L’attuale governo, che non è affatto diverso da quelli precedenti, continua ad adottare sempre l’assistenzialismo (80 euro di Renzi, bonus libri, bebè, ecc.). Sul fronte reddito di cittadinanza non sono in parte favorevole: ha creato disparità e disuguaglianza nel trattamento economico nei confronti dei pensionati, come me. Io dal 2006 percepisco 950 euro di pensione e ho in corso un mutuo di 420 euro che finirò di pagare nel 2022. Nel corso degli anni ho subito gli aumenti del caro vita: rifiuti, acqua, luce e gas, benzina, manodopera per lavori imprevisti, ecc. Eppure non ho diritto a nessun bonus, alla quattordicesima e alla pensione di cittadinanza, perché supero i 1.000 euro lordi. Sono stata più volte in difficoltà economica, costretta a chiedere un piccolo prestito alle finanziarie, per far fronte alle spese, ma la mia pensione è sempre la stessa da 1O anni. Dovrebbero adeguare gli stipendi di operai e pensionati a basso reddito al costo della vita. Tempo fa ho scritto a Luigi Di Maio e all’ex presidente dell’Inps, Boeri, per chiedere informazioni su agenzie che concedono prestiti a tasso agevolato (che non siano finanziarie) con la restituzione delle rate da 50 euro al mese, ma non mi hanno mai risposto. E, purtroppo, sono stata costretta a prendere un prestito dalle finanziarie. Non mi meraviglio che M5s abbia meno consenso degli elettori. Non ho più fiducia nelle istituzioni, la persona che apprezzo di più è il premier Conte. Non è cambiato nulla: la sinistra ha deluso, il Pd è un partito di centro, uguale alla Dc. E l’avanzata della destra è colpa del Pd, perché la maggioranza dei parlamentari hanno interessi da difendere. Intanto a noi pensionati chi ci pensa? Siamo stati esclusi dalla manovra e ora siamo indebitati fino al collo con le finanziarie per tirare a campare. Ci sono troppe famiglie che pagano l’affitto e che, come me, non hanno avuto nessun supporto dallo Stato mentre hanno difficoltà a far quadrare i conti, soprattutto per il costo troppo alto delle bollette.
Bonaria Appeddu
Gentile signora Appeddu, in attesa che venga redatta la nuova legge di Bilancio, le promesse della politica sono le stesse: aumentare le pensioni. Ma, in attesa del sol dell’avvenire, di concreto c’è che i pensionati restano un bancomat da spremere, tra blocco della rivalutazione, aumento delle tasse e i tanti balzelli locali. Un meccanismo che sta mettendo sempre più in crisi gli over 65 che, a causa della crisi, sono diventati il vero welfare di figli e nipoti. Per non ricorrere alle finanziarie, si può richiedere la cessione del quinto direttamente all’Inps.
Patrizia De Rubertis