Davanti ai magistrati non si è presentato. Un legittimo impedimento suo, il pranzo al Quirinale in vista del Consiglio europeo e un impedimento professionale del suo avvocato, Claudia Eccher, hanno costretto il giudice Roberto Ruscello a rinviare il processo al 5 luglio.
Si risolve nel giro di una decina di minuti il primo appuntamento di Matteo Salvini al Tribunale di Torino, dove è imputato di vilipendio all’organo giudiziario, reato punito con una multa tra i mille e i cinquemila euro.
Il 14 febbraio 2016, nel corso di un comizio elettorale a Collegno (Torino), il segretario della Lega aveva lanciato un attacco alla magistratura “colpevole” di aver messo sotto accusa alcuni leghisti, nella fattispecie Edoardo Rixi, allora assessore regionale della Liguria e vicesegretario federale della Lega Nord.
Pochi giorni prima, esattamente il 2 febbraio, Rixi era stato rinviato a giudizio per peculato e falso in atto pubblico con altri consiglieri regionali nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi illeciti ottenuti dai gruppi consiliari, fatto per il quale il 30 maggio scorso è stato condannato a tre anni e cinque mesi di reclusione, con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. In seguito a quella condanna Rixi si è dimesso dall’incarico di viceministro del governo alle Infrastrutture e Trasporti.
A Collegno, nel corso del congresso della Lega piemontese, Salvini difese il suo vice a spada tratta: “Se so che qualcuno nella Lega sbaglia sono il primo a prenderlo a calci nel culo e a sbatterlo fuori. Ma Rixi è un fratello e lo difenderò fino all’ultimo da quella schifezza che è la magistratura italiana”.
La Procura di Torino, allora guidata da Armando Spataro, aprì un’inchiesta, ma a lungo dovette aspettare dal ministero della Giustizia l’autorizzazione a procedere necessaria quando si vuole indagare qualcuno per vilipendio. L’ex guardasigilli Andrea Orlando non rispose e per tre volte Spataro dovette sollecitare una decisione, arrivata soltanto da Alfonso Bonafede il 9 ottobre scorso.
Sono passati più di tre anni da quell’episodio, ragione per cui ieri il procuratore aggiunto Emilio Gatti ha chiesto al Tribunale di non conteggiare ai fini della prescrizione il tempo trascorso. Sulla questione il giudice si pronuncerà nelle prossime udienze, ma nel frattempo ha accolto la sospensione della prescrizione per quel che riguarda il legittimo impedimento dell’imputato. “Compatibilmente con gli impegni, che sono numerosi, il ministro vuole prendere parte a questo processo, ha interesse a seguire la vicenda”, dichiara l’avvocato Eccher. “Salvini lancia il sasso, nasconde la mano e scappa dai processi”, attacca il deputato Pd Walter Verini.