotta contro la corruzione, il rafforzamento dell’azione di contrasto contro il malaffare “e le varie e molteplici mafie”, la lotta per l’eliminazione dei privilegi e il taglio dei parlamentari. Temi cari ai 5 Stelle come l’impegno sulla connettività, “per garantire a tutti l’accesso universale a “Internet e affermare la cittadinanza digitale”.