Nella cameretta del primo piano di un piccolo alloggio in via Dante, ad Agrigento, Carola Rackete può esultare solo alle 8 di sera: il suo arresto non è stato convalidato. Secondo la giudice Alessandra Vella la decisione di attraccare a Lampedusa era l’unica possibile. Per gli stessi motivi non è stato ordinato il divieto di dimora ad Agrigento e provincia, chiesto dalla Procura. La 31enne tedesca, difesa dagli avvocati Alessandro Gamberini e Leonardo Marino, era stata arrestata nella notte tra venerdì e sabato scorsi dopo l’ingresso della nave Sea Watch 3in porto con 40 migranti soccorsi 17 giorni prima a 47 miglia dalle coste libiche: la Guardia di Finanza aveva tentato di impedire fisicamente l’accesso al molo ela nave aveva leggermente urtato una motovedetta .
Nel provvedimento la giudice scrive che la decisione di dirigersi verso l’Italia, anziché verso Malta o la Tunisia o la Libia, era pienamente “conforme alle raccomandazioni del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa” e alla Convenzione di Amburgo del 1979 sul “porto sicuro più vicino al luogo di soccorso”. L’ordinanza esclude il reato di resistenza o violenza a nave da guerra perché le motovedette “sono da considerarsi navi da guerra solo quando operano al di fuori delle acque territoriali o in porti esteri ove non vi sia una autorità consolare”. Esclusa anche l’ipotesi di semplice resistenza a pubblico ufficiale perché, sulla base dei video, “il fatto deve essere di molto ridimensionato”. Secondo la giudice la manovra era “pericolosa” ma il reato “deve ritenersi scriminato per avere l’indagata agito in adempimento del dovere” di “salvataggio in mare di soggetti naufraghi”, come sostenevano i suoi avvocati.
La ponderata decisione arriva come un fulmine per Matteo Salvini, che dopo l’annuncio, prima ancora di leggere il provvedimento, esprime tutta la sua rabbia e punta sulla espulsione della capitana. “Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera”, ha twittato Salvini, che chiama la giovane tedesca “ricca criminale” e promette di “rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale. Tornerà nella sua Germania – dice il vicepremier – dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi. L’Italia ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia. La pacchia – come dice spesso – è finita”.
L’espulsione sarà più difficile del previsto, non potrà comunque essere eseguita prima del 9 luglio, quando la comandante sarà interrogata dalla Procura che indaga anche per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. Roventi, ieri sera, le linee telefoniche tra il Viminale e il prefetto di Agrigento che ha detto prima sì, poi no, poi di nuovo sì all’espulsione di Carola Rackete. Ma il disappunto per la liberazione della comandante tedesca coinvolge l’intero governo: “Sorprende la scarcerazione di Carola Rakete – ha detto il vicepremier M5S Luigi Di Maio –. Io ribadisco la mia vicinanza alla Guardia di finanza. Il tema è la confisca immediata della imbarcazione. Se confischiamo subito la prossima volta non possono tornare in mare e provocare il nostro Paese e le nostre leggi”.
La giornata è stata segnata in varie città d’Italia da manifestazioni di vicinanza alla capitana, dopo quelle dei giorni anche in Germania dove si è mosso persino il presidente della Repubblica. A Palermo il sindaco Leoluca Orlando cha sfilato con numerose associazioni, sigle sindacali, il rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari e centinaia di persone che hanno esposto striscioni con scritto “La solidarietà non si arresta”. Forte protesta a favore di Carola anche a Salisburgo durante la visita del presidente Sergio Mattarell:, una quarantina di manifestanti sono scesi in piazza chiedendo al Capo dello Stato la liberazione della giovane tedesca, in tono pacifico con striscioni e cori in italiano.